Scontro (Parte 2)

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"Bene, per assistere tenete gli occhi bene aperti" disse Mino prima di avvolgersi in una aura di Nen che subito dopo si trasformò in un fumo che girava attorno a lei. La sua anima uscì dal suo corpo ed il cadavere della ragazza fu invaso da un'energia gialla. L'anima della ragazza iniziò a creare, essendo dell'evocazione, una serie di fantocci pronti ad attaccare Akio. L'ultimo citato aveva anche lui già attivato il Tamashï e rafforzò la sua anima iniziando a sferrare pugni ai fantocci di Mino, creando dei grandi boati per via dei della forza.
"Ah? Mi devo ricordare che questi trucchetti sono troppo deboli contro di te. Devo creare qualcosa di più complesso." Disse la ragazza in preda alla competizione.
"Qualsiasi cosa ti creerai la distruggerò, stanne certa." Rispose Akio.
Mino a quel punto creò una cinquantina di copie di sé stessa. Quella che però non sapevano i tre spettatori e che nessuna di quelle copie era l'originale.
"Questo non mi piace." Disse il ragazzo che creò un potenziamento elevato al braccio e con una forza enorme riuscì a spazzare via tutte le copie, causando dei danni alla palestra di combattimento.
"Uh? Ma sono sparite tutte le copie! Dove è andata Mino?" Disse Sayo incredula. Gon e Killua non parlavano, erano soltanto stupiti.
"Questo funziona sempre" disse Mino ghignando e apparendo alle spalle di Akio. La ragazza alzò la gamba e diede un calcio in testa al ragazzo. Quel calcio era certamente meno potente dei pugni di Akio ma Mino mirò in una zona che fece per poco stordire il ragazzo.
"Cazzo Mino! Mi stavi per fare fuori. Comunque non mi sembra giusto che io mi debba soltanto difendere sai?" Disse rialzandosi con uno sguardo da omicida. In men che non si dica iniziò a sferrare calci e pugni alla ragazza, facendola sbattere contro il muro.  La parete su cui Mino era andata a sbattere si stava sbriciolando e lei stava morendo dal dolore. Ma Akio la stava raggiungendo per darle il colpo di grazia. Creò quindi rocce e ostacoli per impedire di attaccarla. Ci riuscì in parte perché quando Akio si ritrovò quelle distrazioni addosso, lei riuscì a sgattaiolare riprendendosi ma non del tutto. Quando riaprì gli occhi Akio la stava attaccando da dietro e riuscì a schivare l'attacco per poi creare uno scudo e una lama. Lo scudo era solo un'esca. Infatti quando Akio lo distrusse, Mino infilzó la lama nel suo petto. Ma prima di essere sconfitto Akio la butto a terra e con tutte le sue forze creò un attacco che riuscì a stordire Mino, facendolo vincere. Le anime dei due avversari ritornarono nei loro rispettivi corpi.

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