"H-ho avuto paura... c-crrissto santo, Nico. CRISTO SANTO!! AHHHNH!!"

"Non c'è bisogno di urlare così forte, Munson."

"MA CHE CAZZO TI E' VENUTO IN MENTE, ME LO DICI?"

Tentai di asciugare il mento sporco di sangue e saliva nel braccio alzando un poco lo sguardo. Sentivo la nuca completamente bagnata dal sudore, mai vi augurerei avventure simili né piani azzardati come i miei, ma eccoci qua a raccontarvi bene i fatti. Intrufolarmi in uno dei portali è stata decisamente una pessima idea per cercare una soluzione a riguardo la fine del mondo, ma non dovete seguire i miei esempi se non volete essere uccisi nel giro di... quanto son durato? Dieci minuti? E ora il ragazzone svolta a destra e a sinistra per trovare la porta giusta per bloccare il buco sul soffitto. Tento ad avvicinarmi ma ad ogni singolo movimento la testa fluttua su quella che io chiamo aria provocandomi un paio di capogiri.

"Oookay, terra chiama Munson!! Fermati un attimo, troviamo la soluzione e poi andiamo a casa mia che mi devo fare una doccia. Munson...? Munson!!"

Non so se le mie fossero più esclamazioni d'aiuto per il mio stato o se avessi bisogno io di essere rassicurato da lui, ma le cose non funzionano come nei libri o nei film e lui alzò la voce di rimando, ricordandomi quanto fosse stata stupida la mia idea. Era decisamente terrorizzato, probabilmente perché più di lui e Will nessuno tra di noi è mai stato così traumatizzato dal Sottosopra e solo in quel momento realizzo quanto abbia bisogno lui di sentirsi al sicuro. Ero seduto sul suo divano diroccato quando mi decisi finalmente di portare i piedi a terra e rimanere lucido, sapevo che sarebbe andato tutto bene e avrei riparato il danno che avevo fatto. Inoltre si trattava di Eddie, niente meno che il leader del nostro club. Se cadeva lui, chi pensava poi a quelle pecorelle smarrite? Nahh, non Steve Harrington, lui aveva già me da seguire e non era di certo facile a star dietro a un Wheeler, maggiormente se sei il fratello di Nancy Wheeler, giusto? Inoltre all'epoca avevo una grandissima ammirazione per lui, la paura di deluderlo o farlo sentire così male non mi piaceva affatto. Deglutii quel sapore salato e viscido che mi colava ancora dal naso – probabilmente mi ero rotto il naso – e osservai le mani prima d'avere il coraggio di alzarmi sul serio. E' una stupida abitudine, non fateci caso. Sta di fatto che mentre lui parlava e inveiva nel nome del Signore e dello Spirito Santo, mi azzardai ad afferrargli il braccio che mi era di spalle e poi le sue di spalle, costringendolo a guardarmi. Penso che stesse andando in iperventilazione, neanche quando ebbe attaccato quei demoni-pipistrelli era così agitato e forse non sono mai riuscito sul serio a vederlo così distrutto.

"Respira... piano, sono qui. Hey, Eddie."

"L-Loro... arriveranno e ci attaccheranno... il van..."

Il tono rotto demolì di nuovo la mia espressione che si addolcì ulteriormente. Negai subito, rassicurandolo e accompagnandolo proprio dove ero seduto io pochi secondi prima. Smisi di tremare, lui passò subito in primo piano nel momento in cui mi fece così tanta tenerezza.

"Il van, il van... sei così preoccupato che tuo zio scopra il casino che abbiamo fatto? Senti."

Feci finta di guardare l'orologio sul mio polso, utilizzando una stupida e sciocca maniera per distrarlo dai fatti.

"Mancano ancora sei ore alle nove, non credo ci sia così tanto da spaventarsi per un po' di casino, insomma: basta spazzare un po' il salotto, riparare il tetto con qualche tegola. Vedi? Prendiamo quelle del letto!! Poi... ci pensiamo dopo a dormire, no? Magari passo la scopa anche in camera tua dato che non ha bisogno di demogorgoni per essere spaventosa. E poi... e poi ci guardiamo un film. A casa mia, okay? Mamma non c'è, quindi non dovrebbe essere un problema, ti lascio la mia stanza se vuoi. Io dormo sul divano. Mhh? Come ti sembra?"

𝖙𝖍𝖊 𝖔𝖙𝖍𝖊𝖗 𝖘𝖎𝖉𝖊 || Eddie Munson x OC (ITA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora