Inizio

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<<non pensavo fossi bugiarda>> mi guardó con aria quasi delusa, in quel esatto momento potevo sentire il suo cuore battere all'impazzata.
<<ti sei fatto un idea diversa di quella che sono>> lo guardai incapace di aggiungere nulla, sono complicata e lui ne era consapevole.
<<forse mi sono aggrappato ad un idea di te che mi piaceva>> ammise guardandomi diritto negli occhi. I suoi occhi delusi mi scrutavano fin dentro l'anima, e forse in quel momento, mi resi conto che perderlo era stata la cazzata più grande che potessi fare.
<<mi dispiace>> lo dissi realmente armeggiando le chiavi della macchina per non alzare lo sguardo ancora una volta verso il suo viso.
<<forse a me di più>> sentì i passi allontanarsi dal mio corpo, e forse la mia vigliaccheria non voleva che lo guardassi andare mia.
In quel momento non avevo la minima idea di cosa potesse riservarmi il futuro, ma era ben chiaro e soprattutto era con lui.








Entrammo, un forte odore di vodka e corpi sudati mi invase le narici. Era una discoteca piena zeppa di persone, di ogni tipo, ragazzi pompati che fingendosi ubriachi strappavano le loro economiche camicie, per sventolare l'effetto di ore e ore di palestra e aggiunta di metanfetamine. E ragazze che estasiate da qualche sostanza alimentavano la loro virilita da bambino medio di 9 anni. Patetici.
Mi guardai intorno alla ricerca di un qualcosa, che potesse suscitare un minimo di mio interesse. Lo trovai.
Mi diressi al bancone del bar, con passo felino, come se non bevessi da anni e anni.
<<Angelo>> mi disse, il barista, con un forte accento tedesco. Sorrisi
<<Mai stata nemmeno da bambina, Vodka alla fragola>> lo dissi in modo frettoloso, e cosi duro da chiudere la conversazione. Ma lui mi scrutava come se la visuale soddisfacesse i suoi pensieri, ma lui non i miei
<<Ehi elvis Presley dei poveri, una vodka liscia senza ghiaccio>> Risi, Miranda era cosi, incontenibile, sfacciata non avevo mai visto una persona cosi simile e al tempo stesso diversa da me. Quella sera portava un top completamente trasparente se non fosse per i copri capezzoli color carne e il pantalone a zampa sempre trasparente rivestito di brillantini, una coda alta con varie onde sul lato della fronte. Mi soffermai a guardare il trucco i suoi occhi color marrone erano incorniciati in un eye-liner in un trucco blu elettrico sfumato con dei brillantini e il suo lip gloss. Alle volte mi chiedevo se esistesse per davvero una bellezza simile.
Il barista la guardó male ci servìi i nostri ordini e si dileguò, porgendo bevande e facce dolci ad altre povere ragazze. Mi guardai il vestito bianco ricoperto di brillanti, luccicava sotto le luci led della discoteca, le spalline fatte da Swarovski mi misero ansia gia dall'uscita dell'appartamento. Mi spostai i capelli nero asfalto o come li chiamava cassie dalle spalle e sorseggiai la mia bevanda in silenzio.
<<Voglio scopare, ubriacarmi e vomitare come se non ci fosse un domani.... Ho gia detto scopare ?>> guardai Evelyn con aria rassegnata, lei era cosi,il suo viso da brava ragazza casa e chiesa, durava il tempo di guardarla, i suoi occhi azzurri e vispi incorniciavano la sua faccia. Se mai dovessi trovare una parola per lei, sarebbe libertà, proprio come il vento, e si sa non puoi rinchiudere qualcosa che non puoi tenere nelle mani, e lei era proprio cosi, un continuo lasciarsi nel vento, non poteva essere rinchiusa. Ricordo quando tradì il suo ex ragazzo tay-tay, dando la colpa alla sua amichetta dei paesi bassi, uscendosene con questa memorabile frase "era affamato, non ascolta nemmeno me". Povero ragazzo non meritava una ragazza come evelyn..
<<E ci credo con questo vestito da troia, puoi solo scopare>> ed eccola qui Amber con il suo solito buon umore. Guardai il vestito di evelyn se cosi può definirsi, un tubino azzurrino le ricadeva stretto ad un filo dal sedere, i suoi capelli biondi ondeggiavano selvaggi ai lati del collo, il suo rossetto già sbavato le contornava il sorrisetto malizioso che la rispecchiava.
<<Ha ragione, sembri uscita da uno streep club>> rise Cassie, lei non era da meno, ma non lo dava a vedere,era un fulmine a ciel sereno per qualsiasi ragazzo incontrasse, era tutto ciò si potesse desiderare in una ragazza, curve al punto giusto, lunghi capelli biondi occhi azzurri, ma zero cuore, illudeva, prima che loro illudessero lei... poi spariva, si dileguava nel nulla, alle volte per settimane altre per mesi, e la cosa migliore è che lei era cosi, non voleva legarsi, non voleva il grande amore, ci disse una volta che il grande amore per lei eravamo noi, è cosi fu per tutte. Mi ricordo ancora quando ci preparammo per la nostra prima festa, avevamo appena 14 anni, e il padre di Cassie, si offri di accompagnarci, un brav Uomo seppur tradiva la moglie davanti gli occhi ormai spenti di cassie, quando fu abbastanza grande e coraggiosa lo disse alla madre che cadde in depressione, e fu cosi che cassie odiò sua madre,la riteneva debole e senza dignità, cosi disprezzò suo padre con il resto del genere maschile.. sicuramente una gran bella famigliola. In quell'occasione Cassie mise una gonnellina a fiori, cosi corta che usciva il colore rosso delle mutandine che indossava, ed il padre la rimprovero dicendole, di cambiarsi e che i ragazzi volevano solo una cosa dalle "giovani e ingenue" ragazze come noi, Cassie si giró con nonchalance gli rispose che lei voleva la stessa cosa.
<<Ivy hai messo la crema al serpente?>> mi risvegliai dall'imersione dei miei piensiei guardai l'avambraccio e sorrisi, al mio nuovo amico sul braccio, il suo corpo girava sull'avambraccio,fermandosi sul polso con espressione da attacco. Il serpente mi rappresentava, era intelligente, calcolatore, con zero bisogno di attenzioni e cure da nessuno. Quando si sente in pericolo attacca, quando non gli va una situazione sguscia via, cambia mille pelli, è imprevedibile mi piace.
<<Si, ha formato la crosta, si sta sanando>> drizzai i miei occhi cerulei nei suoi, Amanda fece lo stesso con i suoi occhi grigi, e si sistemo il corpetto nero, lascio ondeggiare i suoi capelli ricci intrappolati da una coda. Guardai i suoi pantaloni stretti fucsia, le risaltavano la pelle scura, cosi come il rossetto rosso come il mio.
<<Bando alle chiacchere, è giunta l'ora di far baldoria>> Evelyn in prenda all'entusiasmo si diresse verso le scale, dove si trovavano i tavoli, e di conseguenza anche il nostro. La seguimmo fra spintoni e commenti di poco gusto.
Arrivai in cima alle scale, di fronte c'erano 5 o 6 ragazzi accompagnati da ragazze la maggior parte con vestitini alzati. Risi tra me e me, per la squallidità della situazione. Non passammo inosservate.
<<ehy hai dimenticato i vestiti a casa>> ci girammo di scatto a quelle parole, Pensai da che pulpito, ma Miranda aveva sempre la risposta pronta per ogni evenienza e per ogni occasione.
<<Che strano ed io che pensavo che le palle a differenza dei vestiti non potessero essere dimenticate >> risi per la battutina saccente di Miranda, anche se non prometteva bene
<<Che ne dici vuoi controllare, stesso tu?>> il ragazzo si alzo rivelando il volto della voce parlante di poco fa. Un ragazzo abbasta alto, con tribali sull'avambraccio, occhi marroni e capelli biondi, sorrise in modo di sfida, non sapendo chi stava sfidando
<<Voglio evitarti la brutta figura, ma se ci tieni caccia fuori questo 5 centimetri e fammi continuare la serata>> lui smise di ridere, e si alzarono le risate e versi di disapprovazione degli amici. Li superammo, ma il biondo non contento si mise dinanzi
<<Senti Moscerino, levati dal cazzo>> si innervosì Amber, trucidandolo con lo sguardo.
<<Mi stai oscurando la visuale della bella serata>> incalzo Miranda, ormai spazzientita
<<Solo se esci con me>> continuo il biondo
<<Nemmeno a pagarmi>> rifiuto categorica miranda, superandolo di getto. Si alzo un'altro amico un po piu alto di lui, con una camicia sbottonata fino alla pancia e un tatuaggio sull'addome di una tigre.
<<Allora visto che non vuoi uscire con lui, la tua amica in bianco si sacrifica per te>> affondo i suoi occhi azzurri sul mio corpo, lo guardai, come si guardano i gabbiani con le ali spezzate, con espressione quasi dispiaciuta
<<Mi dispiace, non faccio beneficenza>> lo superai senza aspettare risposta, innondando di risate i suoi patetici amici. Finalmente raggiungemmo il tavolo e ci sedemmo. Avevamo molte conoscenze in giro per il mondo, ed anche se abitavamo dall'altra parte del mondo arrivavano fino e qui, seppur ancora minorenni per l'alcool diciamo che sapevano accontentarci. Dopo pochi minuti ci arrivo una vasca piena di ghiaccio contenente bottiglie di vodka di ogni tipo.
Ci guardammo confuse.
<<Non è nostro>> rimando in dietro cassie, guardando la ragazza in cerca di spiegazioni.
<<lo so è un regalo da quel tavolo>> indico il tavolo di ragazzi dietro di lei, ancora loro.. dopo un istante arrivo il nostro di vassaio, e diciamo che quello che ci mandarono loro non era nemmeno un quarto..
Non pensate male, ci piace divertirci.
<<rimanda al mittente signorina>> risponde sorridendole Evelyn. Mi alzai dalla sedia aprendo una bottiglia di Dom Perignon.
<<vai ragazzaaa>> urlo cassie in preda all'entusiasmo
<<siamo caritatevoli ragazzi, riprendetevi il vostro regalo>> ride Miranda aprendo la bottiglia color oro Moët. Ridemmo e ballammo in una bolla tutta nostra, consapevoli che molti sguardi erano su di noi, e questo ci piaceva, ci rendeva potenti. La testa si faceva pesante, e mi divertiì guardando il raggaetton di Amber sulla pancia di cassie che incitava in preda all'alcol,Evelyn e Amber si sventolavano sul tavolo senza vergogna, ed io dovevo far pipi e e bagnare un po l'inchiostro del serpente. Mi diressi al bagno facendo a pugni con le persone. Entrai, per un attimo pensai di aver sbagliato bagno vedendo due ragazzi uscire dalla porta di un bagno alzandosi la patta dei pantaloni, ma dopo sbuco una testa con lunghi capelli rossastri e capii che non erano soli. Si divertivano in questo posto..
Entrai nell'ultimo bagno liberandomi la vescica, mi lavai le mani bagnai il mio amichetto sul braccio e uscì velocemente, alla destra del corridoio c'era una porta che dava sul balcone della discoteca, mi affrettai a raggiungerla e mi sporsi dal balcone.
<<Sei sporca>> mi girai di scatto, verso la sagoma parlante alle mie spalle. Lo guardai indispettita
<<la tua pelle è sporca>> si affretto a chiarire l'affermazione, fece un passo avanti uscendo dal semi buio del corridoio rivelandosi, un ragazzo di un metro e ottanta su per giu, immerse i suoi occhi verdi, nei miei, guardai velocemente il suo corpo, braccie e collo tatuato, e sicuramente anche l'addome lo è.
<<Anche la tua>> si impegno a scrutarmi e sorrise
<<di che colore sono i tuoi occhi, mai visti un paio cosi>> si avvicino osservano le mie diverse sfumature incastrando i suoi smerardi nei miei
<<cerulei prevalentemente sul verde>> risposi indispettita e distolsi lo sguardo.
<<Non ti ho mai vista da queste parti>> aggiunse sfacciato, si appoggio allo spigolo della finestra, la maglietta nera si alzo di poco rivelando un lembo di bacino tatuato, i pantaloni neri gli cadono perfetti, giungendo alle scarpe da ginnastica nere, poi alzò lo sguardo e incastro is suoi occhi nei miei
<<Non ho mai frequentato queste parti>> taglio corto questa conversazione , sorridendo dalla finestra a mo di saluto travis che dal basso di affretta ad allontanarsi dalla discoteca, diciamo la nostra conoscenza.
<<da dove vieni?>> incalzo di nuovo il ragazzo dai occhi verdi, lo guardai, lo sorrisi
<<Non ti interessa>> lo superai senza nemmeno dargli il tempo di ribattere ma lo senti urlare qualcosa alle mie spalle
<<somigli ad un angelo ma sei sporca>> scrollai le spalle, ed ancora doveva vedere nulla.
Tornai al tavolo, vedendo con sorpresa Cassie dormire sul divanetto, Evelyn ballare con il ragazzo della discussione di prima e Amber e Miranda che flirtavano con dei ragazzi sporgendosi dalla finestra, erano le 5:01 ed era giunta l'ora di andare
<<La festa è finita, Ivy deve dormire>> esclamai oscillando le chiavi della mia Audi bianca davanti ai loro occhietti
<<smettila di parlare in 3 persona>> mi richiamo Amber, evidentemente scocciata dalla mia affermazione
<<Cedri è parteitata>> esclamo ridendo, Evelyn.. cedri parteita...si Eve proprio Cassie
<<tu non sei da meno eve, se non vi trovo di fronte alla macchina entro 4 minuti vi rimango qua>>esclami esausta
<< io ho trovato il passaggio>> mi guardo Evelyn, ancora tra le braccia di camicia sbottonata....chissà il perché l'avevo già capito, non mi preoccupavo, era uno dei tanti che poi scaricava la mattina seguente. Loro non devono inventare scuse con lei, e lei con loro. Combo perfetto
<<Cassie andiamo a casa>> risvegliai cassie per andarcene e fui sollevata quando si alzo dal divanetto rosso in pelle su qui era spalmata.
<< perché quattro minuti facciamo 10>> guardai Miranda con aria di sfiga
<<adesso sono tre>> mi affrettai a scendere le scale accompagnata da cassie dopo aver salutato Evelyn, mi girai a guardare Miranda e Amber ancora che parlavano con quei ragazzi mimando un due con le dita.e si affrettarono a scendere conoscendomi fin troppo bene, temendo di rimanere li. Incrocia il suo sguardo, il ragazzo dai occhi verdi spiccava tra tutti i volti della discoteca, scruto ancora una volta il tatuaggio sull'avambraccio, "non ti si addice angelo" mimo, gli alzai il dito medio e distolsi lo sguardo, mi affrettai ad uscire dalla discoteca

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