Capitolo 2 - Ci trasferiamo?

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-non è possibile, mi dica che è solo uno scherzo perché noi non ce ne andremo di qua.
- beh purtroppo è vero e non posso farci nulla ma dovete sloggiare, i rumori che sentivate nelle pareti sono tarantole, e a meno che non se le voglia ritrovare nel letto a mangiarle le gambe signore, se ne deve andare.
Ribatté il vecchio disinfestatore della città.
Non era mai stato simpatico a nessuno il suo carattere, ma soprattutto la sua puzza di fagioli e quei capelli grigiastri tutti spettinati.
- eh va bene, sa una cosa, io me ne vado, ma non per fare un piacere a lei o alle tarantole, ma perché...ci trasferiamo. Disse con un fare sgargiante.

-ci trasferiamo.?
-papà davvero?
Dissero rispettivamente James e Mikael.
-sì, a... a... a Londra ragazzi miei, già, nella vecchia casa che ho ereditato dal mio caro, vecchio, morto zio Freud.

- evviva, yuuh.
Dissero i piccoli in coro.

-beh, buon viaggio allora.
Disse il vecchio.
IL VIAGGIO IN TRENO NON FU MOLTO LUNGO, E NON SUCCESSERO COSE IMPORTANTI, HO UNA MEMORIA LUNGA RICORDO BENISSIMO COSA SUCCESSE.
Arrivarono a Londra e si sistemarono nella casa dello zio Freud, la grande casa dello zio Freud.
E DOPO DI CIÓ CHIUDO IL RACCONTO, PERCHE ADESSO VI HO RACCONTATO QUELLO CHE È SUCCESSO FINO A QUALCHE ORA FA E LA STORIA SARÀ AL PRESENTE. DEVO ANDARE A FARE UNA COSA A KREMS CIAO.

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