𝐓𝐫𝐮𝐭𝐡 𝐨𝐫 𝐝𝐚𝐫𝐞 •𝐒𝐭𝐫𝐚𝐲 𝐊𝐢𝐝𝐬•

Moans

Nella stanza e nell'intera casa non si udivano altro che i nostri gemiti.
Jeongin cercava di zittirsi mettendosi una mano sulla bocca, mentre che Chan si spingeva sempre più a fondo dentro di lui, sussurrandogli all'orecchio frasi sporche e leccandogli il lobo.
Changbin aveva preso in braccio Minho e aveva fatto scontrare la sua schiena contro il muro. Il castano era un disastro di gemiti, soprattutto da quando il minore aveva preso a leccargli i capezzoli, come se non bastasse l'essere scopato a velocità sostenuta.
Hyunjin aveva messo a pancia in giù il coetaneo, e gli teneva la testa pressata contro il materasso tenendolo per i capelli. Il biondo non resistette a sculacciare Seungmin per evidenziare la sua dominanza, lasciando andare la presa dalla sua chioma. Il sottomesso fece contatto visivo con Jeongin e ció bastò a farli avvicinare per baciarsi con entrambi le lacrime agli occhi ed il fiato corto. A quella vista i due dominatori non fecero altro che eccitarsi maggiormente, aumentando entrambi le loro velocità e facendo urlare più forte i loro sottomessi. Chan strinse i denti e le mani attorno il collo di Jeongin, che non fece altro che amare quel gesto.
«Chan, s-stringi più forte. Voglio c-che rimangano i segni.»
Hyunjin continuó a schiaffeggiare il culo di Seungmin, che ad ogni sculacciata gemeva più forte.
«Ah, Hyunjun! Continua ti prego.»
Io ero inginocchiato davanti a Jisung, impegnato nel fargli un pompino. Il ragazzo davanti a me gemeva ad alta voce, dandomi un ritmo tenendomi per i capelli. Presi tutta la sua lunghezza in bocca, e Jisung gemette sempre piú forte il mio nome.
«Felix, sei così bravo. Non fermarti.»
Io sorrisi, andando avanti finché non venne nella mia bocca. Ingoiai e lo guardai negli occhi. Era sudato e respirava a fatica. Mi prese il viso e mi fece rialzare per poi unire le nostre labbra.
Uno alla volta tutti vennero, Chan dentro al più piccolo del gruppo, Hyunjin sulla schiena di Seungmin e Changbin anche lui dentro il suo sottomesso. Nonostante avessimo tutti il fiato corto e le fronti sudate, non avevamo ancora finito. Mancava ancora molto alla fine dei gemiti e delle frasi sporche.