skip time il giorno dopo-
ok! devo andare a prendere giulio! ce la farò sono quattro metri! mica muoio ho preparato tutto!
indosso una maglietta a maniche corte bianca e una giacca blu non molto pesante dei jeans azzurri e delle convears nere
sono uscito con mia madre che mi lanciava un sacchetto con dei pankeake in faccia, però sono uscito, percorsi quei quattro metri mi trovai davanti alla porta di casa di giulio suonai e in un mezzo secondo da quella porta uscì un giulio spaventato e che correva lontano da quella casa, stava scappando?se lo stava facendo...perchè?
lo raggiunsi con fare insospettito, lui intanto si era rannicchiato su un muro, stava... lui stava piangendo.
mi sedetti a canto a lui, non voleva neanche guardarmi, aveva messo la faccia nella sue mani e si stava asciugando le lacrime con la sua felpa, fallendo perchè continuava a piangere ad un certo punto si girò.
dario-hey... come va?-
giulio-...ho...ho sb-sbagliato...scusa-
disse sussurrando ma... cosa aveva sbagliato? perchè mi stava chiedendo scusa?
dario-cosa avrasti sbagliato per scusarti?-
giulio-io...io n-non non mi d-dovevi v-ved-ere p-pian-piangere-
disse sospirando alla fine
dario-non hai sbagliato, sei un essere umano tutti piangono e mostrarsi a qualcuno mentre piangi è una cosa normalissima-
giulio- d-davvero-
disse quasi che gi luccicavano gli occhi
dario-certo!-
giulio-oh w-wow a-a me p-però n-non è p-permesso farlo-
dario-e per quale motivo?-
giulio-p-perchè è una r-regola n-non d-devo dire a n-nessuno cosa s-succede n-nel... s-sem-semin-seminterrato-
e ricominciò a piangere, questa cosa non mi convince.
dario-tranquillo a me se vuoi puoi dirlo-
giulio-v-va b-bene m-ma non lo d-devi dire a n-nessuno e e ora o-ora n-no-
dario- giusto! dobbiamo andare a scuola facciamo che dopo scuola vieni a casa mia e me lo racconti!
giulio- oh o-ok-
dopo essere andati a scuola entrammo nelle nostre classi però vidi che il procione sembrava timoroso mh... questa cosa non andrà a finire bene
skip time finite tutte le lezioni
ho deciso che andrò a prendere giulio nella sua classe anche perchè sono passati cinque minuti e non è ancora arrivato
entrai nella sua classe e trovai un giulio con un livido sull'occhio e un taglio sul braccio che cercava di pulire il suo banco
giulio- hanno scritto col pennarello indelebile!ora come faccio!-
dario-ti serve aiuto?-
lui di colpo prese la sua felpa e la mise sul banco
giulio- n-no n-non è -
non finì la frase che gli avevo già tolto la felpa dal banco e trovare una cosa orribile
scritte del tipo "sei ancora vivo, non ti rendi conto che fai schifo! muori!"
io non feci domande e trascinai giulio a casa mia, salimmo fino ad arrivare in camera mia e ci sedemmo
dario-di quello ne parliamo dopo ma ora dimmi cosa succede nel tuo seminterrato-
giulio- i-io... ok c-cela p-posso f-fare-
fece un respiro e cominciò a parlare
giulio- n-nel mio seminterrato, io io ogni giorno vengo vengo v-viole-violentato-
disse incominciando a piangere cercando però di soffocare i singhiozzi
io rimasi scioccato da quello che ma aveva detto
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-...quel giorno...-⭐
أدب الهواةdario è un ragazzo sociale e solare mentre giulio tutto l'opposto, asociale e lunare