Capitolo 4: Kora

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Il giorno dopo la mia fuga con Kora mi sono svegliata relativamente presto, non ho dormito chissà quanto ma ci ero abituata. Lì all'orfanotrofio o facevi quello che ti dicevano o pagavi le conseguenze. Lei stava ancora dormendo, avevamo trovato un posto sicuro per il momento.

Non facevo altro che guardarla: più la fissavo e più mi perdevo nei suoi capelli rossi come il fuoco. Qualche minuto dopo si svegliò e mi guardò. Anche da mezza sveglia era bellissima, aveva degli occhi blu che ti attraevano, esattamente come quelli di mia madre...Forse era per quello che mi piaceva così tanto, mi ricordava lei. Dopotutto pure il carattere era uguale: Kora era dolce e non avrebbe fatto male a nessuno, così solare e aperta nonostante tutto. In quel momento realizzai che la amavo, e non come quelle coppie tipo i miei genitori. Ero unita a lei e la volevo così tanto. Forse ero un po' troppo piccola ma non me ne frega. I miei sentimenti sono rimasti li stessi fino ad'ora. Continuai a tenere i miei sentimenti dentro di me fino a quando decisi di confessare il mio amore. 

Erano passati moltissimi anni, circa 7 o 8,  e avevamo viaggiato da una "casa" all'altra. In quel momento avevamo trovato un posto dove c'eravamo fermati per mesi, non era granché,le solite rovine ma almeno non c'erano pericoli. Avevo cercato sempre il momento giusto per dirglielo e quello lo era.

-Kora..?

-Sì Cal, che c'è?

-Dovrei dirti una cosa che aspetto di dirti da molto

-Cal, se è quello che penso io allora lo so già.

-Tu cosa pensi di sapere?

-Questo.

Mi prese per i fianchi e mi avvicinò, eravamo a qualche centimetro di distanza. La mia tensione saliva, sentivo una strana sensazione, una bella sensazione. Mi accarezzò delicatamente e senza aspettarmelo le sue labbra erano sopra le mie. Ero felice, per la prima volta in secoli. Sentivo che era nato un legame. nonono IL legame. Eravamo rimaste così per un minuto buono e appena si staccò mi appoggiai sul suo petto mentre lei mi accarezzava la testa. Ce l'avevo fatta. Beh più o meno, non mi era uscita una parola ma quel silenzio era più di quanto si potesse dire e l'aveva capito anche lei. Non eravamo amiche o fidanzate, eravamo la casa dell'altra: Per questo non ci importava mai degli innumerevoli spostamenti. C'era lei e per me andava bene più di qualsiasi altra cosa.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 22, 2022 ⏰

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