Montagna Day

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Ho combattuto a denti stretti
e sono andata contro il mio cuore

Victoria
Stanotte non sta andando come me l'aspettavo, perché ci sta provando con me, e io che lo consideravo solo un amico o il mio gemello. Ma una parte di me l'aveva già previsto.
Fin dal primo giorno ho rischiato di andare in contro a una situazione del genere, infatti è stato così..
In più non credo proprio che un amico chatterebbe fino alla prima luce del mattino senza la minima voglia di staccare.

Ma chi mi conosce bene sa che comando la vita degli altri, perché sono per la libertà. Bisogna esseri liberi di vivere il momento e di provare tutte le emozioni più belle del mondo.

So anche che lui mi capirà, perché non sono disposta a dargli un motivo, e visto che lo conosce già, non ho bisogno di ripeterglielo. Purtroppo è così, ma preferisco dirgli una triste verità che illuderlo, per una storia che esisterà mai.

A me piace quel ragazzo e non riuscirò a trovare un ragazzo che mi faccia brillare gli occhi, a farmi sorridere in quel modo e a farmi vivere quei momenti di pura felicità.
Quando sto insieme a lui, sto bene.
Ma quando siamo distanti, no.. io ti voglio avere vicino!
Ti vorrei qui, adesso.
Io te e nessun altro.

E forze è vero che non posso stargli lontano, perché al solo pensiero di sentire il tuo nome, di ascoltare le nostre canzoni e di riguardare le foto, di quei momenti felici. Può essere sia distruttivo che positivo. Nonostante tutto mi piaci
e non ho bisogno di cercare nessun altro. Tu sei la mia persona e con te mi sento capita, le tue carezze fanno bene al cuore e so già che verrò odiata da un po' di persone, ma non importa, perché avrei ascoltato il cuore lo stesso e so già che fatico il doppio ma continuo a crederci. Voglio solo ed esclusivamente lui.

Dopo esserci stata male, ci metto un sacco a riprendermi, ma so che a lui manco. Non so quanto, ma ne sono più sicura, perché mi ha chiesto di indovinare a chi stava pensando, e mi ha dato la conferma che ero io.

Michelle
Oggi la sveglia ha suonato molto presto, sono le cinque del mattino e vorrei dormire, ma sono felicissima di trascorrere il weekend insieme a Vichy, in montagna dai suoi nonni.

E non vedo l'ora di staccare la spina dalla mia routine, che non faccio altro che studiare, nottate in bianco seduta alla sedia della scrivania, per colpa degli esami del quinto anno del liceo scientifico.

Decisi di frequentare quel tipo scuola, perché amo la scienza e sono una grande ammiratrice dello spazio, infatti, non desidero altro che lavorare nella Nasa. Sarebbe pazzesco!

Ma torniamo a noi, adesso sto aggiungendo le ultime cose nel trolley, tipo la piastra, il mio pigiama, le ciabatte e la protezione solare, perché mi ha accennato che l'ultima volta si è ustionata le guance e le braccia, ed è meglio se lo evitiamo.

E invio un messaggio a lei, perché sono già pronta e sto per raggiungerla. Come al solito è in ritardo e non c'è mai una volta, in cui è in anticipo. Sarebbe stato bello ma impossibile. Tralasciamo questo dettaglio e suoniamo al citofono, così le viene un colpo (risata), dato che non ha risposto, né hai messaggi e né alle chiamate,
è proprio una bastarda ritardata (risata)

Ding-Dong...

Victoria
Sobbalzo su me stessa per lo spavento, quel citofono è uno bastardo e mi fa prendere i colpi. "Ti odio" esclamo mentre mi dirigo alla porta d'ingresso e alla soglia, mi ritrovo Michy con il cellulare nella mano destra, e con l'altra mano stringeva l'impugnatura del trolley, ma i vestiti mi attirano di più, perché siamo matchati.

GREENBLUE ||+14Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora