Dopo aver sentito la sua domanda, restai per un momento zitta a fissarlo. Era tutto successo fin troppo in fretta, ancora non avevo metabolizzato ciò che era accaduto, mentre lui, sembrava essersene già dimenticato.
«Allora? Hai intenzione di stare lì muta a guardarmi per tutto il tempo?» aggiunse poi, aspettando una mia risposta. A quel punto, chiusi per un istante gli occhi, presi un respiro profondo e tornai a guardarlo. Ero ancora in uno stato di shock e ansia, per il nervosismo continuavo a torturarmi le mani, ma decisi di farmi forza e rispondergli, non volendo che si arrabbiasse.
« uhm, no, non ho fame e comunque devo tornare a casa adesso. Ma grazie per avermi aiutata. » mentii, stavo in realtà morendo di fame e non volevo assolutamente restare da sola, ma in quel momento avevo bisogno di andarmene da quel posto e non tornare mai più. Feci qualche passo indietro, cercando di essere il più indiscreta possibile, ma Rindou ovviamente non si fece ingannare.« No, non andrai a casa, devi prima mangiare qualcosa e riprenderti da quello che è successo. Non sei nelle condizioni di andartene, specialmente da sola. » il suo tono di voce era fermo e deciso. Si riavvicinò a me, prendendo delicatamente il mio polso e, in quel momento, capii che fargli cambiare idea non sarebbe stata una cosa facile. Non mi rimase altra scelta che accettare la sua proposta. « Andiamo solo a mangiare qualcosa, poi me ne torno a casa » cercai di risultare il più sicura possibile, ma in realtà ero spaventata, alla fine non lo conoscevo, tutto ciò che sapevo di lui era che fosse uno dei delinquenti più temuti in circolazione.
« Ascolta, non sono qui per farti del male. Per chi cazzo mi hai preso? Cerca di fidarti di me, piccola, per favore.» mi arresi alle sue parole, annuendo leggermente per poi iniziarlo a seguire per le strade di Roppongi.
Tutti sembravano conoscerlo, i ragazzi, più grandi e più piccoli, si spostavano quando lui doveva passare ed alcuni si inchinavano a salutarlo, tenendo la testa bassa in segno di rispetto: era davvero lui il re di questo posto.« Non chiamarmi piccola, ho un nome. » dissi rivolgendomi al biondo e rompendo il silenzio che si era creato mentre entrammo in un ristorante che aveva l'aria di essere stellato. Rindou si limitò ad accennare una risata per poi accomodarsi ad un tavolo qualsiasi, come se fosse il proprietario del posto, aspettando che lo seguissi, e così feci. « Un nome che ancora non mi hai detto, quindi, piccola, non lamentarti. E poi, decido io come voglio chiamarti. » rispose lui, per poi alzare un braccio così da farsi notare da un cameriere, che accorse al nostro tavolo il più in fretta possibile.
Non feci in tempo a chiedere il menu che il ragazzo di fronte a me ordinò per entrambi: sushi. Non mi lamentai, era uno dei miei cibi preferiti e decisi di farmelo andare bene. Roteai gli occhi innervosita dalla sua risposta precedente ma scelsi di non continuare la discussione, sapendo che le cose non sarebbero comunque cambiate, mi limitai solo a fargli sapere il mio nome. « Mi chiamo Yachiru » parlai a voce bassa, quasi come se non volessi realmente farmi sentire.
La sua presenza mi agitava parecchio, sentivo la tensione attorno a me aumentare sempre di più, mentre lui sembrava essere la persona più tranquilla sulla faccia della terra. Tra di noi si era creato nuovamente del silenzio, che però durò poco, infatti, Rindou lo spezzò, riprendendo a parlare e mantenendo i suoi occhi fissi sui miei.
« Scherzi a parte, che ci fai qui a Roppongi? Non è un bel posto per una ragazza, da sola. » nel mentre che pensai a una risposta sensata, il cameriere tornò da noi portandoci ciò che avevamo ordinato, lasciando i piatti sul tavolo per poi allontanarsi immediatamente.« Non c'è un motivo. Stavo camminando e mi sono ritrovata qua. » sperai che la mia risposta bastasse ad accontentarlo e per un momento pensai di esserci riuscita. Il ragazzo davanti a me si limitò a prendere un pezzo di sushi e mangiarlo, restando in silenzio, riprendendo a parlare solo dopo aver bevuto e deglutito. « Abiti a mezz'ora da qua, pensi veramente che io creda a una cosa del genere?» domandò lui, aspettando una mia spiegazione.
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Tra me e te | Rindou Haitani x OC
Fanfiction"...promettimi che ogni volta che ti sentirai triste, insicura, o vorrai abbandonare tutto, cercherai di vederti attraverso i miei occhi." - Una storia in cui una ragazza con un passato e una vita difficili è amica di un gruppo di piccoli delinquent...