Giyū Tomioka×Fem!Reader -💘-

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Richiesta da Fubuki_girl

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Continuo a correre come una pazza lungo la strada costituita da piccole pietre grigie, mentre provo a non far bagnare la busta di carta dalla pioggia.

Uscire con un tempaccio simile non era stata una grandissima idea, ma sono passati più di dieci giorni da quando dovevo restituire quella maglietta a Tomioka.

Dopo dieci minuti di corsa che sembravano infiniti, arrivo davanti a casa sua. Ho finalmente il tempo per pensare e respirare dopo essermi inzuppata da capo a piedi sotto quell'acquazzone, e mi accorgo solo dopo di aver preso e messo un ombrello dentro alla busta.

Non ci voglio credere!

Busso un paio di volte e aspetto pazientemente, mentre i miei capelli e i miei abiti continuano a gocciolare.

Devo essermi distratta mentre aiutavo Tanjirō a portare nell'altra stanza quegli scatoloni...

Mi appoggio alla porta e sospiro profondamente, ma ecco che sento la chiave girare e far scattare la serratura. Mi sposto per non cadere, e Tomioka apre la porta.

«Ehi.» Sorrido e lui sussulta dopo aver visto come sono conciata.

«Ehi, e l'ombrello?» Si fa da parte e mi lascia entrare in casa sua.

«Sono venuta qui per riportarti la maglietta. Avrei potuto scegliere un giorno migliore, ma me ne sono ricordata solo oggi!» Provo a scusarmi e cerco di non allagare il pavimento con i miei vestiti gocciolanti.

«Sì... Infatti. Aspettami qua, vado a prenderti qualcosa di asciutto.»

«Ma no, no! Non ce n'è bisogno, adesso dovrei anche ritornare a casa, sta' tranquillo...»

Ignora completamente quello che sto dicendo, ed entra in camera sua.
«Scordatelo.»

Ne esce pochi minuti dopo con degli abiti sottobraccio, me li porge e afferra la busta. «Penso tu sappia già dove sia il bagno, vai pure lì.»

Fortunatamente è la stanza più vicina all'entrata, così eviterò di bagnare tutto.

«Grazie.» Gli sorrido mentre prendo gli abiti. Tolgo anche le calze prima di toccare il pavimento di casa sua, e mi affretto a raggiungere il bagno.

«Quando hai finito appoggiali sullo sgabello.» Mi richiama prima che io possa entrare nella stanza, e mi giro.

«Va bene.» Entro in bagno, e impiego cinque minuti interi per cambiarmi.

Non solo perché la sensazione dei vestiti bagnati e appiccicati alla mia pelle era orribile, ma soprattutto perché non riuscivo ad asciugarmi per bene prima di poter indossare gli abiti asciutti e puliti. Esco dal bagno e sospiro sollevata, non penso di essermi mai sentita così felice dopo aver cambiato solo degli abiti.

«Meglio?»

«Sì, grazie.» Sorrido e mi fiondo tra le sue braccia, sentendolo ricambiare immediatamente la stretta.

«Prego.» Un accenno di sorriso compare sul suo viso, e riprende a parlare. «Comunque avresti fatto meglio a portarmela un altro giorno questa maglietta.»

«Lo so... Sicuramente non mi sarei inzuppata d'acqua!» Sbuffo.

«Non solo per quello.» Scioglie l'abbraccio e si allontana per prendere la maglietta. «Hai provato a proteggerla in tutti i modi, ma si è bagnata lo stesso.»

«E come fai a saperlo?» Incrocio le braccia nonostante io sappia già la risposta.

«Perché ti conosco.» Posa la maglietta sullo stesso sgabello del bagno e dopo essere ritornato, mi guarda. «E poi ero sicuro l'avresti fatto.» Ammette.

Sorrido, ma ecco che mi viene in mente un dettaglio che mi ero completamente dimenticata: Tanjirō e Nezuko. Tomioka mi precede, ed interviene prima di me.

«Ho già avvisato tuo fratello.» Si volta ed inizia a camminare verso il tavolino. «Ti fermi qua stanotte.»

«Non disturbo?» Domando.

«Non disturbi mai.» Afferma e gira la testa per guardarmi. «Sei proprio testarda.»

Già, me lo aveva ripetuto miliardi di volte.

«Ohhh lo so, lo so!» Esclamo. «Lo sai come sono fatta!» Circondo le sue spalle da dietro e continuo a sorridere sapendo bene che lo dice per scherzo, nonostante sia lo stesso tono che usa per dire qualsiasi cosa.

«Ma so anche che hai la testa dura.» Ripete. «Proprio come quella di tuo fratello.»

«Ma é anche per questo che mi ami.» Sorrido mentre lo vedo annuire. «Cosa stavi facendo prima?» Domando, e mi allontano da lui per guardare il suo viso.

«Stavo dormendo.» Si siede sul cuscino e mi invita a fare lo stesso su quello vicino a lui.

«A quest'ora?» Domando mentre mi siedo.

«Sì.» Appoggia il gomito sul tavolino e posa il mento sulla mano mentre continua ad osservarmi. «Tu?»

«Stavo aiutando Tanjirō con degli scatoloni.» Spiego. «Ora che ci penso, dovrebbe aver finito. Avrei dovuto finire di aiutarlo prima di venire qui.»

«Ora non preoccuparti per lui.» Dice. «Piuttosto, preoccupati per la tua salute. Se non prenderai un raffreddore potrai considerarti fortunata...» Sospira. «...Anche per la tua vita. Anche se siamo alla fine del pomeriggio il cielo è fin troppo scuro, se ci fosse stato un demone in giro non penso che ti avrebbe risparmiato solo perché sei tu.»

«Tu dici?» Sollevo un sopracciglio. «Secondo me avrei potuto stenderlo con il mio fascino.»

«Fascino?» Corruga le sopracciglia. «Io sono serio.»

«Anche io lo sono.» Provo a mantenere un'espressione seria di fronte alla sua, ma mi lascio sfuggire un sorriso poco dopo.

«Se fosse accaduto qualcosa...»

Lo interrompo prima che possa continuare, e cerco di rassicurarlo. «Ma non è successo.» Appoggio la mano sulla sua, e sorrido. «Sicuro di non voler tornare a dormire?»

«Sicuro.» Dice. «Sono solo preoccupato per te.»

«Sì, lo so.» Sospiro. «Ma alle volte dovresti rilassarti e non prenderti così tante responsabilità, o finirai per caricarti addosso tutto quanto.»

«No, penso tu possa stare tranquilla.» Ammette e posa la testa sulla mia dopo avermi lasciato un veloce bacio sulla fronte. «Non credo di essere quel tipo di persona.»

«Allora te lo rinfaccerò nel caso riaccada.» Sorrido. «Che ne dici?»

«Dico che sarai costretta a rinfacciarmelo ogni giorno.»

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Canzone:


Riptide - Vance Joy

𝘼𝙣𝙞𝙢𝙚×𝙍𝙚𝙖𝙙𝙚𝙧 -RICHIESTE CHIUSE-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora