La notte è giovane o porta consiglio?

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Mi diedi l'ultima occhiata allo specchio, indossavo un vestitino aderente a collo alto e giro manica bianco, dei stivali alti con il tacco, che ricordava pelle di serpente che arrivavano sopra il ginocchio anch'essi bianchi, lasciai i capelli lisci e sciolti quella sera mi spruzzai cristalli liquidi brillantinati su di essi. Feci un trucco semplice a base di correttore, terra, un leggero accenno di ombretto marrone per allungare la palpebra, già contornata dalle lunghe ciglia piene di mascara, a finire con rossetto rosso.
Rilessi il bigliettino con la scritta del posto e dalla via, e mi diressi verso la mia amata Audi bianca. A vedermi da fuori, sembravo una gelataia tutta bianca macchina bianca, un po sgualdrina, ma lo sembravo.
Guidai circa 15 minuti, e poi parcheggiai in un parcheggio della confraternita, presi dalla borsa rossa il cellulare, e mandai un messaggio ad Evelyn dicendo di essere li. Mi addentrai verso la casa, una gigantesca confraternita mi si paro dinanzi, ragazzi che vomitavano sparsi per il giardino e ragazze, che parlottavano e ridevano di alcuni di essi, entrai per la porta di ingresso, mi si paro davanti delle scale che conducevano al piano superiore, erano stracolme di persone chi scendeva e chi saliva o semplicemente chi se ne stava seduto a fumare su di essa, girai a destra controllando se Evelyn mi avesse risposta, ed evidentemente c'era scritto "sto in giardinoide" era ubriaca, palese.
Usci dalla porta finestra che si trovava di fronte alle mia testa, e mi guardai attorno per cercare di individuarle. E le trovai parlottare con i ragazzi di stamattina, sempre bellissime, e mi diressi verso di loro.
<<Era alle 23 la festa non all'1:35>> la voce di Miranda mi fece captare che mi avevano notata, e mi soffermai a cercare degli occhi smeraldo, e non so nemmeno io il motivo.
<<Amore, se vuoi posso darti il mio di gelato>> il volto disgustoso di Travis mi distolse la visuale alludendo al mio outfit total white. La sua mano che si porse sulla patta dei pantaloni, mi fece ribrezzo all'istante
<<i gelati mini non piacciono a nessuno travis>> la voce saccente di Amber mi fece sorridere, e la trovavo bellissima questa sera, portava una tuta celeste aderante a pantaloncino e i suoi capelli afro che io amavo alla follia, erano liberi e selvaggi, e al piede indossava dei tacchi fucsia ed amavo il suo modo di abbinare, era la fine del mondo.
<<angelo cosi mi confondi, se perfetta per l'aureola,ma ti ci vedo a dirigere l'inferno>> finalmente si sveló , e come se avesse percepito che io lo stessi cercando, cosa alquanto vera. la sigaretta alla bocca, mentre i suoi occhi erano incastrati ai miei.
<<a quanto pare, l'abito non fa il monaco>> distolsi lo sguardo da lui e guardai i miei stivali alti, per non guardalo incessantemente, manco volessi molestarlo.
<<ehy ivy finalmente>> dimitri mi si piazzò dinanzi, oscrundomi la vista gradita di drake, gradita? Ma che cazzo dico gradita? Davvero Yvi? Sembri tu la strana.
Non risposi mandai un sorriso sedendomi vicino a cassie, che era impegnata a digitare qualcosa sul telefono
<<a chi scrivi ragazza dai capelli biondi>> sorrise per il nomignolo, la chiamavo cosi da bambina, era l'unica ragazza dell'asilo ad avere sempre i capelli contornati da mollettine, ed anche se non era l'unica che aveva i capelli biondi, i suoi sembravano sempre più belli.
<<Jeremy>> mi rispose, Jeremy era il fratello di Cassie. Un po' di tutte noi, con lui non ti annoiavi, mi ricordo che da piccole Amber si lascio con un bambino e Jeremy si arrabbiò cosi tanto che costrinse il bambino a stare con lei, morale della favola, amber si innamorò dell'amichetto senza denti, ed è ancora convinta che gli ha spezzato il cuore. Ma che cuore vuole spezzare a 6 anni?
<<Mi manca>> mi sfuggi, mi guardo stranita, ed in effetti aveva ragione. Non ho mai detto che mi mancasse qualcuno, nemmeno quando ho perso mio papà, io non vivo nel passato.
<<anche a me, mandiamoci una foto>> Cassie apri la fotocamera, mettendo un finto broncio, e io cacciai la lingua di fuori.
<<Ci manchi stronzetto>> lo dicemmo all'unisono, e non era la prima volta che ci capitava di parlare insieme, lo facevamo spesso, infatti la mamma di Cassie ci chiamava "le gemelle kessler".
Lui ci mando subito la videochiamata che rispondemmo immediatamente.
<<davvero fate ancora quella cosa strana?>> appari la sua facciona da schiaffi, il suo sorriso non mancava mai, i suoi occhioni blu luccicavano, e dietro di lui c'era casino e luci led
<<cosa strana come parlare insieme jeremy?>> Cassie alzo gli occhi al cielo, ed io sorrisi.
Alzai lo sguardo dal telefono e mi scontrari con gli sguardi incuriositi dei presenti, che avevano appena rivolto l'attenzione su di noi.
<<salutate Jeremy>> rimproverai le mie amiche che ancora non sapevano con chi stessi parlando.
<<le Charlie Angels al completo, mi emoziono>> Jeremy sorrise alla visione di noi 5 e mando tanti baci che ricambiammo subito
<<Jeremy vorremo parlare con te all'infinto, ma Amber ha bisogno di bere, quindi ti manda un bacio e se ne va>> sempre la solita, odiava le videochiamate, perché non voleva sentire mancanze, Amber non chiamava, ne tantomeno videochiamava era il suo modo per non sentire nostalgia.
<<con chi state?>> cassie girò il telefono verso i ragazzi che stavano parlottando fra di loro, ma prontamente lo salutarono
<<trattatemi bene le mie ragazze, perché non ci metto nulla a venire li e farvi il culo>> scoppiammo a ridere per il suo tono minaccioso, ma lui era davvero capace di venire fin qui per placare qualcuno che ci desse noia.
<<ci sentiamo jey ti amiamo>> Cassie lo salutò per terminare la chiamata
<<un'ultima cosa Yvi>> Cassie giro la telecamera verso di me e mi fece inquadrare dallo schermo
<<è tornato in città>> mi freddai, lo sapevo, stava venendo a dama, ma ero troppo lontana, e volevo lasciarmi la questione alle spalle
<<lo sapevo, l'hai incontrato?>> strinsi i denti per non alzarmi e prendere il primo volo per cercarlo.
<<No ivy, ma ha parlato con i ragazzi, sembra che sia finita>> mi sorrise come se non volesse darmi ansia e preoccupazione
<<al contrario jey, non è mai finita>> mi sorrise quasi rassegnato dalla me incazzata nera con il mondo
<<sei troppo arrabbiata, prendila come Amber e attaccati alla bottiglia>> e terminò la chiamata, le ragazze ormai erano attaccate alle bottiglie e dubito fortemente che avranno sentito qualcosa. Mi alzai e mi allontanai dirigendomi verso un'altalena dietro ad una casetta magari quella degli attrezzi
<<che vuoi fare?>> mi girai, Cassie mi guardava, attendeva una risposta che voleva e sapeva che tasti premere
<<non ti dirò di andare a cercarlo, anche se vorrei>> la guardai e mi sedetti su quella tavola di legno scheggiata e ormai consumata retta da due corde. lei non voleva andarlo a cercare realmente, le ha procurato , ci ha procurato troppo dolore. I suoi occhi non erano pronti ad affondare in quel nero e sprofondarci dentro, i miei erano abituati, troppe volte si sono immersi, magari erano troppo giovani e puri per risalirci ed adesso non attendono più il salvataggio.
<<non voleva questo, ma cazzo, quanto vorrei ammazzarlo>> la guardai, non era l'unica. John era la persona più spregevole e vile sulla faccia della terra. Un disgusto con delle gambe che da quel giorno avrei voluto spezzargliele.
<<la penso sempre>> confessai e toccai il tatuaggio da sopra il tessuto, sorrisi a ripensarla spensierata. Ma l'immagina di quella notte mi riposto alla realtà.
<<non se ne mai andata, sta qui, e pensa che cause perse siamo>> rise Cassie con le lacrime agli occhi, Charlie mancava, mancava a tutte noi, la ragazzina dai capelli rossi e treccine, era un ricordo che mi attanagliava il cuore.
<<Chissà se si fa ancora le treccine>> svelai il mio pensiero ridendo e cassie si aggiunse.
<<è normale sicuramente le ha fatte anche a Marylin Morroe>> risi per la sua immaginazione, ed era probabile talmente che era persuasiva.
<<Ma sicuramente, le starà facendo anche a Elvis Presley>> guardai cassie pensarci e annuire, ridendo ancor di più alla battuta
<<Sicuramente starà pensando che le sue amiche devono andare alla festa, rimorchiare e renderla orgogliosa della persuasione da lei insegnata>> si alzò cassie aggiustandosi la gonnellina a vita alza beige, poi passo al body nero togliendosi qualche foglia di erba volata sopra.
<<andiamo allora>> mi alzi e mi tirai giu il vestitino bianco, tolsi qualche foglia dai miei amati stivali
<<devi prestarmi questi stivali>> mi disse cassie, ed io li guardai orgogliosa
<<belli vero, sono nuovi>> gli risposi sorridendole.
La festa era di una noia mortale, ragazzi eccitati per qualche drink corretto, manco fossimo dei liceali incalliti, anzi se avessero fatto un giro nel nostro liceo, non l'avrebbero definita neanche festa questo mortorio. Guardai l'orario che segnava le 4:15, non avevo sonno ma ero annoiata.
<<me ne vado>> informai le persone il gruppetto creatosi e salutai con un bacio a stampo le mie amiche tranne Miranda e Amber chissà in che parte della confraternita si trovavano.
<<Rifatelo bimbe>> un ragazzo alquanto disgustoso si tocco il cavallo dei pantaloni, e mi dovetti frenare da spaccargli una bottiglia di vetro sulla testa.
<<non pensavo nemmeno che un essere cosi repellente e disgustoso potesse esistere e respirare la mia aria, quindi prima che ti vomiti su quella faccia di merda, sparisci>> risposi al ragazzo-disgusto e mi girai per andarmene
<<ma come già te ne vai dalla festa Ivi?>> mi girai verso Dimitri che mi guardava con aria incredula, non che ci fosse cosi tanto di incredulo visto che questa festa faceva pietà.
<<È una noia mortale, è già troppo definirla festa>> roteai gli occhi al cielo, e posso giurare di essere sembrata la ragazza più antipatica sulla faccia della terra. Ma io sono cosi, non mi giustifico se una cosa mi fa schifo.
<<ma come non siamo un gruppo senza di te>> guardai Evelyn seduta sulle gambe di James, e roteai gli occhi al cielo per il vestito rosso e inguinale da lei scelto. Non giudico è come una sorella, ma non voglio farla passare per quello che non è
<< Lo sappiamo tutte che Yvi è un lupo solitario>> la riprese Cassie intenta a finire l'ultimo drink.
<<appunto i lupi hanno il branco, cioè noi>> mi guardo evelyn, con lei era sempre una tragedia quando volevo andarmene prima, come se avesse paura che non mi avrebbe più rivista. È troppo legata al gruppo unito, che lo mette dinanzi a tutto anche al divertimento stesso.
<<Yvi è più un serpente, sguscia via da ogni situazione che non le sta bene>> ribatte Miranda spuntando con il suo vestitino rosa fluo e i capelli raccolti in una cosa alta.
<<decidete in mia assenza che rettile sono, ivi se ne va, non fate tardi>> mi girai parlando in terza persona, cosa che facevo spesso per dare fastidio alle altre. Sguscia per molti corpi prima di uscire fuori dalla confraternita.
Mi diressi verso la mia amata auto, estraendo poi le chiavi dalla borsa.
<<Ma come Angelo, te ne vai senza salutarmi?>> la voce riconoscibile di Drake mi fece freddare all'instante.
<<non sapevo fossi tenuta a cercarti tra la folla per salutarti, sulla lista del "me ne frego altamente" avrò dimenticato di scriverlo>> Drake scoppio a ridere per la mia sfacciataggine, e mi presi del tempo per osservarlo, il suo giubbotto di pelle nero risaltava sopra la maglia bianca, i suoi pantaloni della tuta neri mi fecero sorridere, dandomi l'idea di non essere un tipo da pantaloni e camicia
<<allora vale per la prossima volta, ovunque sarai mi dovrai salutare>> smise di ridere e mi osservo per qualche secondo, dandomi l'impressione di essere quasi attratto dalla mia figura.
<<sarà mia accortenza ricordarlo la prossima volta>> mi volta e apri l'auto per poi salirci
<<dove vai>> si appoggiò al finestrino aperto della mia auto, avvicinando il suo viso pericolosamente al mio.
<<al dormitorio, preferisco dormire, che assistere a questa noia mortale>> girai poggiando la borsa sul lato passeggero per poi guardarlo negli occhi, che sembravano più verdi visti da cosi vicino.
<<facciamo un giro>> mi disse , e mi diede l'impressione di non averci pensato prima do dirlo.
<<è notte fonda>> gli ricordai, rimarcando l'ovvio
<<la notte è giovane, o ti porta consiglio?>> ribadì accigliandosi, stavo per rispondere quando sentimmo una voce
<<Drake dov'eri finito entra che ora giochiamo a bir-pong>> un gruppo di ragazzi lo richiamavano e lui non stacco gli occhi dai miei
<<jakson, non siamo più al liceo, e questa festa mi ha rotto il cazzo>> stacco gli occhi dai miei per poi girarsi e pogiarsi sull'auto
<<la ragazza più bella che abbia mai visto, come ti chiami?>> un ragazzo moro vestito in nero si fece avanti guardandomi curioso
<<Angel è lesbica e se ne stava andando>> Drake lo liquido dicendo cose palesemente non vere, e facendo segno di andarsene
<<non sono lesbica, e mi chiamo ivy>> ribattei senza pensarci accendendo il motore
<<Bella auto splendore>> vari commenti sulla mia auto, alimentavamo il mio ego per essa, ma era il momento di andarmene
<<ci vediamo in giro, Drake>> Drake mi fermo il braccio, per poi guardarmi.
<<posa l'auto al dormitorio cambiati, passo a prenderti io, la notte è giovane>> mi guardo per poi alzarsi dal finestrino
<<rimani splendore voglio conoscerti>> grido un ragazzo dai capelli rossi
<<zitto coglione è con Drake ma non vedi?>> lo rimproverò l'altro,stanca di quel teatrino mi allontanai da li, e guidai verso il dormitorio, non ero sicura se andare, ma ero curiosa di andarci

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 07, 2022 ⏰

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