Capitolo 1

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"Sei di turno domani sera?" mi domanda Maya mentre controlla sul pc la terapia di un paziente.
"No, domani smonto alle 4... perché?" mi informo mentre sto per entrare nella stanza del paziente che sto seguendo.
"Perfetto, allora hai tutto il tempo per farti bella ed accompagnarmi ad una festa in un locale... e prima che tu aggiunga altro, sappi che non accetto scuse al riguardo... passo a prenderti io alle 8 sotto casa tua!"

"Ehi aspetta frena, quale festa e in che locale? E poi non so se la baby sitter è disponibile domani sera..."
"Tranquilla, ho già pensato a tutto io... Ariel può restare con mia sorella e fermarsi da lei anche la notte per una specie di pigiama party con le mie nipotine, così tu ed io avremo tutta la notte libera... dimmi un pó, da quando non ti concedi del tempo solo per te?"
"Tipo da... 5 anni?!" ammetto.
"Ecco, appunto perciò direi che è giunto il momento di recuperare!"

"E dove sarebbe questo locale?"
"A Detroit... la proprietaria è una mia carissima amica che non vedo da un pó, domani sera festeggia il suo compleanno e siamo invitate!"
"Tradotto, io sono una specie di imbucata!" puntualizzo.
"Mi ha detto che posso portare chi voglio, sciocchina!"

"E perché non ci vai con Samuel?" le faccio notare, dal momento che Maya è felicemente fidanzata da ormai 3 anni.
"Perché ho voglia di passare una bella serata in compagnia delle mie amiche, senza ragazzi tra i piedi... ogni tanto ci vuole!"

"D'accordo..." mi arrendo alla fine.
Conosco Maya da quasi un anno, da quando ho iniziato a lavorare come infermiera nel suo stesso reparto e abbiamo legato fin dal primo giorno, forse anche per il passato simile che ci accomuna sotto certi aspetti... lei è una ragazza dolcissima con un passato molto triste alle spalle ma da quando ha conosciuto Samuel è rinata ed io sono molto felice per lei, se lo merita e Samuel è un ragazzo speciale, nonché mio caro amico anche lui!

La sera successiva, alle 8 in punto Maya mi avvisa con un messaggio che è sotto casa mia, così mi infilo le scarpe, recupero la borsa e la raggiungo.
"Wow... dove hai lasciato la mia amica Kate stasera?!" esclama lei non appena mi siedo sul sedile del passeggero.
"Dici che ho esagerato? Non sapevo cosa mettermi e questo abitino era l'unico decente che ho trovato sepolto nell'armadio... l'ultima volta che l'ho indossato avevo poco più di 20 anni, credo!"
"Tranquilla, sei perfetta... e qualcosa mi dice che questa sera farai stragi di cuori!"
"Ma figurati..."
"Staremo a vedere... tu tendi sempre a sminuirti e sei ignara delle tue potenzialità, credimi!"
"In ogni caso sai come la penso al riguardo... gli uomini non rientrano tra le mie priorità al momento!"
"So solo che hai bisogno di staccare un pó la spina e fidati che questa sera ci divertiremo come matte!"
"Ci sei mai stata nel locale della tua amica?"
"Un paio di volte ma non ci torno da un pó ormai..."

Giunte a destinazione Maya parcheggia l'auto di fronte al locale e la seguo verso l'entrata dove c'è un ragazzo alto e ben piazzato che suppongo sia il buttafuori.
"Ragazze..." ci accoglie il ragazzo in questione squadrandoci e beh, devo ammettere che visto da vicino è proprio un gran bel ragazzo, ha capelli e barba castani, occhi blu e le braccia muscolose ricoperte da tatuaggi.
"Ciao Simon... ti ricordi di me? Sono Maya, l'amica di Charlotte... e lei è una mia amica, Kate... siamo qui per la festa!"
"Certo, Maya... ammetto che non sono famoso per ricordare i nomi delle belle fanciulle che incrocio sulla mia strada ma sì mi ricordo di te e riguardo alla tua amica, è un piacere conoscerti, Kate... siete le benvenute stasera, accomodatevi, Charlotte vi sta aspettando!" esclama Simon aprendoci la porta e facendoci cenno di entrare dopo averci fatto l'occhiolino.

"Simpatico questo Simon!" affermo una volta dentro al locale mentre mi guardo attorno incuriosita.
"Solo simpatico? No perché a me vengono in mente anche una serie di altri aggettivi che gli si addicono alla perfezione... tipo un figo stratosferico, tanto per dirtene uno!" specifica Maya ridacchiando.
"Se ti sentisse Samuel in questo momento credo che non ti farebbe più mettere piede in questo locale da qui all'eternità tipo!" aggiungo.
"Beh, si dà il caso che Samuel non sia qui ora e anche se sono pazzamente innamorata di lui, gli occhi per ammirare certe meraviglie della natura ce li ho ancora... e a proposito di meraviglie, ce n'è un altro in arrivo ore 9!" sogghigna lei mentre un ragazzo moro, che non ha nulla da invidiare al buttafuori di prima, si avvicina a noi in compagnia di una bella ragazza formosa e bionda.

"Benvenute ragazze..." non fa in tempo a terminare il ragazzo che la ragazza accanto a lui lo blocca:
"Giù le zampe da loro Alex, sono state invitate dalla sottoscritta, vedi di comportarti bene!"
"Tranquilla, le tue amiche saranno in buone mani stasera!"
"Ti basti sapere che se te lo fossi scordato, Maya è la ragazza di Samuel..." aggiunge la ragazza bionda.
"Quel Samuel?"
"Esatto, quel Samuel... ora smamma!"
"Beh, è stato un piacere ragazze, a più tardi... e se avete bisogno di qualsiasi cosa, sono a vostra completa disposizione!" ci informa Alex prima di allontanarsi.

Maya mi presenta anche alla sua amica Charlotte e quest'ultima ci accompagna al tavolo dove sono già seduti altri partecipanti alla sua festa di compleanno.
Dopo alcuni minuti lascio la mia amica seduta e mi dirigo verso il bagno del locale... non sono abituata ad indossare i tacchi alti ed i piedi mi fanno già un male cane, senza contare che non reggo per nulla l'alcol... sì, lo so sono un caso pietoso... comunque raggiungo il bagno e non appena metto un piede all'interno vado letteralmente a sbattere contro qualcosa o meglio qualcuno...

"Ehi ragazzina, sono consapevole di essere irresistibile e sono abituato alle donne che si gettano ai miei piedi ma ti consiglio di andarci piano e di staccare le mani dai miei pettorali se non vuoi che ti sbatta come si deve contro quel muro... per me non c'è alcun problema, non devi che chiedere!" esclama il tizio contro il quale mi sono scontrata e quando realizzo che in effetti ho ancora le mani appoggiate all'altezza dei suoi pettorali, e accipicchia che pettorali, mi sento avvampare e mi stacco all'istante facendo un passo indietro e solo in quel momento alzo il viso fino ad incrociare i suoi occhi e le parole mi muoiono in gola... resto imbambolata a fissare quegli occhi tanto azzurri da sembrare quasi trasparenti e che rimangono inchiodati nei miei con un' intensità tale che temo di svenire davvero ai suoi piedi da un momento all'altro.

"Ehi, tutto bene? Sei diventata tutta rossa... quindi? Hai deciso che fare dolcezza?!" mi riporta di nuovo alla realtà lui mentre un sorrisetto gli incurva leggermente un angolo della bocca... e niente, quando sposto lo sguardo anche sulle sue labbra è la fine... ma che mi prende? Nessun ragazzo prima d'ora mi aveva mai fatto questo effetto, è vero, oggettivamente è davvero molto ma molto bello però sta dando anche l'impressione di essere particolarmente arrogante e pieno di sé ed io ho sempre odiato questo genere di uomini, così mi riprendo e ribatto la prima cosa che mi salta in testa:
"Innanzitutto, io non sono più una ragazzina da parecchi anni ormai e secondo, a me risulta che questo sia il bagno delle signore e a meno che tu non sia una signora, credo tu abbia sbagliato entrata..." al che, il suo sorrisetto si allarga ancora di più e mi risponde:
"Oh dolcezza, ti posso assicurare che io non sbaglio mai entrata e riguardo al fatto di essere una ragazzina, ne hai tutta l'aria e sei anche piuttosto ingenua dal momento che non hai ancora intuito il motivo della mia presenza nel bagno delle signore..." e non fa in tempo a terminare la frase che alle sue spalle compare una ragazza appena uscita da uno dei bagni, presumibilmente una ballerina del locale visto l'abbigliamento, che dopo avergli lanciato un esplicito sguardo d'intesa, ci oltrepassa e se ne va sculettando.

Oh caspiterina... realizzo di avere appena peggiorato la mia situazione facendo l'ennesima figuraccia e stavolta non so proprio come uscirne!
"Beh, se non ti spiace ora dovrei usufruire della toilette!" esclamo non riuscendo più a guardarlo negli occhi mentre cerco di superarlo per chiudermi in bagno fino a tempo indeterminato! Tuttavia, lui non sembra essere del mio stesso parere perché non si scansa di un millimetro per lasciarmi passare.
"Mi faresti passare per cortesia?" gli chiedo piccata.
"Stai forse fuggendo da me ragazzina? Guarda che non mordo!" ribatte lui, che a differenza mia sembra molto divertito dalla situazione che si è venuta a creare.
"Non sto fuggendo da nessuno, dovrei semplicemente andare in bagno a fare pipì, tutto qui!" sottolineo.
"Sicura di non voler compagnia?" insiste imperterrito.
"Sicura... non sono il tipo che fa certe cose nel bagno di un locale e con il primo che capita, spiacente... tanto sono abbastanza certa di non essere nemmeno il tuo tipo!" affermo.

"E quale sarebbe il mio tipo, sentiamo?"
"Beh, a quanto ho potuto appurare, la ballerina che è uscita da qui pochi minuti fa, ad esempio!"
"E se ti dicessi che ti sbagli?"
"Non saresti credibile..."
"Ed io? Potrei essere il tuo tipo?"
Accipicchia, non demorde il ragazzo...
"Direi di no..." mento spudoratamente.
"Anche tu non sei credibile!"
"Sei troppo pieno di te per i miei gusti!"
"Però ti piaccio, ammettilo... e avresti voluto essere al posto di quella cubista poco fa!"
"Ti sbagli di grosso!"
"Bene, sei disposta a dimostrarmelo allora?!"
"Io non devo dimostrare proprio un bel niente a nessuno ed ora fammi passare, ho già perso fin troppo tempo a stare qui a discutere con te!"
"Come vuoi... in ogni caso io rimango della mia idea e se prima della fine della serata ti convinci a seguire il tuo istinto, beh mi trovi in giro ragazzina!" esclama prima di andarsene, regalandomi un sorriso da cardiopalma e lasciandomi basita e ahimè anche completamente in subbuglio...

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