32.

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«Bel tempismo, Timothy» sospiro.
Potrei rispondere e parlargli, ma al momento mi preme chiarire con Michael. Gli scrivo un veloce messaggio e mi reco in camera, apro la porta senza bussare e lo becco proprio quando si sta togliendo la maglia. Ovviamente.
«Mi sto cambiando. Esci.»
«Ho già visto tutto, ricordi?» mi chiudo la porta alle spalle. «Hai perfettamente ragione ad essere arrabbiato. Non ho proprio pensato a spiegarti la situazione con Tim, quindi... posso farlo o ci comportiamo come i due ragazzini di anni fa?»
Michael si accomoda sul bordo del letto e non commenta, come se stesse riflettendo sulle mie parole. «Immagino che sia inutile iniziare qualcosa se poi ci comportiamo alla stessa maniera. Perciò, sì» sospira, passandosi una mano tra i capelli.
«Io e Tim non stiamo insieme. Santo cielo, nemmeno nei quattro mesi che ci siamo frequentati potevamo definirci una coppia. Quel pomeriggio, al locale, ha messo su quel siparietto solo per provocarti, voleva una tua reazione. Siamo solo ottimi amici» spiego sedendomi al suo fianco.
«Io non parlo più con Lauren. Non riesco a rimanere amico intimo di una persona con cui sono andato a letto» ribatte, voltandosi nella mia direzione.
Arrossisco furiosamente perché adesso sì che sembrerò una ragazza patetica, ma abbiamo concordato che non ci sarebbero state più menzogne tra di noi. «Non siamo mai andati a letto insieme. Il massimo a cui ci siamo spinti sono stati dei baci.»
«Cosa?» adesso è del tutto girato.
«Non... non sono stata a letto con nessuno in questi anni, Michael. Il fatto è che non ci riuscivo» ammetto sempre più rossa in viso.
«Cioè, nessuno, nessuno?» chiede ulteriore conferma.
Annuisco, abbassando lo sguardo. «Lo so che è inverosimile, ma mi conosci e sai che non vado a letto con il primo che capita. Mi sono innamorata di te all'istante, però ti ho fatto aspettare perché volevo essere sicura al cento percento. Pensi che mi sarei spinta oltre con tanta facilità?»
«No» scuote il capo. «Certo che no. È solo... sono trascorsi cinque anni, credevo avessi avuto qualche relazione, tutto qui.»
«Tu le hai avute?» domando, sapendo che me ne pentirò l'istante successivo.
«No», risponde. «Ma non posso mentirti: sono stato a letto con qualche ragazza.»
Non ho proprio il coraggio di guardarlo in faccia. «Va bene. Non stavamo insieme e... non ho alcun diritto sulla questione» mi costringo a dire.
«Lo so che ti sto facendo del male, non sono stupido. Ma non voglio illuderti e dirti bugie.»
«Lo capisco e lo apprezzo. È solo... tanto.»
Michael avvicina l'indice e il medio al mio mento, sollevandolo piano. «Quindi non c'è stato proprio nessuno a parte qualche bacio con quel Timothy?»
Annuisco, incapace di spiccicare parola a causa della sua vicinanza. Sento il suo odore, il suo fiato sfiora il mio viso.
«Ho provato in tutti i modi a odiarti. Ho fatto l'impossibile pur di provare almeno un briciolo di odio nei tuoi confronti ma non ci sono mai riuscito» mormora accarezzando con il pollice il mio labbro inferiore. «È vero, sono stato colmo di risentimento e ancora adesso non è semplice per me rivelarti queste cose, ma la passione che mi fai provare, Win, è sempre andata oltre tutto.»
Resto in religioso silenzio, non ho bisogno di nient'altro che di lui in questo istante. Sento la necessità crescente, martellante di baciarlo ma voglio che sia lui a compiere il primo passo, non voglio forzarlo.
«Cazzo, sei... sei meravigliosa. Ho combattuto ogni singolo secondo pur di non toccarti, di detestarti, di farti sentire come mi sentivo io; nonostante ciò, il bisogno che ho di te prevale su ogni singolo sentimento» sussurra. Michael avvicina le labbra alle mie, si sporge e... mi bacia. Il mio cuore esplode, insieme ad ogni neurone rimasto. Le nostre bocche si cercano fameliche, così come le lingue. Stringo il suo viso tra le mani mentre ricambio il bacio con fervore, assaporando ogni istante di questo momento. Sento le sue mani sul mio fondoschiena, mi solleva sistemandomi sul suo bacino, le gambe ai lati delle sue. Ansimo, non smettendo mai di baciarlo. Stringo i suoi capelli mentre lui si accanisce sul mio collo, iniziando a lasciare piccoli morsi e leccate. «Michael» mormoro, ricercando la sua bocca. Il moro mi accontenta subito. Il bacio è talmente avido da far scontrare i denti ma non ci importa, è come ritornare a respirare, come sentirmi di nuovo a casa. Desidero questo per il resto della mia vita. Voglio lui, lui, lui. Vorrei dirgli quanto lo amo, ma è troppo presto e noi ci stiamo avvicinando solo adesso dopo due mesi. Non manderò tutto al diavolo per un capriccio.
Mi scosto a causa della mancanza d'aria ma non lascio il suo viso. Le nostre fronti si toccano, così come le mani. Gli unici suoni percepibili nella stanza sono i nostri respiri affannati. «Mi sei mancato così tanto» bisbiglio sulle sue labbra gonfie.
«Non posso prometterti che sarà tutto rose e fiori, però... ci sto dando una seconda chance, Winter. Ti prego, ti prego, non bruciamola.»
Lo stringo in un abbraccio, gli occhi colmi di lacrime e gratitudine, il cuore pieno di lui. «Facciamolo per bene, stavolta.»
«Sono d'accordo. Niente più segreti, bugie. Niente. Se non ti sta bene una cosa me lo dici e viceversa.»
Annuisco, baciandogli la guancia destra, ruvida a causa della barbetta. «Posso chiederti un altro appuntamento?» arrossisco.
Michael sbuffa una risata. «Magari fuori casa e preferibilmente senza una tempesta di neve alle calcagna. Che ne dici?»
«Hm-hm» rilascio una piccola risatina incredula mentre gli occhi mi si colmano per l'ennesima volta di lacrime. «Hai visto che sono diventata una piagnona totale?» tiro su col naso.
«Sì. All'inizio pensavo potesse essere il ciclo. Non ci parlavamo tutti i giorni, quindi poteva anche starci, ma ora... a cosa è dovuto questo eccessivo consumo di lacrime? Non ricordo anni fa piangessi così tanto» accarezza la mia schiena.
«Credo sia dovuto proprio a quello: ho incanalato così tante emozioni da non riuscire più a trattenermi. In pratica, piango per qualunque cosa mi faccia tanto emozionare e tu, se non te ne sei accorto, sei la cosa che mi fa emozionare più di tutte» gli stringo le braccia al collo.
«Mi sei mancata tantissimo, cazzo» mi stringe più forte.
«Anche tu» sorrido baciandogli la punta del naso, poi il mento, la fronte, le guance. Michael ridacchia ma non mi ferma, sa quanto sia importante per me questo momento. Gli bacio le palpebre, le sopracciglia – la sinistra in particolare, dove una piccola cicatrice spicca a causa di una caduta di quand'era più piccolo – bacio entrambe le mascelle e poi premo le labbra sulle sue, gonfie e morbide, arrossate a causa del mio assalto. Sono tornata a respirare, lo capisco solo adesso che rilascio un respiro tremolante e liberatorio.
«Vuoi restare a dormire qui? Purtroppo, non posso abbracciarti ma mi farebbe piacere» dice.
Sfioro la sua mano e annuisco. «Rimango volentieri. A proposito, se ti stendi penso alla medicazione così non dobbiamo farla troppo tardi.»
«Ci ha pensato il medico. Sono a posto» mi rassicura.
Gli sorrido e prendo posto a letto, proprio al suo fianco. Le lenzuola e le federe dei cuscini profumano di lui. Michael si sistema a pancia in giù, il viso rivolto nella mia direzione e un braccio attorno ai miei fianchi. Nello stomaco volano intere colonie di farfalle, si scontrano con le pareti e impazziscono ogni volta che il moro mi sfiora. Le capisco bene, anche i miei neuroni si sono fusi sotto il suo sguardo penetrante.
«Hai messo la sveglia per domani?» sbadiglia.
«Sì, ma tanto è inutile, mi sveglio comunque prima» giocherello con le sue dita, attenta a non sfiorargli il dorso fasciato.
«Mmh, lo capisco» annuisce assonnato. «Solo che mi sento più stanco del solito ultimamente e dormire non è affatto un problema.»
L'osservo e scosto una ciocca di capelli ondulata che gli accarezza la fronte. «Sono le medicine. Pian piano andrà meglio, te lo prometto.»
Michael mi osserva e stringe la presa attorno al mio fianco. Qualcosa mi fa pensare che sa benissimo non mi stessi riferendo solo alla sua situazione e proprio per questo, non posso far altro che amarlo un po' di più.

𝐖𝐈𝐍𝐓𝐄𝐑 [𝐁𝐨𝐬𝐭𝐨𝐧 𝐋𝐞𝐠𝐚𝐜𝐲 𝐒𝐞𝐫𝐢𝐞𝐬 𝐕𝐨𝐥.𝟑]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora