2-CHIAMAMI SE TI VA<3

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"Ehy"
Una voce morbida e setosa, velatamente provocatoria, attira la mia attenzione.

Una ragazza se ne sta coi gomiti puntati sul bancone, e il viso fra le mani; ciocche di capelli biondo grano le ricadono dolcemente sulle spalle, e un paio di occhi grigi come il cielo in tempesta sono fissi su di me.

Poso il bicchiere e lo straccio con cui lo stavo lucidando, avvicinandomi a lei.

"Ehy - dico a mia volta - cosa ti preparo?"
Le sue labbra, dipinte di rosso mattone, si distendono lentamente in un sorriso, e si prende qualche secondo per pensare, mentre arrotola distrattamente alle dita qualche ciocca dei suoi capelli setosi; nonostante se ne stia dall'altra parte del bancone, il suo profumo dolce e sensuale non fallisce nel solleticare le mie narici.

Finalmente distoglie lo sguardo dal cartellone dei drink, e i suoi occhi grigi e torbidi tornano ad agganciarsi coi miei.
"Ti lascio carta bianca. Stupiscimi" dice, riducendo la sua voce ad un morbido sussurro.
Le faccio un mezzo sorriso e afferro lo shaker; con un misurino lascio cadere sul fondo del ghiaccio tritato, aggiungo del Rum Bianco e del Blu Curacao, del succo d'Ananas e un po' di crema a base di cocco.

Mentre maneggio gli ingredienti e le bottiglie, percepisco la mia pelle andare a fuoco sotto il suo sguardo tremendamente intenso.

Chiudo il tappo e agito il tutto, energicamente, così che possa miscelarsi a dovere; scelgo un bicchiere da cocktail elegante, con uno stelo lungo e la bocca a fiore, dove verso lentamente il liquido denso e bluastro.

Incastro una fettina sottile di ananas fresca sul bordo di vetro, e porgo il drink alla ragazza.

"Che insolito colore" mormora lei, ridacchiando e rigirandosi il bicchiere tra le dita; guarda il contenuto con curiosità e le labbra increspate in un sorrisetto compiaciuto.
"Blue Hawaiian" dico io, e lei mi rivolge un'occhiata complice, per poi poi prendere un sorso dal drink.

C'è qualcosa nel suo modo di muoversi lentamente, nella sua voce ridotta ad un vellutato sussurro, nel modo in cui tiene le sue iridi argentee fisse sulle mie, che mi riempie velocemente la testa di supposizioni; la osservo mentre appoggia il bicchiere sul bancone, passandosi la lingua sulle labbra appiccicose dei residui del drink.

Il suo sguardo incrocia per l'ennesima volta il mio, e mi sorride soddisfatta.
"È molto buono" esordisce, con quel suo mormorare velato di sensualità.
"Grazie" dico io, piegando leggermente il capo.
La ragazza si passa distrattamente una mano tra i capelli dorati, e afferra dal portafoglio una manciata di sterline; lascia scivolare le monete sulla mia mano, sfiorandomi intenzionalmente la pelle delle dita.

"Ci si vede, belloccio" mi fa, per poi voltarsi di spalle; seguo con lo sguardo la sua silhouette slanciata e avvolta in una pelliccia lucida allontanarsi, verso l'uscita del locale.
Afferra la maniglia, mi lancia un'ultima occhiata ammiccante, e si lascia definitivamente la porta dietro di sè.

Sotto le monete che mi ha lasciato sulla mano, c'è un pezzetto di carta spiegazzato.

"Chiamami se ti va. Baci<3"

Un sorrisetto mi sfugge sulle labbra e ripongo con cura il biglietto nelle tasche dei jeans.

"Ma guadatelo! Il playboy..."

Una forte pacca mi arriva sulla spalla e un ragazzo compare alla mia destra: una fascia colorata, allacciata alla fronte, trattiene una chioma capelli corvini, e qualche ciocca ribelle ricade sulle guance candide, pallide quanto la luce lunare; un sottile anellino alla narice brilla argenteo sotto le luci neon del locale.

"Allora...quella biondina?" incalza, facendomi l'occhiolino, mentre si allaccia i bottoni della divisa.

"Oh Yoongi! Ma quando sei arrivato?"

"Giusto in tempo per godermi la scena dalla porta" risponde lui, sghignazzando; alzo gli occhi al cielo e sbuffo, scuotendo la testa con un mezzo sorriso.
Un ragazzo si avvicina al bancone e ordina un drink.
"Ti ha lasciato il numero?" mi borbotta Yoongi all'orecchio, immergendo lo shaker nella ghiacciaia; faccio un breve sengo d'assenso, per poi dirigermi verso un cliente un poco più in là.
Afferro un paio di bottiglie e un misurino, cominciando a versare le giuste proporzioni in un bicchiere cilindrico; mentre qualcuno mi punzecchia la schiena con insistenza.

"E tu...che farai?" mi chiede nuovamente, afferrando una bottiglia di Vodka accanto a me; mi mordicchio il labbro inferiore e corrugo le sopracciglia, mescolando lentamente il contenuto del drink con un cucchiaio sottile.
"A lei" porgo il bicchiere al ragazzo davanti a me.
Un gruppetto di giovani sulle ventina compare alla mia destra, e mi dirigo velocemente verso di loro, sotto le frequenti occhiate di Yoongi accanto a me.

Passo il resto delle ore del turno ad evitare le domande insistenti del moretto, che pare trovare ogni scusa buona per avvicinarsi e borbottarmi all'orecchio; lancio un'occhiata al mio orologio da polso e finalemente le lancette indicano le tre di mattina.
Mi appresto a ordinare velocemente il bancone e gli utensili, cercando di starmene il più lontano possibile dal mio collega ficcanaso, che non pare non aver ancora mollato la sua causa.

"Ma almeno ti piace?" sento la sua presenza comparire alle mie spalle.

Prendo un grande respiro, trattengo l'aria nei polmoni per una buona manciata di secondi, e la libero soffiando dalla bocca; strizzo un poco le palpebre e stiro un sorriso forzato sulle mie labbra.
"Non lo so, in verità" rispondo, cercando si assumere un tono pacato e calmo; il moro mi guarda per qualche secondo, poco convinto, poi fa spallucce e borbotta qualcosa tra sè e sè.

Sfilo il mio cappotto dall'appendiapiti, lo indosso e mi dirigo verso la porta.

"Jungkook!" mi volto e vedo Yoongi raggiungermi velocemente.

"Dimmi"

"Sabato organizzo una festa a casa mia, vieni anche tu" dice, guardandomi negli occhi con serietà.
"Questo sabato? Non so-" farfuglio, torturandomi le dita dietro alla schiena; lui mi posa una mano sulla spalla e arriccia il labbro, in un'espressione supplicante.
"Eddai..."
"Yoon-"
"Tanto non hai nulla da fare" ribatte lui, piegando un poco il capo di lato; un mucchio di pensieri prendono a vorticare fastidisamente nella mia testa, sfuggendo al mio controllo.
Rimango in silenzio per una manciata di secondi, sotto il suo sguardo insistente.

"Ti farò sapere..." borbotto infine, sbuffando rassegnato; gli occhi nero carbone di Yoongi si illuminano all'istante, e un sorrisetto compiaciuto compare sul suo viso.

"Grande amico, sapevo che non mi avresti deluso"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 13, 2023 ⏰

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