𝐓𝐫𝐮𝐭𝐡 𝐨𝐫 𝐝𝐚𝐫𝐞 •𝐒𝐭𝐫𝐚𝐲 𝐊𝐢𝐝𝐬•

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Minho si riprese stranamente facilmente, e come se nulla fosse sollevò da terra Jisung sbattendolo sul letto. Jeongin e Seungmin vi erano ancora sdraiati esausti. Chan puntò i suoi occhi su di me e sentii un battito cardiaco mi mancò. Io ero ancora inginocchiato a terra, e gli ci volle poco per farmi sdraiare sul parquet freddo. Prima mi baciò il collo, poi il petto ed i capezzoli. Poi mi fece voltare a pancia in giù e mi leccò la schiena seguendo la linea a della spina dorsale. Avevo i brividi da tutta l'eccitazione che il mio hyung mi provocava.
Senza rendermene conto già gemevo il suo nome.
«Ah, Chan.»
Come se non bastasse la sua presenza arrivò anche Hyunjin. Questo mi prese il volto e mi guardò negli occhi.
«Così bello e desideroso...»
Sorrideva.
«Apri la bocca, piccolo.»
Feci come ordinato, ed il biondo vi ci infilò la sua lunghezza. Mi diede subito lui il ritmo. Chan mi penetrò senza alcuna preparazione e gemetti sul cazzo di Hyunjin, che approvò.
Nel frattempo Changbin aveva preso sotto il proprio controllo Seungmin e Jeongin. Aveva infilato due dita in entrambi i loro orefizi, e da quello del più piccolo colava il seme di Chan.
I due sottomessi si baciavano, gemendo sulle labbra dell'altro.
Jisung urlava in un cuscino mentre che Minho lo sfondava con spinte sovrumane.
«Credi davvero che potresti essere un top, Jisung. Io non credo proprio.»
Sussurrava all'orecchio di Jisung il dominatore del momento.
«E tu credi di poter essere sempre top, Minho?»
Ribattè per il sottomesso Changbin, che sorrise malizioso. Minho ringhiò, spingendo ancora più forte dentro il povero Jisung. Era impressionante ed eccitante allo stesso tempo.
Hyunjin mi riempì la bocca col suo seme, mentre che Chan faceva lo stesso dentro di me. Ingoiai e il biondo mi fece salire su di lui. Entrambi mi penetrarono, facendomi vedere le stelle.
Quella stanza avrebbe ricordato tutto, quelle lenzuola sporche e stropicciate, quel letto scricchiolante e quelle mura insonorizzate.
Noi purtroppo non avremmo ricordato nulla, se non fosse stato per i segni di morsi, succhiotti e sculacciate sui corpi.