Era il mio primo giorno di lavoro. Ero molto agitata. Mi alzai dal letto appena suonò la sveglia, erano le 6.00. Andai nel piano di sotto a prepararmi la colazione di fretta. Quando finii buttai il torsolo della mela nel cestino della spazzatura e la tazza non completamente vuota nel rubinetto e feci scendere l'acqua. Nel frattempo andai di corsa su per le scale e entrai in camera mia dirigendomi verso l'armadio. Decisi di vestirmi molto elegante: un tubino nero stretto che arrivava a metà ginocchio e una giacchetta di stoffa nera sopra, con abbinate delle scarpe col tacco e una collana e degli orecchini dorati che rispecchiavano il tutto. Vidi l'ora, erano già le 6.30, corsi in bagno e mi lavai velocemente la faccia decidendo di truccarmi poco e mi lavai i denti dandomi anche una spazzolato ai capelli lunghi neri che mi arrivano a metà schiena.
L'agitazione aveva preso possesso di me. Avevo sempre immaginato a come sarebbe stato incominciare a lavorare, ad essere una donna indipendente, ma adesso che stava succedendo, avevo il panico. E se il mio capo fosse stato un vecchio decrepito e scorbutico? Di solito nelle grandi società I capi sono loro.
Guardai l'orologio e mi accorsi di essere in ritardo. Presi le chiavi di casa e uscì nella caotica NewYork. Le strade erano affollate di persone che andavano avanti e indietro con mille pensieri nella testa. Il mio era solo uno, ero fottutamente in ritardo. Correvo verso il grande edificio che da lì a poco mi avrebbe cambiato la vita.
Entrai e mi diressi verso un lungo corridoio passando ogni tanto gli occhi sugli uomini in giacca e cravatta che giravano indaffarati. Il corridoio mi sembrava infinito finché non Arrivai a una porta con si scritto I.Maddox.
Avevo l'ansia a mille perché non sapevo che cosa avrei trovato dall'altra parte.
Bussai alla porta e una voce sussurrò un - Avanti -.
Tirai la maniglia e entrai nella stanza. Vidi un uomo girato di spalle che guardava New York attraverso una grande vetrata.
Non sapevo che fare. Ero immobile. Avrei voluto aprire bocca, ma era come se fosse stata cucita.
Lo studiai dalla testa ai piedi, almeno la parte anteriore. Le spalle non erano molto larghe, ma risultava lo stesso un uomo sovrastante.
- Sono Alex Collins - Sussurrai.
- Sì, lo so, ti stavo aspettando - Disse.
Si girò e rivelò un uomo bellissimo. Capelli neri corti, occhi azzurri ghiaccio e un espressione maliziosa ma allo stesso tempo sicura di sé.
STAI LEGGENDO
Sex Addicted
RomanceAlex Collins ha 19 anni ed è una neo-diplomata che trova lavoro nella Maddox fuwort l'azienda di un caro amico del padre. Durante la sua permanenza li incontrerà un uomo in grado di cambiarle la vita. Ian , il figlio del capo. Lui è un uomo d'affar...