Vola!

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Ai piedi e fra le fronde di uno stesso albero vivevano una famiglia di folletti ed una di fate. Le fate potendo volare abitavano sulla cima mentre a terra stavano i folletti. Un giorno un giovane folletto, curioso di vedere il mondo dalla cima dell' albero, decise di scalare a mani nude il tronco. Arrivato a metà del tragitto si accorse che le mani iniziavano a sanguinare. Cominciò a preoccuparsi anche perché il ritorno sarebbe stato doloroso. Una fata che lo vide in difficoltà decise di aiutarlo: si avvicinò volando e gli disse di aggrapparsi a lei. Gli chiese cosa ci facesse a metà dell'albero e lui le rispose che voleva arrivare a vedere com'era l'orizzonte dall'alto. Lei, colpita da questa risposta, decise di accompagnarlo così lo trasportò volando fino alla vetta dell'albero. Il folletto le fu gratissimo per l'aiuto e le disse che non aveva mai visto paesaggio più bello. La fata rattristata per i limiti del folletto gli disse che, se avesse voluto, l'avrebbe portato anche al di sopra di altri alberi, sulle cime più alte che conosceva. Il folletto stupito da tanta bontà se ne innamorò ma non glielo fece notare perché era molto timido. Intanto i due continuavano ad incontrarsi ed anche in lei cominciò a nascere un sentimento d'amore. Ella però non poteva esprimersi perché nel regno delle fate il provare qualcosa per un essere di un'altra specie era proibito*. I due però un giorno invece che ammirare il solito panorama si guardarono negli occhi e si videro innamorati. Dimenticandosi della timidezza uno e delle proprie regole l'altra si strinsero l'un l'altra e stettero insieme tutta la notte. I due da amici divennero così amanti ed incominciarono a vedersi sempre più spesso. Dopo qualche tempo, però, le altre fate, insospettite dallo strano comportamento della compagna ed incuriosite dalle sue sparizioni, iniziarono a seguirla. La scoprirono in fragrante, un giorno, abbracciata a lui su di un ramo altissimo. Subito corsero a riferirlo alla regina che, attesala ritornare, le disse quello che le sue compagne avevano scoperto. La fata regnante come punizione per aver infranto le leggi le strappò le ali e la costrinse a vivere sulla terra. La giovane suddita urlò di pena perché il loro doveva rimanere un amore segreto e così sarebbe stato solo se avesse avuto ancora le ali per portarlo nei luoghi più lontani e sconosciuti. Si ritrovò così ai piedi dell'albero dove si nascose fino all'arrivo del suo amato. Una volta visto subito uscì dal nascondiglio e gli raccontò l'accaduto. Il folletto l'accolse nella sua famiglia e la magia dei folletti la rese felice anche senza le ali.

* Informazione da fonte non attendibile.

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