𝔭𝔬𝔭𝔲𝔩𝔞𝔯 𝔣𝔯𝔢𝔞𝔨 {eddie x reader}

𝔰𝔤𝔲𝔞𝔯𝔡𝔦 𝔦𝔫𝔡𝔢𝔰𝔦𝔡𝔢𝔯𝔞𝔱𝔦

ero a lezione di inglese e stavo pensando a cosa la mensa offrirà al mio stomaco brontolante, ad un certo punto si sentì un rumorino fastidioso e subito dopo la voce del preside che usciva fuori dagli autoparlanti
"la signorina hargrove è pregata di recarsi nell ufficio del preside".
Ottimo, proprio quello che ci voleva. Mi stavo avviando verso l'ufficio e , immersa nei pensieri, andai a sbattere la faccia dritta sul petto di qualcuno: ogni tanto penso se sia l'universo che ce l'ha con me oppure che sia io una cretina patentata, alzai lo sguardo per vedere chi è lo sventurato di oggi e i miei occhi si incontrarono con quelli di uno strano soggetto, ne avevo sentito parlare da Dustin e Mike: Eddie Munson, conosciuto anche come lo strambo o lo sfigato o lo svitato o il capo di una band satanista, si beh ha molti soprannomi questo ragazzo. proprio in quel momento il mio stomaco decise di ricordarmi che non ho fatto colazione, provocando un rumore che avrebbe sentito pure un sordo, presa dall imbarazzo feci un mezzo sorriso, borbottai uno scusa molto alla svelta e mi fiondai nell ufficio del preside.

Finalmente era ora di pranzo, anche se a dirla tutta non era proprio invitante il bottino che ero riuscita ad ottenere ma beh è pur sempre cibo. Mi ero messa d'accordo con max che ci saremmo incontrate in mensa, spalancai le porte di essa per ritrovarmi gli sguardi di 1000 e passa studenti che mi scrutavano con aria curiosa, il motivo non è poi così oscuro: portavo lo stesso cognome di mio cugino, ovvero uno dei ragazzi più fighi della scuola, ex-ragazzo a dire il vero calcolando che ora è in una bara a sbriciolarsi. a quanto pare non solo il preside mi ha convocata nel suo ufficio per fare le sue più "sentite condoglianze" ma anche gli alunni mi rivolgevano occhi pieni di compassione. cercando di ignorare questi sguardi indesiderati mi diressi verso il tavolo dove max stava ascoltando la musica con la testa china, avvolta nel suoi pensieri.
Yn: "ti guardano sempre come guardavano me?" facendo un cenno con la testa verso gli studenti che solo ora avevano ripreso a farsi i fatti loro
"ci farai l'abitudine" disse max accennando un lieve sorriso.
Max: "comunque ho sentito l'annuncio dall'autoparlante, che voleva il preside?"
Yn: "la stessa cosa che vuole dire tutta questa gente, le sue sentite condoglianze" dissi imitando la voce del preside, facendo ridacchiare max: da quando sono qua mi sento come in dovere di farla sentire così, è sempre una soddisfazione vedere le mie intenzioni far centro.
Parlammo ancora un po' del più e del meno e ,mentre stavo per addentare il mio panino, si sentì nella mensa una voce maschile parlare con un tono alto "la passione per la banda...." mi girai curiosa "...per la scienza..." era eddie che stava facendo un discorso che a quanto pare eravamo in dovere di sentire tutti "...o per le feste..." il modo in cui disse l'ultima frase mi fece scappare un sorrisino "...o per un gioco in cui devi buttare le palle nella cesta del bucato" a quel punto il capitano della squadra di basket si alzò dal suo tavolo
J:" vuoi qualcosa svitato?"
eddie fece una smorfia imitando un piccolo diavolo e devo dire che era esilarante vedere le facce degli altri studenti. Sì, era probabilmente svitato ma che c'è di male in quello? almeno lui ha il coraggio di essere chi è veramente e di espimersi come vuole. È proprio in quel momento che si gira verso il mio tavolo e mi guarda con un mezzo sorriso, presa alla sprovvista sgrano leggermente gli occhi e ricambio il sorriso.

La giornata sembra non finire più e quando finalmente me ne torno a casa la prima cosa che faccio è andare nel mio amato letto e chiudere gli occhi ritornando in quella pace e silenzio tanto attesi.

𝔰𝔭𝔞𝔷𝔦𝔬 𝔞𝔲𝔱𝔯𝔦𝔠𝔢
ecco qua il 2⁰ capitolo, cercherò di pubblicare spesso nuove parti e se volete supportarmi mi trovate anche su tik tok: missmunsonnn ogni tanto pubblicherò dei video su questa storia e sulle prossime :).
buona lettura<3