𝒄𝒐𝒔𝒂 𝒔𝒊 𝒄𝒆𝒍𝒂 𝒅𝒊𝒆𝒕𝒓𝒐 𝒍𝒂 𝒔𝒖𝒂 𝒂𝒏𝒊𝒎𝒂?

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Salve, il mio nome è Daphne Malfoy, e si sono la sorella di Draco Malfoy nonché la figlia di Lucius Malfoy.
Cosa dire della mia famiglia?
Il nome “Malfoy” deriva dal francese antico e si traduce come “malafede”.
Come molti altri progenitori di famiglie inglesi nobili, il mago Armand Malfoy giunse in Gran Bretagna con Guglielmo il Conquistatore, come parte dell'esercito invasore normanno.
Avendo reso servizi d’ombra, sconosciuti (e quasi certamente magici) a re Guglielmo I, a Malfoy venne concesso un primo pezzo di terra nel Wiltshire, sequestrato ai proprietari terrieri locali, sul quale i discendenti hanno vissuto per i dieci secoli consecutivi.
Appartenere ad una famiglia del genere può essere un bene quanto un male.
Porto un enorme peso sulle spalle anche se a sorreggerlo in una quantità maggiore è mio fratello Draco.
Il mio fratellino algido, senza scrupoli contraddistinto da quei capelli biondissimi che gridano "Malfoy" da ogni centimetro della loro estensione.
Io gli assomiglio parecchio e data la sua bellezza,  penso sia un bene.
I miei capelli sono biondissimi,  proprio come dovrebbero essere.
I miei occhi sono di un azzurro ghiacciante, ed il loro intento è fulminare chiunque provi ad appoggiarci il suo lurido ed indegno sguardo sopra.
La mia corporatura è snella, e non c'è nessun centimetro del mio corpo che non sembri disegnato da un pittore.
Se pensate che io non sia la più bella creatura mai esistita, tra qualche anno vi riscoprirete matti.
La mia personalità spicca di crudeltà  e di spietatezza.
Agli occhi di una persona priva di intelletto posso sembrare psicopatica a causa di alcuni comportamenti nei confronti delle persone.
Ma, ovviamente,  sono solo una Malfoy e in quanto tale ci sono alcuni comportamenti e pensieri che devo utilizzare.
Sapete cosa si dice spesso, della mia  famiglia?
Si dice che non troverete mai uno di noi sulla scena del delitto, anche se le nostre impronte digitali dovessero essere rinvenute sulla bacchetta colpevole.
Per me essere membro di questa famiglia è un onore ed un privilegio.
Frequento la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts , nota più semplicemente come Hogwarts e frequento il quarto anno.
Non penso ci siamo bisogno di dire che sono Serpeverde,  l'unica casa della scuola che ritengo degna della mia presenza, proprio come quella di mio fratello.
La casa di Serpeverde tiene in grande considerazione ambizione, astuzia e intraprendenza.
Il Cappello parlante, appena mi ha vista , ha cantato: "O forse a Serpeverde, ragazzi miei, vi troverete gli amici migliori, quei tipi astuti e affatto babbei che qui raggiungono fini ed onori!"
Serpeverde è la casa con la peggior reputazione, dovuta al fatto che da essa è uscita la quasi totalità dei maghi oscuri, tra cui Voldemort stesso, ma del signore oscuro parlerò successivamente.
Ma coloro che si occupano di tenere  alta la bandiera di Serpeverde siamo io e mio fratello Draco Malfoy.
Sotto di noi compaiono anche Gregory Goyle e Vincent Tiger, ma questa è solo un opinione di parti esterne che non coincide totalmente con la mia.
Ad interrompere la mia presentazione è quell'inutile oggetto definito "sveglia".
Condivido la stanza con Pansy Parkinson, lei  é nata nella famiglia Parkinson , membri del Sacro Ventotto ed ovviamente al suo arrivo ad hogwarts è stata smistata nella casa dei Serpeverde.
Reputo Pansy simpatica e al quanto tollerabile, e penso che tra di noi ci sia una sorta di amicizia.
Non mi fido di lei, specialmente perché non sono sicura che lei sia una purosangue.
Infatti, poiché Pansy è nata dopo la pubblicazione della directory, non si sa se fosse lei stessa purosangue.
Però non nego che questo fatto non mi interessa più di tanto, e la cosa non mi tocca profondamente.
Apro gli occhi e subito sul mio volto compare una smorfia causata da quell' insopportabile rumore provocato dalla sveglia.
Con un movimento veloce e quasi impercettibile la spengo e lascio cadere la mia testa nuovamente sul cuscino.
-Daph svegliati, non vorrai arrivare un'altra volta in ritardo!- urla Pansy ad un centimetro dal mio letto.
-Non urlare, grazie.- rispondo con tono scocciato mentre mi alzo dal letto.
-Lo sai che a tuo fratello non piace quando arrivi in ritardo!- ribbatte mentre passa la spazzola sui suoi setosi capelli bruni.
-La cosa non mi interessa minimamente.- dico sorridendo.
Per tutta risposta lei sbuffa e ripete nuovamente di sbrigarmi.
Stranamente faccio come detto da lei e mi inizio a preparare per la giornata.
Indosso l'uniforme che la scuola ci obbliga di indossare: camicia bianca, maglione e gonna e calze grigie.
Infine indosso  scarpe nere e un mantello nero, contraddistinto dal marchio dei Serpeverde.
Lo stemma della mia  casa è un serpente e i suoi colori sono verde e argento.
Questi tonalitá non fanno altro se non risaltare il colore dei miei capelli e la mia pelle chiara.
Per completare il tutto pettino i miei capelli rendendoli ordinati e senza un minimo difetto.
Sono impeccabile, come sempre.
-Possiamo andare.- annuncio andando verso la porta della camera.
-Finalmente- risponde Pansy uscendo dalla camera.
Roteo gli occhi e la seguo.
La giornata inizia con la colazione nella Sala grande. 
Siamo divisi in base alla nostra casa, in quattro lunghe tavolate, mentre i professori e il preside sono seduti su un altro tavolo.
Durante il tragitto verso la Sala grande noto gli sguardi degli altri studenti.
Quando sei un Serpeverde e per giunta una Malfoy, tutti si prendono il lusso di lanciarti delle occhiate, che possono essere di curiosità così come di ribrezzo.
Personalmente non mi interessa, ma la mia "amica" non la pensa come me.
È una delle ragazze più popolari, anche se secondo me cerca solo l'approvazione degli altri.
A me invece non mi interessa di queste cose frivole, come l'approvazione di chi non ritengo al mio pari.
Per me esiste solo il mio punto di vista.
Nessuno qui ad hogwarts ha la mia attenzione o la mia curiosità, nessuno tranne lui.
Mentre cammino il mio sguardo cade involontariamente su Mattheo Marvolo Riddle.
Questo ragazzo ha qualcosa che non vedo negli altri, un oscurità che lo circonda.
Lui sa di essere temuto e la cosa gli piace e non esita a farlo notare.
Lui è il figlio di Tom Marvolo Riddle, l'ultimo discendente del mago Salazar Serpeverde, uno dei quattro fondatori della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts .
Però nessuno osa chiamarlo così, è semplicemente conosciuto come Lord Voldemort.
Molti ragazzi in questa scuola non osano pronunciare il suo nome, infatti usano soprannomi come "tu-sai-chi-chi-non-deve-essere-nominato" o colui che non deve essere nominato" o "l'Oscuro Signore".
Tutto ciò appare ai miei occhi ridicolo, io sono la prima ad appoggiare quasi totalmente Voldemort.
Ritengo che il suo voler conquistare il mondo dei babbani è più che giusto, però non condivido la sua ossessione verso i purosangue.
Del resto lui stesso è un mezzosangue, e penso che questa sua ossessione spesso non lo faccia ragionare lucidamente.
 È il leader dei Mangiamorte , un gruppo di maghi e streghe definiti malvagi  dediti a liberare il mondo magico dai babbani e stabilire Voldemort come suo sovrano supremo.
Ma di lui per ora poco mi importa, ma suo figlio ha la mia completa attenzione.
È diverso dagli altri, una stella più luminosa in un cielo scuro.
Nessuno ha mai parlato con lui, nessuno ha mai osato rivolgergli la parola.
Proprio come suo padre fa parte dei Serpeverde ed il suo destino è già scritto: entrerà a far parte dei Mangiamorte appena concluderà il suo percorso ad hogwarts,  seguendo le orme di suo padre.
Il nostro preside, Silente, è conosciuto per la sua bontà, non nega a nessuno il diritto di frequentare hogwarts,  neanche al figlio del Signore Oscuro.
Mentre cammina il suo sguardo è alto, cammina sicuro di sé senza degnare nessuno di uno sguardo.
I suoi capelli ricci sembrano muoversi leggermente durante il tragitto ma non si scompigliano mai, neanche di un millimetro.
Riddle è l'unico ragazzo che mio fratello teme, neanche Draco Malfoy è riuscito a parlargli o a suscitare il suo interesse.
Tutti sappiamo chi è e a lui non interessa.
Il suo essere così misterioso, così oscuro mi rende curiosa e tutto ciò che vorrei è incontrare quei suoi occhi per capire cosa si cela all'intero della sua anima.
Ma probabilmente questo non succederà mai, del resto stiamo parlando di Mattheo Riddle.
La mia domanda probabilmente resterà sempre senza una risposta: cosa si cela dietro la sua anima?

𝒍'𝒐𝒔𝒄𝒖𝒓𝒊𝒕𝒂̀ 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒔𝒖𝒂 𝒂𝒏𝒊𝒎𝒂.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora