Interludio

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Tre bambini giocano nel prato in una giornata primaverile. L'erba e i fiori accarezzano le loro mani appoggiate a terra. La bambina sta raccontando ai due fratelli gemelli davanti a lei una storiella. Uno l'ascolta incantato, l'altro strappa dell'erba annoiato.

Quando la bambina smette di raccontare la favola, si siede a terra con un tonfo, sorridendo spensierata. Uno dei due bambini, quello che l'ha ascoltata, le offre un anello che ha fatto unendo alcune margherite.

«Un anello per la mia regina» dice, imitando la favola che ha appena sentito.

La bambina arrossisce e ride, non sapendo come rispondere.

L'altro bambino schiocca la lingua, infastidito e ingelosito. «Se lei è la regina, noi cosa siamo?»

Il fratello tiene lo sguardo fisso sulla bambina. La sua piccola mano rosa è tra le sue e lui le mette l'anello all'anulare. È una promessa la loro. Una che nemmeno il cattivo umore dell'altro bambino può rovinare.

«Io sono il re» dice con fierezza.

La bambina ride di nuovo.

Il fratello strappa altra erba e il suo sguardo si fa duro. «E io?»

Il bambino finalmente guarda il fratello. «Tu sei il mostro cattivo.»

«Nic!» lo rimprovera immediatamente la bambina.

«Non sarai mai il mio re» afferma il fratello.

«Un re non è eletto, idiota.»

La bambina non capisce perché siano così cattivi l'uno con l'altro. Le sembra un cambiamento improvviso rispetto a poco prima. Non sa della discussione che i due bambini hanno avuto prima che lei arrivasse, né è capace di intuire che quello che sta per succedere è dovuto all'accumularsi di emozioni negative nei due bambini che non hanno ancora imparato a gestirle.

Se la bambina non fosse stata chiamata dalla madre che doveva parlarle un attimo, se non si fosse allontanata, forse non sarebbe successo.

Forse ora starei raccontando un'altra storia.

«Emma! Puoi venire un attimo?» Una donna esce in giardino, guardando sorridendo i tre bambini seduti nel prato. «Devi provare il maglioncino.»

Per desiderio della bambina, la madre ha iniziato a fare all'uncinetto un maglioncino viola. La bambina si alza sognante, la mente desiderosa che la donna si sbrighi con il lavoro che sta facendo. La raggiunge correndo, lasciandosi alle spalle i due bambini.

La madre la guida in soggiorno. Da lì possono vedere il giardino, ma la bambina dà le spalle alla finestra che si apre sul prato. In quella posizione, non può vedere il fratello alzarsi e raccogliere qualcosa. Anche se la finestra fosse stata aperta, non sarebbe riuscita a sentire ciò che i due bambini si stanno dicendo.

Ma sente il grido, quando esso rompe per la prima volta la sua pace.

La madre scatta in piedi, preoccupata, e corre in giardino.

Il bambino-re si sta contorcendo a terra, mentre il fratello-mostro lo guarda dall'alto, in piedi, tra le mani un sasso appuntito. La bambina-regina vede sangue ovunque.

«Cos'hai fatto?» la voce le trema quando si avvicina al re accasciato a terra.

«Nicolò, fammi vedere, per favore» dice la donna, prendendo il bambino tra le braccia e portando la sua testa sul grembo. «Togli la mano.»

«Mi ha colpito con un sasso!» grida il re.

La regina e la madre rivolgono i loro sguardi al mostro ancora immobile. «Perché?» chiede la donna. «Perché l'hai fatto, Federico?»

Nessun suono esce dalle sue labbra. Il sasso insanguinato cade a terra e i suoi occhi liberarono lacrime dolorose. 



🔞Spazio autrice🔞

E con questo capitolo termina la prima parte della storia! Che ne pensate finora?

Devo avvisarvi che non aggiornerò per un mese o giù di lì. Vorrei un attimo concentrarmi sulle altre storie che sto scrivendo e magari riuscire a finirne una. 

Spero di tornare presto <3

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 28, 2023 ⏰

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The Devil's lie | MOMENTANEAMENTE SOSPESADove le storie prendono vita. Scoprilo ora