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~Sono in un prato fiorito, con i fili d'erba che mi accarezzano le caviglie, il vento che scuote i capelli e il sole che bacia il mio corpo. Indosso dei semplici pantaloncini di jeans e un top nero con delle sneaker color jeans scuro; fa caldo e l'arietta che soffia da piacere, mentre cammino noto una figura farsi spazio nel paesaggio.
È un ragazzo con i capelli mori e un ciuffo ribelle sfumato di biondo, una semplice maglietta a mezze maniche azzurra e dei pantaloni di jeans; appena lo noto i nostri sguardi si incastrano l'uno nell'altro impedendo qualsiasi tentativo da parte del mio cervello di abbassare la testa.
Mi avvicino lentamente allo sconosciuto, allungando una mano per poterlo toccare ma uno strano rumore mi impedisce di arrivare fino in fondo....~

Bip Bip Bip

Sento il suono della sveglia rimbombarmi nelle orecchie facendomi alzare di scatto e guardare intorno, quando la mia vista si abitua alla luce del sole mi strofino gli occhi e spengo IMMEDIATAMENTE la sveglia sul mio cellulare prima che lo butti dalla finestra. Volto la testa verso lo specchio che si trova alla mia destra notando di essere in uno stato orribile quindi decido di scendere dal letto, prendere il telefono e avviarmi in cucina per prepararmi colazione. Prendo la tovaglietta e metto cucchiaino, zucchero e biscotti.... finito di mangiare torno in camera e prendo i vestiti per la giornata, certo non sono vestita granché elegante anche perché non mi piace risultare troppoooo...esagerata ecco dato che devo andare solamente a lavoro ma comunque non mi vesto nemmeno come se vivessi per strada, è un outfit abbastanza comodo non solo perché mi permette agilità ma anche perché mi consente di non attirare sguardi 'indiscreti', ho optato per dei semplici pantaloncini neri con dei dettagli bianchi e una maglietta bianca che scopre la pancia e una spalla. Finito di prepararmi prendo la bici e mi avvio verso la casa del bambino che devo guardare, eh si faccio da babysitter a un bimbo di 7 anni, ringraziando non è difficile guardarlo anche perché l'unica cosa che devo fargli fare per tenerlo calmo è farlo giocare quindi niente di così complicato almeno credo. Arrivata a destinazione suono il campanello e aspetto la risposta, dopo soli due minuti il cancelletto si apre consentendomi di entrare nel palazzo, utilizzando l'ascensore salgo al piano della casa e sulla soglia mi attende la madre che finisce di prepararsi per poi andare anche lei al lavoro, come al solito mi lascia le chiavi di casa e mi dice le solite cose che devo fare come a casa mia e ciò che posso fargli per colazione al piccolo, dopo aver risposto con un sì deciso sento la porta chiudersi e il marmocchio alzarsi dal letto venendo verso di me ancora assonnato stropicciandosi l'occhio con la mano
"Buongiorno Desy" mi dice solamente e io gli rispondo "Buongiorno a te dormiglione" con un dolce sorriso in volto dicendogli di andarsi a vestire mentre io gli preparo la colazione, lui fa come gli ho detto e si avvia verso la sua camera per potersi cambiare.

SKIP TIME POMERIGGIO

Ora stiamo andando al parco giochi in bicicletta, il piccolo mi sta facendo vedere come sa andare bene senza una mano ed è troppo carino infatti ogni volta che dice il mio nome lo guardo sorridendo, divertita dal suo incredibile orgoglio.
Dopo all'incirca 10 minuti ci ritroviamo a destinazione, con lui che, bici a mano, corre verso gli altri bambini per giocare mentre accenno una timida risata anche perché alcuni mi venivano addosso abbracciandomi, anzi stritolandomi, dato che mi conoscevano. Infatti prima di iniziare a lavorare avevo fatto 5 settimane di animazione a bambini di 1^-2^-3^ elementare perciò ero molto apprezzata dai bimbi, posai la bici ma neanche il tempo di sedermi che venni richiamata nel recinto per giocare a 'mummia', gioco tra l'altro che mi feci spiegare dato che non lo avevo mai sentito nominare e non sapevo le regole. Appena finì la spiegazione si diede il via alle danze, ero io che dovevo prendere ora perciò iniziai ad agitare le braccia per sembrare una vera e propria mummia e inoltre era una cosa che divertiva molto i bambini visto che urlavano ma poi scoppiavano in una fragorosa risata. Aguzzai le orecchie quando sentii il rumore del cancelletto chiudersi mi volti immediatamente puntando il dito contro un ragazzo poco più alto di me, con i capelli raccolti un piccolo codino, una maglietta colorata e dei pantaloni a mezza gamba di jeans. Ora che ci penso assomiglia molto al ragazzo che ho sognato stanotte, ma molto probabilmente sarà una semplice coincidenza. Quando realizzai chi era rilassai i muscoli "oh scusa mi hai fatto spaventare ahah" dissi grattandomi la nuca imbarazzata con un sorriso stupido dipinto in volto; "tranquilla è normale spaventarsi in situazioni del genere" "io sono Desiré comunque" risposi con un velo di timidezza in viso "Luca" tendendomi la mano, mi imbambolai a fissare la sua mano per un tempo che pareva infinito prima di stringergliela con un sorriso a trentadue denti. È anche un bel ragazzo devo ammettere ma devo ricordarmi che potrebbe sempre voler essermi amico solo per il proprio tornaconto, dopotutto è sempre così nessuno vuole diventare tuo amico per simpatia, ma c'è sempre e dico sempre qualcosa dietro, io ne sono una vera e propria testimone di questo fenomeno.
Lui ha visto che stavo giocando con i bambini perciò decise di giocare anche lui per non farmi essere l'unica ragazza 'grande' in mezzo a quel gruppo di marmocchi, anche se più che aiutarmi mi faceva esasperare più dei bambini ma non è importante. È molto simpatico infatti parlare conui mi fa pesare meno di stare seduta ferma a controllare che nessuno si faccia male, non mi distrae, né mi prende in giro anzi mi fa ridere e anche il piccolo che guardo è stato felice di aver incontrato Luca perché finalmente anche quando è l'unico bambino almeno gioca con qualcuno.
Riportato il bimbo a casa sono tornata anche io, con mio nonno, mia madre e mia sorella ad attendermi per la cena, con la tavola apparecchiata e il cibo nel piatto, mangiammo, pulimmo e salimmo sopra. Alle 21.00 andarono tutti a dormire, pure io anche se in realtà avevo molti pensieri nella testa in primis tra tutti quel ragazzo.
Ero sicura, convinta al 110% che lui era il ragazzo del sogno anche se l'acconciatura era diversa, i lineamenti delicati, lo sguardo ribelle e divertente e il modo di vestire erano identici. Bah io non ho mai pensato ad un ragazzo così tanto, è come se mi avesse stregato e incatenato le nostre menti l'una all'altra; per colpa di tutti questi pensieri sbatto il cuscino in faccia urlandoci contro per sfogarmi ma ciò non basta quindi prendo le cuffie e il cellulare mettendo la musica per distrarmi. Ringraziando funziona infatti mi addormento dopo pochi minuti ma con la testa che mi riporta a rivedere nuovamente il ragazzo davanti a me.
Chissà cos'ha di diverso dagli altri.

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