La sabbia dappertutto

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Nel momento in cui la donna si girò languida, mostrando le sue natiche abbronzate, la mano sinistra dell'uomo corse tra quelle gambe appena dischiuse, mentre la mano destra si spostò furtivamente verso la parte bassa del suo cavallo cominciando a tenere un movimento ritmico inequivocabile, che non sfuggi' agli sguardi dei vicini di ombrellone.
Ma questi, immediatamente, ripresero a fare e dire ciò che li teneva occupati fino a poco prima.

Quella coppia si stava masturbando con disinvoltura, in spiaggia, in mezzo ad altra gente, in pieno sole, di fronte a sconosciuti, e per tutti i presenti era l'assoluta normalità!

Eva, invece, restò perplessa e affascinata da tale disinibita scioltezza, tanto da non riuscire a staccarvi lo sguardo. Avrebbe voluto fingere di non essersi accorta di nulla e nel contempo gustarsi ancora quella scena, ma la sua nuova amica la anticipò.

"Non vergognarti se guardando certe cose cominci a provare eccitazione, è naturale farlo. Sarebbe strano il contrario. A loro non dispiace di certo, anzi."

Eva era accaldata dalla scena che le si mostrava e anche stranamente incuriosita da quella novità di situazioni.

"In effetti è la prima volta che assisto ad una tale libertà di espressione del piacere, dal vivo e a pochi passi da me. A meno che non stia guardando un film porno o che non sia io stessa parte dell'azione. Ma devo dire che la cosa è... piacevole ed eccitante nello stesso momento. Anche se devo dire che odierei ritrovarmi la sabbia dappertutto dopo."
Cercava di sdrammatizzare così il desiderio che cominciava a crescere.

Silvia stavolta scoppiò a ridere di gusto, sia per la semplicità della confessione che per la sensualità che Eva sprigionava arrossendo alle sue stesse parole.

Guardandola negli occhi e facendosi più seria, prese a distrarla spiegandole alcune cose di quel nuovo mondo, non senza però accompagnare le parole con lievi sfioramenti del seno di Eva, la quale rimase immobile a gustarsi quelle carezze.

"Innanzi tutto bisogna tenere presente che nelle spiagge per nudisti è assolutamente vietato fare sesso e compiere atti di natura sessuale..." e con i polpastrelli sfiorava quel seno chiaro compiendo piccoli cerchi attorno ai capezzoli, facendoli inevitabilmente indurire.

"... per i nudisti il corpo sta bene libero da ogni restrizione, ma non si deve cadere nella volgarità sennò se ne oscura la bellezza naturale che possiede."

Eva ascoltava, aumentando la velocità dei sospiri, finché Silvia, soppesando il seno con tutto il palmo, si abbassò e le cominciò a lasciare piccoli baci sull'areola.

Eva chiuse gli occhi rapita da quelle labbra calde che adesso stavano accogliendo a turno entrambi i seni e che con piccoli morsi le davano scariche di piacere direttamente tra le gambe che non riusciva più a tenere accostate tra loro.

Dolcemente si ritrovò stesa di schiena sulla sabbia calda, mentre il suo corpo cominciava ad inarcarsi involontariamente cercando di favorire quegli assalti inebrianti.

Non era mai stata con una donna, anche se aveva fantasticato la cosa da quando era ragazzina. Ne era sempre stata curiosa, anche se gli uomini la attraevano sopra ogni cosa.

In un altro frangente, avrebbe immaginato qualcun altro di particolare a darle piacere, o un altro luogo, sicuramente, in cui prepararsi a godere di quelle attenzioni. Ma invece, stavolta, con gli occhi socchiusi e sognanti, la nuova Eva desiderava solo che quel momento non finisse tanto presto, sperava che quella bocca di donna fantastica non smettesse e che tutte le persone attorno a lei, cominciassero a guardarla.

I seni avvolti in entrambe le mani della sua nuova amica e la bocca a gustarne l'aroma salato di mare la fecero rilassare e desiderarne di più.

Presa com'era da quella eccitante situazione non si accorse subito che una terza mano le stava delicatamente schiudendo le cosce per cominciare ad accarezzarla dove ne sentiva più urgenza.

Non riusciva a tenere il conto di quanti fossero i punti di assalto sul suo corpo, ne' di come fosse possibile riuscire a restare immobile a quelle attenzioni dappertutto.
Silvia le sembrava una vera piovra.

Apri' leggermente gli occhi e puntando lo sguardo al suo pube si accorse che una bellissima mano le stava accarezzando piano il monte di Venere e con movimenti lenti, in men che non si dica, prese possesso delle sue grandi labbra.

Solo questa voltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora