𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐈 𝐈

7 0 0
                                    

Mentre guardavo sconvolto l’anima lentamente abbandonare gli occhi del mio salvatore, sentendomi il cuore sprofondare e arrendersi ormai a quello che sarebbe stata poi la mia sorte, non riuscivo a non pensare al dannato giorno in cui il nostro destino si incontrò.

Tutti nel mio borgo sapevano chi fosse Dorian Ţepeş, ovviamente, essendo di nobile ceto, però nessuno l'aveva ancora mai visto.
Non si faceva vedere in nessun evento nobile e soprattutto si diceva che di tutta la servitù della famiglia Ţepeş soltanto il servo che lo aveva cresciuto lo avesse visto, sembrava come se non volesse avere a che fare con nessuno a parte la sua famiglia.

La famiglia Ţepeş è la famiglia a cui appartiene la nostra contea, sono conti potenti e misteriosi, si fanno vedere poco e quelle poche volte che si mostrano a noi borghesi è quando ci sono delle funzioni nobili.
Ai Ţepeş piace mostrare però la loro enorme residenza, infatti ogni anno per l’equinozio di primavera preparavano questo evento chiamatosi “Il Ballo di Primavera” conosciuto persino dal più stupido dei mendicanti.
Questo ballo era il fenomeno più atteso di tutto l’anno, l’intera popolazione di questa contea invidiava chiunque riesca ad andarci, di solito i partecipanti erano appartenenti all’alta borghesia e nobili, quindi solo tramite la mia immaginazione potevo riuscire ad andarci.

Non che io alla fine non volevo nemmeno andare ad un incontro di quel tipo di certo, non amavo l'essere circondato da snob che non fanno altro che comportarsi da altezzosi e rinfacciare le loro infinite fortune, inoltre quella famiglia, la famiglia dei Ţepeş ai tempi mi incuteva timore, sentivo come se quella famiglia stessero nascondendo qualcosa con il loro comportamento losco.

Ma non che la mia famiglia, o in ogni caso me stesso, fossimo tanto diversi, certo ma almeno non organizzavamo eventi così estravaganti, anche perchè non potremmo mai permetterci di farlo poichè alla fine del giorno provengo da una famiglia di commercianti: I Pitești.
La stirpe dei Piteşti non si era mai stanziata in un posto unico, perchè non sarebbe stato sicuro per i membri, quindi fare questo tipo di mestiere sembrava più adatto ed per questo si passa di generazione in generazione.

Io non volevo dover fare il commerciante, volevo così tanto potermi fermare in una località per più di un paio di anni senza dovermi preoccupare di mantenere un profilo basso e di non dare troppo nell’occhio, ma non potevo.

E il motivi era che la famiglia Piteşti nacque  come famiglia di streghe e fino alle prime generazioni non ci veniva detto niente anzi, vivevamo in una zona insieme ad altre streghe in pace e serenità  però poi con l’arrivo del cristianesimo, anno dopo anno le persone
iniziarono ad avere paura della forza della nostra magia, e i ceti più potenti iniziarono a non accettare più la nostra esistenza.
Per colpa dei ceti nobili sono partite le prime vere e proprie caccie alle streghe, sono più di 45 anni che chiunque venga sospettato di praticare qualsiasi tipo di rito viene bruciato al rogo insieme alla propria famiglia, e per questo  la dinastia dei Piteşti  ha dovuto imparare a nascondersi e a sembrare normali.

Ovviamente poi le tradizioni e la storia viene ancora tramandata tanto che le sapevo quasi a memoria.
Nei 16 anni della mia vita la mia famiglia ed io ci trasferimmo in quattro cittadine diverse, cambiando nome ogni volta, in questa città mi chiamo Alexander, prima ancora David e così via…
Non potevo permettermi la vita dei ragazzi di quell'età.
L'amore, l'amicizia, il divertimento era come un tabù per la mia famiglia.
Un inferno è la descrizione più adatta per questo

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 07, 2022 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Romeo & Juliet [boy X boy]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora