-Yawnnn- sbadigliai. Mi sono appena svegliata per colpa di quella poca luce che filtra dalla finestra. Voglio dormire ancora un po', ma so che non ci riuscirò. Non riesco mai a riaddormentarmi dopo essermi svegliata, così tastai per vedere se sul comodino ci fosse il telefono. Stranamente c'era. La sera lo mettevo sempre fuori dalla stanza, ieri mi sarò dimenticata. Lo accesi ma dopo pochi secondi mi ricordai che non c'era campo. Ormai era diventata un'abitudine controllare i messaggi appena sveglia, così sbuffai e mi alzai. Presi il libro che stavo leggendo e scesi le scale. In cucina trovai mia mamma che aveva già finito di fare colazione. Anche lei si sveglia sempre presto. La salutai e mi sedetti al tavolo. Parlammo un po' e poi lei mi disse che andava a fare una passeggiata. Si mise le scarpe e uscì. Presi il mio amato libro e mi misi a leggere, ma dopo qualche pagina il mio stomaco brontolò. Mi alzai e presi una tazza, il latte e i cereali. Mi sedetti e cominciai a fare colazione, sempre leggendo il libro.
Dopo un paio di ore si erano fatte le 10 e si svegliarono mio padre e mia sorella. Quando li vidi ci demmo il buongiorno. Anche se con poca voglia, mi alzai dalla sedia e mi andai a vestire. Optai per dei semplici pantaloncini, con sopra un top. Come outfit mi sembrò troppo semplice così decisi di legare alla vita una camicia a scacchi nera e rossa, mi misi una collana, il mio solito orologio e mi truccai leggermente. Tornai in cucina e vidi che mia sorella aveva finalmente finito la colazione, così aspettai che si finisse di vestire e andammo a casa di nostra cugina Silvia. La mattinata passò con noi tre a ridere e sparare cazzate per ogni cosa, così, in un batter d'occhio, si fece mezzogiorno.
Dopo che finalmente finimmo di pranzare ritornammo da nostra cugina che, per fortuna, aveva finito anche lei dei mangiare. Dopo aver discusso un po' su cosa fare quel pomeriggio decidemmo di andare al piccolo bar nelle vicinanze. Ci avviammo ma prima di arrivare alla nostra meta ci fermammo al parchetto. Io ovviamente andai sulla mia adorata altalena. So che è abbastanza imbarazzante che a una ragazza piaccia ancora così tanto andare sull'altalena ma cosa ci posso fare, sono fatta così, ho il cervello di una bambina di 5 anni. Dopo una decina di minuti, le due deficienti, con cui purtroppo ho un rapporto di sangue, mi obbligarono ad alzarmi e andare al bar. Mentre camminavamo notai spuntare fuori da una delle stradine al lato della strada principale un ragazzo in moto, mi sembrò familiare ma non ci feci molto caso. Al bar passammo il resto del pomeriggio come avevamo passato la mattina. A fare le cretine.
Tornammo a casa esauste dopo tutte le risate fatte per assolutamente nessun motivo e andammo nelle rispettive case. Siccome era già tardi cenammo subito e dopo aver fatto le faccende, come ormai da abitudine, andammo da Silvia. La mia idea per quella sera era andare ancora al bar, così ovviamente la proposi. Mia sorella mi appoggiò immediatamente ma Silvia era troppo stanca. Allora decidemmo di andarci solo io e Ines. Partimmo e facemmo tutta la strada da sole, al buio. Tutti gli anni è sempre stato così, se volevamo andare al bar dovevamo fare la strada al buio per la mancanza di lampioni e usavamo solo le torce dei cellulari. Se avevamo un po' di fortuna quella strada infernale la facevamo in compagnia, altrimenti, come stasera, dovevamo farla da sole. In ogni caso ogni estate dovevamo riabituarci.
Quando finalmente arrivammo notai subito che c'era l'altra mia fantastica cugina, Lucia. Le corsi incontro e ci abbracciamo. Ero felice di vederla, ci vedevamo poche volte l'anno. Notai che c'erano anche Elena, una ragazza che, detto onestamente, non mi era mai andata particolarmente a genio, e due bambini, uno che sembrò avere l'età di Ines e che si presentò come Emanuele e l'altro, molto più piccolo, che si trovava in braccio a qualcuno, così alzai lo sguardo e rimasi senza parole.
Lo vidi...
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Non ci sarà il lieto fine...
Teen FictionAvete presente le belle storie dove tutti alla fine vivono "felici e contenti"? Dimenticatevele. Sofia è una giovane ragazza. La scuola è finita da un pezzo ormai e si vuole godere appieno l'ultimo mese di vacanza. Ovviamente non mancherà la solita...