A volte mi sento estremamente sola.
Divento malinconica e vedo tutto sotto una luce diversa. Come se ogni cosa perdesse colore. Ed è in questi momenti che mi rendo conto di non star bene, di non essere al massimo. Mi rendo conto di quanto mi sia isolata dal mondo esterno, di quante cose non vadano nella mia vita, di quanti errori ho commesso e continuo a fare.
La voce nella mia testa diventa più rumorosa, vorrebbe uscire. Farsi largo, pian piano ed uscire dalla bocca. Vorrei tanto urlare. Un bel grido liberatorio. Di quelli che ti fanno bruciare i polmoni e perdere la voce, come dopo essere stati ad un concerto. Però non posso urlare, devo tenere le labbra sigillate.
E allora la voce nella testa diventa ancora più rumorosa, frenetica. Non smette di parlare, mai.
Mi ripete tutto ciò che non va. Mi ripete che sono io a non andare. Che non posso lamentarmi se non faccio nulla per migliorarmi.
Non posso lamentarmi di essere grassa, se continuo a mangiare ciò che non dovrei e se sto seduta sul divano. Che non posso andare bene all'università, se non studio abbastanza. Che non posso lamentarmi di essere sola, se non esco mai di casa.
Ma il problema è che io vorrei fare queste cose, ma non ne ho la forza. Mi sento costantemente esausta, senza forza.
Mi sento inutile ma allo stesso tempo so di fare tanto. Casa, famiglia.
So che se non ci fossi io, nessuno guarderebbe o baderebbe a nonna. So che se non ci fossi io, nessuno pulirebbe e si occuperebbe della casa. E poi? Poi basta.
Io servo solo a questo.
Se non ci fossi io, non dovrei essere un peso per la mia amica, che assillo con le mie paranoie e i miei inutili problemi.
Se non ci fossi io, non dovrei vivere sulle spalle dei miei genitori e sentirmi in colpa, perché a 22 anni mi faccio mantenere da loro.
Se non ci fossi io, non dovrei sopportare la vergogna di non andare bene a scuola e di non lavorare.
Se non ci fossi io, non dovrei sentire la voce nella mia testa che mi ripete continuamente che sono una nullità.
Se non ci fossi io, non dovrei sentire tutto ciò che provo e non dovrei provare a spiegare qualcosa che non può essere spiegato a chi non c'è dentro.
A volte mi sembra di essere melodrammatica e di autoconvincermi di stare male.
Altre volte, come ora, mi sento talmente giù, talmente svuotata che mi chiedo come ho fatto a diventare tutto questo.
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Contro me
RandomQuesto non è un libro. Queste sono solo le mie parole; ciò che provo e cerco di affrontare, ogni giorno.