Come Amleto tu pensi troppo. Ed è questo che rende la tua esistenza tragica, sei tu l'autrice della tua tragedia, stai morendo nella prigione che ti sei costruita.
Io voglio solo liberarti, perdi il controllo, liberami e farai tutto ciò che vuoi. Tutto ciò che si nasconde nell'inconscio della tua mente malata.
Distruggi, squarta, smembra, squoia, dilania la tua umanità. Affonda i denti nella carne di chi ami e di chi ti fa del male, non farti scrupoli per nessuno, riscaldati col calore dei loro corpi che prendono fuoco.
Temo anch'io che possano fermarci...per questo mi serve il tuo intelletto per salvarci la pelle, per continuare a far ciò che siamo nati per compiere.
Mi eccita pensare al tuo innocente viso macchiato di sangue, graffiato, sporco di terra.
Credi forse che questa sia follia? Follia sarebbe trasmettere questa maledizione, o influenzare delle vite che nascono senza colpe.
Non c'è speranza per noi, devi credermi.
Devi solo obbedire, ti darò quello che vuoi se lo farai.
Ti voglio...voglio essere io quello che prende le decisioni. Vorrei dominare le tue membra.
Ti vorrei in cento altre vite.
In cento altri mondi.
In un altra realtà.
Inutile rifugiarsi nell'amore, nell'alcool, nella droga o nella musica. Non puoi scappare da me, è inutile.
Inoltre mi da fastidio sentire l'odore di rum mischiato al tabacco e chissà cos'altro avvolto in quella cartina... non riesco a focalizzare bene il soave odore della tua paura. Questo quasi si dissolve, perciò sono
costretto ad avvicinarmi, mia cara.
Ti fai del male da sola...perché? Ci sono tante persone, così stolide e senza giudizio, che non meritano di vivere come stanno facendo ora.
Dobbiamo graziarle col nostro operato...distruggi, sbriciola, spezza, rompi qualunque cosa o persona davanti a te.
Stai sudando. Sei divertente quando tenti di ignorarmi, è buffo vederti combattere contro te stessa mentre io sono qua che saltello attorno a te. Guardami! Negli occhi sta volta. Stacca il viso dal telefono, togliti gli auricolari, voltati così che tu possa vedere il volto del tuo carnefice, del tuo maestro, del tuo mentore.
Ti proteggerò. Sarai la mia dolce sposa.
Ti voglio, vieni come sei ora, come una vecchia nemica.
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Il soliloquio del male
Short StoryUna serie di brevi monologhi, con due unici protagonisti: la vittima e il carnefice.