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Davide aveva deciso fin dal primo momento di tirarsi fuori da quella situazione da film per adolescenti che si era venuta a creare in studio. Al contrario di Francesco, non aveva alcuna intenzione di mettersi a fare il cupido della situazione, forte della teoria che se fosse dovuto succedere qualcosa, sarebbe successo anche senza la mediazione di loro due. Tuttavia, quando vide Nicolas immobile al centro dello studio, con lo sguardo ancora rivolto verso la porta dalla quale erano usciti Dario e Cesare poco più di un minuto prima, decise che quel giorno avrebbe fatto un'eccezione. L'amicizia che si era venuta a creare tra lui e il più piccolo era stata una sorpresa un po' per tutti, ma Bic era riuscito a farsi spazio nel suo cuore come poche altre persone c'erano riuscite prima, e in un certo senso si sentiva responsabile nei suoi confronti, come se assicurarsi che fosse al sicuro e sereno fossero parte dei suoi doveri.

Gli si avvicinò con calma, passandogli la mano davanti agli occhi per svegliarlo dallo stato di trance in cui sembrava essere caduto, poi lo invitò a sedersi sul divano per potergli parlare in tranquillità. Gli diede giusto il tempo di accomodarsi.

"Dario non è arrabbiato con te, contrariamente a quanto tu stia pensando. Forse è un po' incazzato con Cesare, ma quello che è appena successo deriva solo e unicamente dalla sua gelosia."

Nonostante il più piccolo stesse provando in tutti i modi a smentire che tra lui e Dario ci fosse qualcosa, Davide mise subito in chiaro che non aveva motivo di nasconderlo, innanzitutto perché non sarebbe stato un vero amico se non lo avesse supportato, ma anche perché ormai in studio l'avevano capito tutti.

In tutta risposta l'altro diventò bordeaux e cominciò a guardarsi intorno preoccupato, ormai consapevole che il segreto che aveva cercato di nascondere con tale dedizione non fosse mai stato effettivamente segreto a nessuno. Si premurò di assicurarlo che avrebbe avuto l'appoggio di tutti i suoi colleghi, non lasciandosi sfuggire l'occasione per punzecchiarlo dicendo che l'appoggio di Cesare l'aveva già avuto, e che l'essere innamorato di un ragazzo non l'avrebbe reso diverso ai loro occhi. Nic divenne ancora più rosso e cercò di nascondersi il viso con le mani, un gesto innocente che provocò una risata in Frank.

Nelson era a dir poco irrequieto. Stavano registrando un video per il loro canale con Luis come ospite, una collaborazione per cui lui stesso aveva spinto e che non vedeva l'ora di poter concretizzare. Eppure stava odiando ogni singolo momento davanti alla videocamera. Cesare e Luis erano sempre andati molto d'accordo, complici un umorismo simile e tanti interessi in comune, ma quel giorno sembravano quasi leggersi nella mente, e Nels si sentiva a dir poco escluso. Ma il vero motivo della sua irrequietezza era tutt'altro: la medesima sensazione di fastidio che provava quotidianamente vedendo Cesare eccessivamente vicino a Nicolas, si stava presentando anche con Luis al posto del più piccolo. Guardava quei due scambiarsi sguardi d'intesa, sfiorarsi e provocarsi, tra un "è un uomo affascinante" e un "vuoi che ti slacci io", e sentiva la necessità impellente di mettersi tra i due, di separarli, pur essendo consapevole di non poterlo fare: dopotutto stavano registrando un video e Cesare cercava solo di mettere Luis a suo agio, no?

Non ci credeva neanche un po', e si appellò ad ogni briciola di autocontrollo per evitare di fare una scenata davanti a tutti, nel bel mezzo delle riprese. Aspettò pazientemente che Nic premesse il tasto per interrompere la registrazione, che tutti i suoi colleghi uscissero dallo studio per andare a pranzare portandosi via anche Luis, che Cesare informasse gli altri che loro due avrebbero cucinato qualcosa in studio. Aspettò che fossero da soli e poi scoppiò.

Cesare vide Nelson avvicinarsi a lui con un espressione che non aveva mai visto in vent'anni di amicizia, e non ci mise molto a rendersi conto che non prometteva nulla di buono. In pochi secondi si ritrovò intrappolato tra il suo corpo e il bancone della cucina, con una mano dell'altro a stringergli il colletto della camicia.

Intrecci - Celson/NicarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora