Una volta tornati al castello Lapse ed Azriel avevano preso il necessario fornito da Agape ed erano partiti verso Lichelle.
"Fate attenzione là fuori" li aveva pregati Evren, abbracciandoli.
"Voi state attenti qui, saranno mura impenetrabili ma non sappiamo cosa si nasconde all'interno di esse e poi...Agape non mi piace molto" disse Lapse, abbassando la voce sulle ultime parole.
"Nemmeno a me, ma se diventerà nostra alleata dovremmo avere dei buoni rapporti"
"Speriamo di avere l'appoggio di Ruhan, vorrei assaggiarli veramente quei strani frutti rossi" disse sognante Azriel.
"Sono ciliege" lo corresse borbottando Erdem, meritandosi una gomitata da Azriel.
"Sempre ad avere l'ultima parola". I due si guardarono e si abbracciarono.
"Avvisateci quando arrivate" disse Evren.
"Voi fate i bravi" disse Azriel e Lapse fece un'occhiolino, prima di girare i tacchi e andare verso i cavalli mentre Evren sollevò il sopracciglio dubbiosa a proposito di quello che volevano intendere quei due. Erdem non disse nulla, li osservò andare via con un luccichio negli occhi di cui Evren non riuscì a interpretarne il significato.👑
Il Vecchio decise di condurre i due insieme alla principessa Agape, in un altro luogo storicamente importante e molto antico.
"Cosa ci facciamo qui?" domandò Erdem cercando di non far notare il tono di voce carico di nervosismo.
"Vi porto nel Calderone, il luogo in cui una volta si dava vita ai draghi" disse l'Anziano.Evren riconobbe che era molto arzillo per la sua età misteriosa e non perdeva mai il sorriso.
Sembrava essere un brav'uomo, a differenza della sua Signora."Appunto, anni se non millenni fa. Che senso ha farceli vedere ora?" sbottò Erdem. Parlava come se dovessero mettere il suo corpo su quelle carbonelle ardenti.
Evren si trattenne dal ridacchiare per la preoccupazione che stava investendo il ragazzo al suo fianco, poi all'improvviso senza pensarci la sua mano raggiunse quella di lui e la strinse forte come se volesse trasmettergli la sua tranquillità.
Lui si irrigidì ancora di più e con la coda dell'occhio Evren vide lo sguardo di lui vagare sul suo volto, ma poi si rilassò e il suo pollice cominciò a lasciarle piccole carezze sulla sua mano."Abbiamo delle uova di drago, magari se le lasciassimo in questo posto potrebbero schiudersi" disse Evren e lui scoppiò a ridere, divertito.
"Vecchie anch'esse di millenni. Tu pensi davvero che ci sia vita lì dentro?" ribatté sarcastico.
"Se gli scheletri sono stati mantenuti interi dall'acqua, allora anche le uova avranno mantenuto l'essenza vitale" disse lei fulminandolo con lo sguardo e cercò di togliere la sua mano da quella di lui, al ché Erdem sbuffò una risata e strinse maggiormente la presa.
"Ha ragione. Dovresti fidarti più di lei giovanotto" disse l'Anziano interrompendo la discussione dei due e tirando una bastonata sulla nuca di Erdem ed Evren rise divertita.👑
Il Calderone somigliava molto alla Caverna, solo che al posto della cascata al centro c'era un enorme cratere non molto profondo e pieno di carbonella. Il calore persisteva tra le mura e al loro interno grazie a colonne imponenti ed incandescenti che arrivavano fino al soffitto, creando quasi un labirinto.
"Qui è dove tutto è iniziato. Come potete vedere dalla grandezza del Calderone non erano poche le uova che venivano schiuse all'anno" raccontò l'Anziano.
"Perciò il popolo di Ruhan era composto da cavalieri di draghi?" domandò Erdem, la sua curiosità aveva finalmente prevalso, Evren non era sicura che fosse merito suo ma una piccola parte di sé ci sperava.
"Solo gli uomini e le donne più sagge venivano scelti dai draghi, gli altri perivano in atroci sofferenze. Per questo anni più tardi tramite un passaggio segreto che collega Satum a Eriangel, la capitale dell'Impero Slisikar, abbiamo iniziato a donare loro uova di drago""Mi stai dicendo che Slisikar è reale ed è veramente uno dei popoli più forti sia dal punto di vista bellico per via delle loro armi e anche per i draghi?" chiese Erdem.
La principessa Agape si fece avanti, per la prima volta, mostrando un enorme sorriso.
"Erdem, purtroppo non potevamo permetterci tutte quelle perdite. Abbiamo preferito donare le nostre uova in cambio di una salda alleanza. Purtroppo quando non avevamo più uova da dargli loro hanno tagliato i ponti con noi"
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The fire inside her
FantasyEvren era ormai una fuggitiva e la sua vita un continuo cambiamento finché non si imbatte in una scelta, essa avrebbe determinato il suo futuro: tornare a casa e affrontare i propri demoni o restare nell'ombra per sempre? "La vita di corte è un gran...