Era una mattina come le altre, mi ero svegliato con la voce di mio padre che mi intimava di svegliarmi e con le prime luci dell'alba che illuminavano la stanza.
Mio padre era un minatore, vivevamo in un villaggio a nord della Città di Ghiaccio, capitale della nazione, costruito sul lato di una montagna, a solo un chilometro dalla miniera.
Nel villaggio vivevano qualche centinaio di persone, soprattutto donne e bambini.
I pochi uomini che vivano nel villaggio erano il sindaco, gli anziani e tutti quelli che avevano a che fare con le attività commerciali.
Tutti gli altri lavoravano come minatori.
Infatti i maschi che superavano i 14 anni venivano mandati a lavorare con gli altri uomini nella miniera, miniera dalla quale dipendeva l'economia del villaggio.
I materiali estratti infatti venivano mandati nella capitale, la quale li commerciava con i paesi confinanti, tra cui il paese confinante alleato di Nimmel.
Era molto importante minare una certa quantità di metalli poiché in base alla quantità che veniva mandata si riceveva una certa quantità di denaro.Fui mandato in miniera per la prima volta circa quattro anni fa e nonostante il disprezzo che provavo per questo tipo di vita mi ci ero abituato.
Ancora assonnato mi alzai e mi diressi verso la panca su cui avevo appoggiato i vestiti ancora sudici e puzzolenti la notte prima.
Ormai quell'odore pungente era diventato abitudinario, era quella parte di me che da quando avevo iniziato a lavorare in miniera con mio padre mi stava attaccata fino alla pausa invernale.
Mi misi quei due stracci maleodoranti e uscii dalla porta.
Proprio fuori c'era una delle persone che più trovavo fastidiosa, con un odore che avrebbe potuto stendere il più incalliti dei nani, ovviamente se esistessero,con la faccia più da schiaffi che un uomo abbia mai avuto, il mio migliore amico Mikael.
Ci scambiammo uno sguardo addormentato e scendemmo le scale.
Noi non abitavamo nel villaggio, con mio padre dormivamo e mangiavamo tre pasti caldi al giorno in una delle tante case comuni vicine la miniera.
Queste case comuni erano state costruite su più piani, in modo da poter ospitare il maggior numero possibile di persone, non devo ovviamente dirvi che i piani più in alto non erano mai stati usati.
Vennero costruite dai primi uomini che lavorarono in quelle miniere, costruite dai nostri padri fondatori, le cui foto erano appese sopra la porta.
Arrivammo nella sala comune dove molti uomini stavano già uscendo per dirigersi alla miniera.
Mio padre era seduto ad un tavolo con il padre di Mikael, Forgënsen, con il quale stava bevendo un tazza di caffè.
Ci avvicinammo al bancone e prendemmo una tazza di caffè.
Il caffè era ormai freddo e amaro come poche cose.
Mio padre e Forgënsen si alzarono e si diressero verso la porta.
Mio padre si avvicinò a noi e ci diede i nostri caschi."Coraggio ragazzi è il momento di andare, oggi il capo darà le nuove assegnazioni."
"Non c'è fretta Akelter, intanto verremmo assegnati come sempre al tunnel nord.
Il solito maledettissimo tunnel nord dove lavoriamo da anni"
"Ben detto Mik."
"Non mi importa, alzatevi e muovete il culo."Uscimmo dalla casa, e iniziammo a salire verso la montagna.
Le foglie secche che si trovavano lungo il sentiero facevano rumore al nostro passaggio.
Il vento freddo di novembre ci accarezzava la faccia e si univa al rumore delle foglie creando una sinfonia che aveva un fascino che solo novembre ti può donare.
Arrivammo allo spiazzo difronte all'entrata della miniera.
Ci iniziammo ad ammassare vicino al capo minatore, che era in piedi su un barile."Allora signori, oggi come ogni due mesi vi dirò quali sono le nuove direttive inviatici dal consiglio dei minatori."
"Tunnel nord...Tunnel nord...Tunnel nord..."
"Quanto ci scommetti Mik?
Io punto tre monete di rame che ci mandano a ovest."
"Vedo la tua scommessa.""Ci hanno detto di continuare lungo il tunnel nord."
Un mormorio si alzò mentre passavo le tre monete a Mik che stava nel mentre sghignazzando.
Prendemmo un carrello e ci iniziammo a dirigere verso il tunnel principale nord.
La miniera era sempre più buia, illuminata solo dalle candele appese lungo tutto il cammino.
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Il mondo di ferro
ActionQuesta storia ha luogo in un luogo colpito da terribili guerre, povertà e carestie. Tutto viene raccontato dal punto di vista del protagonista, un giovane ragazzo che con il suo amico si ritroverà nei campi di battaglia, con l'unico obbiettivo di...