2. Fiducia cieca

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<Sei... Una Villain?> inclinò impercettibilmente la testa di lato

Io lo guardai confusa

<Cos'è un Villain?>

Vidi un luccichio brillare nei suoi occhi

<Sei seria o mi stai prendendo per il culo?>

<Sono seria. Cos'è un Villain?> ripetei

Nessuno mi aveva mai parlato di "Villain" prima d'ora

Lui ci pensò per un po', continuando a fissarmi, di sicuro stava cercando di capire se mentivo o no

E la risposta è no! Perché dovrei mentire a quel bell'uomo?

Fece un passo avanti, rompendo di poco la distanza tra noi

<Hai mai visto il telegiornale?> si abbassò al mio stesso livello

Sentivo il suo respiro calmo e tranquillo

<No. Non me l'hanno mai permesso> risposi

<Chi non te l'ha permesso?> si avvicinò ulteriormente

Ora i nostri nasi si sfioravano

<È una lunga storia...> mormorai

<Raccontamela...> si passò la ligua sulle labbra

<A-allora seguimi> gli presi il polso e lo trascinai con me

<Dove andiamo?> si abbassò un po' di più il cappuccio

<Nella mia nuova casa> entrai in un negozio di abbigliamento

Lui strattonò via il polso e si affiancò alla porta

Comprai una felpa scura con cappuccio munito di orecchie da gatto e la indossai, alzandone il cappuccio

Appena uscii gli presi di nuovo il polso e lo guidai tra la folla

<Ti dona il colore scuro, gattina>

Non sapevo se prenderlo come un complimento o cosa, così rimasi zitta

Dopo un po' di tempo, sentii che la sua mano scivolava lentamente via dalla presa

Prima che facessi qualunque cosa, intrecciò le sue dita alle mie e mi si affiancò

<Non dovremmo destare sospetti> mormorò continuando a guardarsi intorno con gli occhi

Io rimasi allerta, tendendo le orecchie

Qualunque cosa poteva andar storto se si vede una coppia vestita di nero, con il cappuccio alzato

Poco prima di raggiungere il mio nuovo appartamento, il mio stomaco brontolò

Sentii il ragazzo di fianco a me ridacchiare

Lo guardai male e affrettai il passo

Non avevo mangiato da mezzogiorno, credo

Sentii che anche qualcun'altro aveva fame

<Non osare> disse prima che facessi qualcosa

Sorrisi, trattendendo le risate

Arrivai davanti all'edificio: normale, non troppo grande e non piccolo

Presi le chiavi e le infilai nella toppa per poi girare

Entrai dentro incerta e aprii la luce, visto che fuori si era fatto abbastanza tardi

Era molto più spaziosa di quel che mi aspettavo: l'entrata era grande e ampia e riuscivo a vedere che il salotto era immenso

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 09, 2022 ⏰

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