La prima sensazione che riuscii a captare il mattino seguente, prima ancora di aprire gli occhi, fu l'assenza di Jessy. Spalancai gli occhi ma la luce dorata del mattino era troppo forte per le mie pupille ancora abituate al buio della notte, così per i primi attimi non vidi altro che un bianco accecante e fastidioso. Era stata una sensazione bruttissima e il cuore galoppò a mille senza alcun motivo apparente. Solo quando Jessy entrò in camera con un vassoio e la colazione trassi un respiro profondo e sorrisi sommessamente.
" Ehi piccola... tutto bene? Perché respiri così affannosamente? Hai fatto un brutto sogno?"
Vedendolo un po' preoccupato cercai di non dar a vedere quella brutta sensazione che si era radicata nella mia testa e la scossi per accennare a una risposta negativa. Nel frattempo si era seduto sul letto accanto a me e aveva appoggiato quelle prelibatezze sulle mie gambe. Mi diede il buongiorno con un bacio sulla guancia, che sapeva mi piacevano un sacco, poi prese una brioche e la addentò levandone quasi la metà. Sorrise compiaciuto del suo gesto vedendomi sgranare gli occhi per la sua voracità e come risposta la morse di nuovo sorridendo di nuovo. Ricambiai il sorriso e presi la mia con la crema al limone.
"Dormito bene?"
Annuii con la testa e lui mi arruffò i capelli disordinati già per conto loro.
"Gli altri stanno facendo colazione giù in salotto, ma so che a te piace farla a letto così ho rubato qualcosa per la mia principessa dormigliona..."
Sorrisi felice per aver un ragazzo d'oro al mio fianco e gli diedi un bacio sporcandolo con lo zucchero a velo, poi ovviamente risi di lui.
"Oddio fai proprio ridere..."
"Perché?"
"Prova a guardarti allo specchio..."
Si girò verso lo specchio del bagno e si accorse di avere le labbra completamente bianche di zucchero, poi ritornò da me per darmi un bacio e togliere lo zucchero ma mi girò il viso per stamparMeyo sulla guancia e farmi un dispetto.
"Nooo...cattivo..."
Gli feci il broncio ma lo trasformai subito in sorriso0.
"Dai ritardataria, vestiti che ci aspetta un'avventurosa giornata tra i boschi oggi!"
Entrò in bagno e chiuse la porta. Quella frase non mi era piaciuta per niente soprattutto da quando due giorni prima avevo avuto quella strana visione nel bosco poco lontano dalla cittadina. Lasciai la brioche sul piattino e mi lasciai cadere sul letto.
<Dai Mey era solo una tua impressione, non fare la bambina che ha paura dell'uomo nero...cavolo hai vent'anni non dieci! E poi cosa ci sarà mai... era solo una visione creata dalla neve e dalla sera che stava scendendo! Dai alzati, vestiti e non fare storie!>
Cercai di auto-convincermi ma non ebbi molto successo con me stessa, ero più brava a convincere gli altri. Con la solita inquietudine dei giorni precedenti mi vestii e rifeci il letto, ma quando Jessy uscì dal bagno cancellai il viso preoccupato e indossai una maschera che non facesse trasparire i miei timori.
" Pronta a partire?"
Con un sorriso smagliante, ma finto, annuii.
I nostri amici si erano appena ritrovati in salotto dopo aver fatto colazione. Ognuno portava con se
uno zaino con il pranzo a sacco, da bere e qualche dolciume che non poteva di certo mancare.
"Buongiorno ragazzi! Dormito bene?"
Risposero all'unisono di si e le mie amiche mi si avvicinarono per espormi il programma della giornata. Ovviamente era stata Gemma a preparare il tragitto che avremmo seguito, completo di annotazioni sulle zone più pericolose e più semplici. I ragazzi intanto si erano caricati sulle spalle gli zaini più pesanti con corde, ganci e cinghie varie per la scalata di un parete rocciosa che avremmo trovato lungo il nostro percorso. Diedi uno sguardo generale al gruppetto di amici, erano sorridenti e pronti a una giornata faticosa ma che si preannunciava divertente. I colori sgargianti delle tute da neve mettevano allegria e il sole che splendeva in cielo avrebbe accentuato il contrasto con la neve candida. Pochi minuti dopo eravamo in auto verso un bosco non molto lontano dal paesino. Era famoso per le lunghe passeggiate che si potevano fare in estate, quando la neve lasciava posto a fiori di campo ed erbe selvatiche, ma anche per i ripidi sentieri per i più sportivi e le pareti rocciose per gli avventurieri. Tuttavia non era un luogo pericoloso e l'incidente più grave che poteva capitare era la rottura di una gamba nel caso si cadesse dalla parete, ma non era mai successo a nessuno e l'accesso era libero a chiunque. In una ventina di minuti giungemmo al posto e scaricammo gli zaini con l'eccitazione che si faceva sempre più forte. Per noi ragazzi di campagna e città, la montagna nascondeva sorprese dietro ogni angolo. Lo spettacolo era davvero suggestivo, molte persone stavano già scalando la parete rocciosa che sbucava dalla cima dei pini innevati e candidi. Il sole ormai alto tingeva la distesa di neve di un giallo brillante e i cristalli brillavano come diamanti. Di fronte a noi si ergeva un enorme hotel, che a parer mio,toglieva l'aspetto classico dei paesaggi montani a quel luogo fuori dal tempo. Tutt'attorno eravamo circondati da giganti pini che celavano il posto, infatti dalla strada principale non era possibile vedere i sentieri per le passeggiate.
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CUSTODE DELLA LUCE
FantasyUn lampo verde brillantissimo che squarcia il cielo, proprio nel momento in cui il sole scompare all'orizzonte, potrebbe mai cambiare la vita a qualcuno? Direi di si. A Melany l'ha cambiata eccome. La sua vacanza sella neve si è trasformata in una...