Solo questa volta

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Non si sfiorarono finché non arrivarono davanti alla porta dell'alloggio di Eva. Cercavano di mantenere un livello alto di eccitazione, derivante più dall'attesa che dal contatto vero e proprio.

Eva provava a smorzare quell'elettricità vibrante che li circondava parlando del posto e della bellezza della baia privata a sua disposizione, ma niente riusciva a distogliere la loro attenzione da quell'aspettativa erotica ormai palpabile.

Una volta dentro però non ebbero neanche il tempo di capire nulla perché Eva fu immediatamente catturata dalle braccia di Silvia e dalle labbra di Alberto.

Una frenesia di baci, lingue e mani confuse i loro sensi e mescolò i loro pensieri.

La luna piena, intanto, splendeva dalle finestre aperte nel piccolo ambiente unico e i contorni dei pochi arredi erano sottolineati da un gioco argentato di ombre. Non ci fu bisogno di accendere la più piccola lampada.

L'uomo si staccò da quel groviglio per ammirare meglio quelle sirene in carne ed ossa.

Le due donne cominciarono a baciarsi voracemente, le mani stringevano, graffiavano e provavano a sfilare i piccoli abiti di dosso. A vicenda si aiutarono con pochi gesti e in un attimo si spogliarono una di fronte all'altra, rimanendo in intimo.

Sfilarono insieme la camicia a righine dell'uomo e si chinarono contemporaneamente ai suoi lati per togliergli anche i pantaloni.
Le mani toccavano, attraverso la stoffa, un membro già pronto  e il desiderio impellente lo mandò quasi in tilt.

Alberto, allora, si diresse verso la porta finestra e la spalancò facendo entrare i raggi di luna. Il letto dietro il separé era posto in un angolo un po' angusto, per ciò che lui voleva fare. Quindi, ne sollevò il materasso senza sforzo e lo portò fuori in terrazza mettendolo a terra.

I corpi ripresero a spogliarsi, ma stavolta con straziante lentezza, tanto che Alberto le lasciò fare, godendosi estasiato quello spogliarello fuori programma.

In un attimo anche la lingerie scomparve e rimasero completamente nude in balia dei desideri dell'uomo.

Mentre le guardava toccarsi e baciarsi, lui finì di spogliarsi e sistemare qualche preservativo vicino al giaciglio. Aumentando con la mano destra la sua già notevole erezione fino a scoprirne la punta lucida e liscia.

Si avvicinò gentilmente alle due e le condusse fuori, facendole distendere sul materasso.

Le dita di Eva erano occupate a restituire i favori, alternandosi tra i capezzoli e il sesso glabro della nuova amica, la quale mugolava di piacere per il servizio che stava ricevendo.
La bocca di Alberto ebbe il suo turno tra le pieghe di Silvia e lei resistette ancora un po' a quel doppio assalto, fino a scoppiare in un orgasmo gridato.

Poi fu il turno di Eva che accolse con gioia la lingua dell'uomo al suo interno, mentre aveva ancora tra le mani la carne di Silvia. Anche lei provo' a resistere il più possibile, ma le abili doti di Alberto nell'usare la lingua erano una sfida che nessuna donna avrebbe voluto vincere. Venne due volte di seguito nella sua bocca e si senti' appagata e felice come non mai.

Provava sensazioni multiple di benessere, rilassamento ed eccitazione continua. Sorrideva tra se' sentendosi finalmente spregiudicata e sessualmente libera.

Senza un attimo di pausa il membro di lui fu avvolto dalla bocca di entrambe le ragazze, leccato per tutta la sua lunghezza e accarezzato con maestria di polso, per essere condotto all'apice del piacere.
Ma fu bloccato un attimo prima di eiaculare.
Quelle due volevano farlo impazzire.

Solo questa voltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora