Tamponamento e incontro d'amore

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Breve premessa.

Una delle mie fobie più grandi è quella di guidare, non so se ciò derivi dall'incidente in motorino che ho avuto qualche anno fa o da chissà quale mio trauma infantile.
Fatto sta che sono due anni che non tocco l'auto nemmeno per sbaglio.
Ho pensato che Simone, dopo l'incidente in vespa, potesse aver sviluppato questa fobia.
E mi sembrava una cosa carina che fosse proprio un certo Manuel ad aiutarlo in questo percorso.
Perché in ogni Universo Simone e Manuel si salvano l'un l'altro.

Tw: accenno al suicidio, ansia, presenza di scene Smut.

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Si dice che quando si è alla guida di un veicolo sia importante avere occhi ovunque, infatti, è sufficiente una banale distrazione - anche la minima - per poter causare un incidente.
È fondamentale essere sempre vigili e attenti e questo Simone lo sapeva benissimo.
Eppure, quel giorno era particolarmente distratto. La sua testa vagava altrove e, nonostante stesse cercando in tutti i modi di concentrarsi sulla strada che stava percorrendo e su ciò che stava facendo, i suoi pensieri non lo aiutavano a restare all'erta a sufficienza.

Era il suo compleanno e qualsiasi persona al suo posto sarebbe stata euforica, ma non lui che, invece, stava andando a trovare suo fratello Jacopo al cimitero.

Anche Jacopo avrebbe dovuto compiere 22 anni quel giorno, ma la sua vita era terminata quando di anni ne aveva appena 3.

Non c'era giorno in cui Simone non si chiedesse per quale strano disegno del destino lui fosse ancora vivo e suo fratello no. E a questa domanda che lo attanagliava non era mai riuscito a trovare una risposta valida.

Tanto se sparissi probabilmente non se ne accorgerebbe nessuno.

Sono infinitesimali le volte in cui gli era capitato di pensarlo.

Sarebbe stato meglio se Jacopo fosse stato ancora qui e io no.

Vorrei che fossi qui Jacopo.
Sono sicuro che in due sarebbe stato tutto più semplice.
Mi avresti supportato e saresti stato fondamentale per darmi la forza che spesso non possiedo.

Mentre Simone stava guidando diretto verso il cimitero questi pensieri lo martoriavano e si susseguivano in un loop infinito. Il respiro si fece più pesante e gli occhi divennero presto lucidi.
Non era la prima volta che gli succedeva di avere un inizio di un attacco d'ansia durante la guida.

Forse, erano proprio questi pensieri i responsabili della sua distrazione o, forse, il fatto che i suoi occhi fossero imperlati di lacrime e gli rendavano la vista più appannata.

Simone non si era accorto che fosse scattato il semaforo rosso.

Ci impiegò qualche secondo per capirlo, ma quando lo realizzò era ormai troppo tardi.

Provò a frenare di colpo, ma la sua auto era già andata a scontrarsi contro quella davanti.
Chiuse gli occhi per un secondo.

Se non vedo, allora non è successo.

"Merda", imprecò appena realizzò ciò che era accaduto.

Nell'impatto la sua faccia aveva rischiato di sbattere contro il volante, ma indossando la cintura di sicurezza era riuscito ad evitare che ciò avvenisse.
Sentì solo un leggero dolore alla schiena che identificò come il classico "colpo di frusta".

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