Amici? - 03

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'faccio la cosa giusta a fidarmi di quel ragazzo?'
Continuava a ripetersi Nico.
Loco era gentile con lui a differenza di altri, non gli importava di quello che faceva, guardava solo il fatto che fosse un essere umano e come tale doveva essere trattato.

Ad un tratto il moro notò qualcuno di familiare:
Un ragazzo alto e snello, aveva le punte capelli tinite di verde, per il resto erano neri.
Si nascose dietro il biondino per non farsi vedere dalla persona in questione.
"Nico?"
"non dirlo a voce troppo alta."
"tutto ok?"
"poi ti spiego, solo non muoverti per ora."
"va bene"
"vedi ancora un ragazzo alto con i capelli verdi e neri...?"
"no"

Il moro smette di nascondersi e espira sollevato.
"quel tipo si chiama Ethan, lo vedo ogni sera ed è ossessionato da me.
Mi ha detto che se mi dovesse vedere fuori dal night club... Non mi lascerebbe stare. Mi terrebbe con lui fino alla mia morte."
"Perché non chiami la polizia?"
"Capirebbe che la ho chiamata io e scapperebbe per poi rapirmi comunque"
"la chiamo io allora! Almeno te lo togli di dosso"
"lo faresti sul serio?.."
"Sì, è un crimine e va denunciato"
"Ma perché sei così gentile con me?"



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"ma perché sei così gentile con me?"
Mi chiese con i suoi occhi leggermente bagnati, era talmente spavento da quel Ethan che stava per piangere.
"perché non dovrei? Sei comunque un ragazzo come tutti gli altri, il tuo 'lavoro' non ti differenzia dalle altre persone, quindi è ovvio che devi essere trattato come tale"
Nico inizia a piangere, ma mi sorride ed io lo abbraccio.

"EEEEEK-"
"Ah- scusa"
"N-no fa niente"
E a quel punto Nico ricambia il mio abbraccio
"credi che tornerai a scuola domani?"
"non lo so."
"è perché ti prendono in giro?"
"si. Direi che è abbastanza ovvio"
"tranquillo io sarò pronto a difenderti nel caso"
Non mi ha risposto, mi ha solo abbracciato più forte e dopo si è staccato

"Ci vediamo domani"
"a domani"

Nico rientrò in casa, ed io mi allontano.

Che cazzo è successo?

Me ne torno a casa con le guance rosse.
"tutto bene?"
Mi chiede mio padre
"che-"
"sei rossissimo"
"n-non è nulla di che eheh-"
"chi è la fortunata?
O il fortunato?"
"Nessuno-!"
"quindi è una ragazza?"
"no!"
"ok è un ragazzo quindi"
"forse"
Non risponde ed inizia a ridacchiare mentre corro nella mia stanza imbarazzato.

Chiudo la porta ed inizio a pensare che finalmente ero riuscito ad avere una conversazione con lui.

Sono riuscito a convincerlo a darmi il suo numero di telefono, ma nonostante ciò non ero sicuro quando scrivergli.

Aspetterò un po'.







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Nico rientrò in casa sorridendo,

Si sentiva strano: non ricordava l'ultima volta che qualcuno gli ha parlato così gentilmente,
E chi lo faceva subito dopo gli chiedeva di andarsene da qualche parte per scopare.

Era felice, ma non era completamente sicuro.

Aveva sempre evitato di conversare con gli altri, soprattutto con persone di scuola.

Verità o solo pettegolezzi..? Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora