Il momento

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Rivelai di essere gay, superai le mie paure e feci outing, iniziando a vivere finalmente con serenità. Ora sono proprio io a dichiararlo, faticando per tutti questi anni ad entrare in sintonia con me stesso. Ora io,Tiziano prendo coraggio, accetto lo stato delle cose e lo condivido con i miei fans,quello veri,che nonostante tutto mi continueranno a sostenere.Decisi di non farlo ad un concerto,per non deludere quelle persone la sera in cui dovevano divertirsi.Rivelai la mia omosessualità in un libro autobiografico "Trent'anni e una chiacchierata con papà" in cui parlo del mio percorso di analisi e dell'omosessualità.
Io stesso volevo vivere quella parte di me, smettere di considerarla un mostro, qualcosa di negativo, addirittura invalidante"
In questo Libro ho raccolto i miei diari dal 1995 al 2010, a partire da quando confidai alla mia fidanzata dell'epoca i miei dubbi.
Subito dopo arrivò il successo tanto da non riuscire a chiarire nemmeno a me stesso i propri sentimenti e la propria omosessualità.
L'obiettivo è quello di aiutare chi si trova nella situazioni in cui anche io mi trovavo fino a poco tempo fa, incoraggiandolo, attraverso questo libro, ad affrontare la vita, per non buttarla via, essere se stessi non è mai invalidante,chi ti ama,ti ama in per quello che sei.I miei amici hanno messo su casa, si stanno sposando, stanno facendo figli... Il mio sogno sarebbe avere una persona accanto e prendere questa decisione in due... Ma mi sono ripromesso che se entro i 40 anni questa persona non la trovo, decido io. A quaranta, faccio un figlio: è questa l'ultima cosa importante che ho scritto nei miei diari. Ho paura che se aspetto troppo non me lo godo più io, e nemmeno i miei genitori... O trovo un'amica consenziente che anche lei desidera un figlio, oppure seguo l'esempio di amici e colleghi e vado all'estero, in America.Nel parco comunale di Latina una panchina, in particolare ho concepito proprio su quella panchina, di getto, il testo del mio primo successo, quella Xdono che mi ha lanciato definitivamente nell'universo musicale internazionale, catapultandomi verso un successo insperato.Devo molto a quella panchina.La liberazione più grande è stata poter parlare con le persone che mi sono più vicine, con mio padre, la mia famiglia, gli amici, il resto è venuto naturale.Ci vuole coraggio, certo, ma anche una spericolata e assoluta radicalità per compiere un gesto del genere.Dalla negazione, dal silenzio, dal riserbo quasi paranoico su tutto ciò che era la mia vita privata, alla pubblicazione dei diari personali: tanti e fitti di storie. Riuniti in un libro intitolato Trent'anni e una chiacchierata con papà in cui rivelo tutti i miei problemi: dalla bulimia dell'adolescenza alla non accettazione dell'omosessualità, dalla depressione all'incapacità di amare. "E sì, sono prolifico anche in questo".Sono sollevato, più leggero come se mi fossi tolto un macigno di dosso, e in effetti se qualcuno mi immaginava ragazzo felice, ricco, di successo, leggendo questi diari dovrà ricredersi. Sono pagine scelte nell'arco di quindici anni, dagli inizi della mia carriera fino ai nostri giorni,la fragilità, la depressione, la mancanza di amore, le fughe all'estero, l'università in Messico, la scelta di vivere a Londra, lontano dalla pazza folla del mondo pop italiano. Sì, certo, il successo, gratificazioni di ogni tipo, premi e riconoscimenti, una vita sempre al massimo ma dentro,io,Tiziano Ferro,soffrivo le pene dell'inferno.

Essere ugualiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora