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🔞 ATTENZIONE: contiene scene esplicite di sesso e un omicidio. Non leggere se siete suscettibili <3 🔞


Non riuscivo a capire perché avessero insistito che lui venisse con noi al lago. Non solo era un misogino, razzista e omofobo, ma era proprio antipatico. Come facevano ad avere intorno un tipo tanto arrogante che credeva di avere il mondo in mano?

Sembravo essere l'unica a non sopportarlo. E, nonostante avessi finito il quinto anno di liceo e finalmente non dovessi vedere quel ragazzo ogni giorno, ero costretta ad accettare di averlo intorno perché Fede lo aveva invitato a venire con noi.

Ero sicura che anche Nick lo trovasse fastidioso tanto quanto me, quindi vederlo sorridere alle battute del cazzo di Mattia era sorprendente.

«Vedrai» mi aveva risposto Nick quando gli avevo chiesto spiegazioni sulla presenza di quel tipo. «Ci divertiremo.»

Il suo ghigno non era stato di conforto.

Io mi sarei sicuramente divertita di più se lui non fosse stato presente e se al lago fossimo andati solo noi tre. Detestavo quel ragazzo al punto che vederne anche solo il volto faceva insorgere il desiderio di essere violenta. Se il mio senso di moralità non mi avesse tenuta a bada, l'avrei di certo preso a pugni.

Ma fare del male agli altri era per me sbagliato. Un comportamento che non mi sarei mai perdonata.

«Ancora a leggere, succhiacazzi?»

Mi sforzai a chiudere gli occhi e a respirare. La voce di Mattia era fastidiosa tanto quanto il suo volto.

Scossi la testa e lo ignorai, puntando lo sguardo lontano da lui.

Quel caldo pomeriggio di luglio, ci trovavamo in una piccola cittadina sconosciuta che dava sul lago di Como. Nick ne aveva sentito parlare da qualcuno e l'aveva proposta come meta.

Il luogo in cui ci trovavamo non poteva essere definita una vera e propria spiaggia. Era più che altro un piccolo antro di terra che costeggiava il lago. Il terreno era composto da sassi di dimensioni diverse ma tutti scomodi sia per sdraiarsi che per camminare.

Avevo accettato di venire solo perché il panorama che Nick mi aveva mostrato dalle foto che aveva trovato su Google era meraviglioso. Quando l'aveva definita una spiaggetta bellissima, io mi ero fidata.

Essendo il terreno troppo doloroso per stendersi, avevo trovato una roccia abbastanza grande e mi ci ero arrampicata. I tre ragazzi, invece, si erano buttati in acqua.

Con Nick e Fede accanto mi sentivo al sicuro, ma avendo ascoltato il modo in cui Mattia parlava delle "femmine" avevo preferito nascondere il mio corpo sotto una maglietta larga e dei pantaloncini, e starmene in disparte. Sapevo che, se mi fossi spogliata, non avrebbe tenuto a freno la sua lingua.

Non volevo rischiare che Nick e Fede si arrabbiassero con lui.

Detestavo vederli arrabbiato, soprattutto Nick. Fortunatamente non succedeva spesso, ma in quelle rare occasioni in cui Nick si infuriava diventava tanto spaventoso da paralizzare chiunque gli fosse intorno.

«Lasciala stare e vieni in acqua» gli gridò Nick, già immerso fino alle ginocchia.

Mattia mi rivolse la lingua, che era di un rosso scuro tendente al marrone piuttosto disgustoso. Tornai con lo sguardo tra le pagine del libro che stavo leggendo, decisa a non perdere tempo con gente come lui.

«Sicura di non voler entrare?» mi chiese Fede, che aveva messo a bagno solo i piedi.

Non ero dell'umore adatto per godermi la piacevolezza dell'acqua dolce fresca del lago. Annuii, voltando la pagina. Presto, però, sentii crescere dentro di me la delusione per il fatto che né Nick né Fede avessero reagito in mia difesa come di solito facevano.

The Devil's lie | MOMENTANEAMENTE SOSPESADove le storie prendono vita. Scoprilo ora