Il ritorno a casa.

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Il tragitto dalla mia nuova scuola a casa era molto più lungo rispetto a quello che ero abituata a fare , ci volevano trenta minuti senza traffico un tempo sufficiente per permettere a mia mamma di tempestarmi di domande su come fosse andato il primo giorno e quali fossero i pettegolezzi recenti , inutile dire che ho tenuto le cuffie

nelle orecchie per tutta la durata del viaggio annuendo sporadicamente alle affermazioni di mia mamma su quanto fosse emozionante il Liceo , si beh nella vita reale non assomigliava affatto ai College americani pieni di feste e confraternite , al contrario .

Io e mia mamma non siamo mai state molto legate abbiamo due caratteri molto diversi , su questo influisce anche il fatto che lei sia troppo oppressiva e stressante ,ma come darle torto? Stiamo cercando di riavvicinarci,  dopo quello che è successo a maggio .. non ci siamo più parlate molto.

Vi è mai capitato di far cadere un piatto per terra e vederlo andare in frantumi davanti ai vostri occhi? Bene , il rapporto tra me e mia mamma è esattamente così , un qualcosa che non ritornerà mai più come prima .

Mio padre ci ha abbandonate quando avevo solo un anno di vita , è sceso a comprare il latte e non è tornato  è per questo che ci siamo trasferite in Italia , quasi ironico a dire il vero . Mia mamma non mi ha mai parlato molto di lui , del motivo per cui se ne fosse andato e cose del genere e io dalla mia parte non ho mai avuto interesse a conoscerlo , almeno fino ai 14 anni quando ho iniziato a fantasticare sul suo aspetto , sul suo carattere , colmando un barlume di speranza che infondo non fosse una cattiva persona e che nella vita tutti possono sbagliare , ecco questo si rivelerà successivamente una cazzata.

Così in terza media iniziai ad avvertire improvvisamente un vuoto dentro di me , come se mi mancasse l’altra metà del mio cuore ,  chiudendomi ancora di più in me stessa , evitando mia mamma e incolpandola per il dolore che stavo provando , cominciai a frequentare persone sbagliate per la tenera età che avevo , pensando che l’alcool e il fumo fossero la risposta alle mie sofferenze, iniziai a fumare , una sera mia madre mi trovò le sigarette nello zaino , poco professionale come nascondiglio , e da quel momento il filo invisibile che ci legava si è spezzato per sempre .

Per un momento mi è sembrato di essere morta , ero sul letto e piano piano mi sentivo sprofondare nel vuoto , dentro la mia testa mille pensieri e tra urla e singhiozzi di pianto quella sera esplosi!

<< Mi manca mio padre! Non lo conosco , non so nemmeno come si chiama , merito di sapere !>>

Queste furono le uniche parole che mi uscirono dalla bocca e da quel momento nella stanza risuonò un silenzio di tomba , sembrò un’eternità , anche se probabilmente è durato solo pochi secondi.

<< Adrian >> Disse lei , per poi tacere nuovamente.

 

                                             

 

Dal dolore nasce la forzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora