capitolo tre

5 0 0
                                    

Il cuore risalii tutto il petto, attraverso la gola e mi blocco il respiro.
Mi sembrò di morire.
Gli agenti si avvicinarono cautamente al cassonetto, quando la radio della volante squillò, dicendo che i due fuggitivi erano stati avvistati da un elicottero in uno dei quartieri centrali della città.
I due corsero alla propria macchina, il più robusto prese il volante, mentre l'altro accese le sirene.
Sfrecciarono via, e scomparsero dalla nostra vista in pochi millesimi di secondi.
Marco mi guardò, le sue guance erano rosse come la carne appena cotta e il suo cuore batteva così forte, che si sentiva il suo battito anche da molta distanza. Uscimmo da quell'ammasso di sporcizia, senza sapere cosa fare e dove andare, ma con un forte e deciso pensiero nella testa:"avere giustizia".
Io mi fidavo del mio amico e pensavo che lui avrebbe trovato la soluzione a tutto.
Ma non era così. Era una persona qualunque, uguale a me, ma a cui io ero così legato, che mi fidavo cecamente.
Marco mi disse che aveva un suo amico fidato, che abitava li difianco, che ci poteva ospitare.
Io non ci pensai nemmeno per un secondo, dicendogli che era la soluzione ideale.
Mi sbagliai.
Non immaginavo che il mio amico, poteva avere dei segeti alle spalle che non mi aveva mai rivelato,ma era così, l'unica persona di cui mi fidavo cecamente era diventato all'improvviso un completo estraneo.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: May 31, 2015 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Nell'ombraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora