40

1.2K 41 8
                                    

Nelle tre settimane successive, Dorian aiutò Jane nella preparazione per la sua festa di compleanno. Ci sarebbero state tutte le persone del ormai non più esistente club, voleva che l'ultima festa fosse perfetta. Comprarono una tovaglia di plastica da mettere sul tavolo nel soggiorno, Alex aveva suggerito di allestire un buffet il perchè era l'ambiente più grande della casa, tovaglioli, bicchieri, postate, e tutto l'occorrente che serviva. 

Stillarono una lista del cibo da preparare: Logan decise che voleva cucinare tutto da sè per inaugurare una nuova vita. 

Due giorni prima della festa, andarono a fare la spesa e Jane andò da Dorian per aiutarlo nella preparazione. 

-Grazie per l'aiuto che mi state dando!

-Figurati! Anche se sarebbe stato tutto più semplice se avessimo chiamato terzi per la preparazione e tutto il resto.

-Ahhh, lo sai quando Jane si mette in testa una cosa e più facile togliergli la testa che l'idea.

-Già ma come ci sarà mai venuta fuori questa malsana idea. 

-E dai smettetela di discutere, il bello e proprio questo, quando tutto sarà finito sarete soddisfatti del vostro lavoro.- disse Jane un po indispettita dai continui lamenti dei suoi compagni d'avventura. 

-Dopo non lamentarti che sarà un schifo assoluto questa festa.

-Aspetta, hai una cosa qui...

Dorian le mise la maionese sul naso. 

-Questa me la paghi

Jane gli spruzzò del ketchup addosso. 

-Vieni qua, birbantella

Jane iniziò a correre intorno al tavolo della cucina, Dorian la inseguiva con un cucchiaio in mano. 

-Un cucchiaio? e vorresti utilizzare quello come arma?

-Ma che ne so, è la prima cosa che ho trovato sul tavolo!

Jane rise e rallentò. Dorian la acchiappò e comincio a picchiarla col cucchiaio, attento a non farle male. 

-Dì mi arrendo'! 

-Mai!

-Dillo se ci tieni alla tua salute, questo cucchiaio può trasformarsi in un'arma mortale.

-Preferisco morire piuttosto che dartela vinta.

Dorian le bloccava le braccia con una sola mano.

-Dillo forza!

Jane gli diede un morso sul braccio e lui liberò la presa. 

-Ahia! Cosa sei? Un vampiro?

-Te l'ho detto, non ti farei mai vincere.

Intanto corse in salotto e si buttò sul divano per non farsi vedere, lui la raggiunse.

-Dove sei?

-Non te lo dico!

Dorian rise, prese un cuscino della poltrona e gliela tirò addosso, poi fece il giro intorno al divano e si buttò su di lei. 

-Non mi importa cosa dici, io vinco lo stesso! E ora ti mangio stupida pulce!

Le diede tanti morsi sulle braccia, Jane indossava una maglietta a mezze maniche. Ma glieli diede piano, erano più simili a baci.

-Smettila, mi fai il solletico! 

Dorian si fermò e la guardò, erano a distanza di pochi centimetri, lui addosso a lei. 

Dorian si avvicinò impercettibilmente, ma -Avete finito di fare i bambini?- fece ingresso nel salotto Alex.

Tornarono in cucina e Jane scolo la pasta: era molle e attaccata, si doveva buttare.

-Oh hai visto te lo avevo detto che sarebbe andata male.

Ormai il danno era fatto.

Bullingdon clubDove le storie prendono vita. Scoprilo ora