E iniziamo questo My Hero Academia

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( Questa è la prima storia che pubblico, poiché prima d'ora non ho mai trovato il coraggio di pubblicare, per insicurezza più che altro.
Spero che la mia storia possa piacervi e mi scuso in anticipo per eventuali errori che potrebbero essere presenti)











Era un giorno come tanti altri per Gin. Un ragazzo di 15 anni, la sua famiglia era morta quando lui era piccolo in un incendio e per questo viveva con i nonni materni.
Tutti i giorni dopo essere tornato da scuola dava una mano in casa, visto che sua nonna era anziana e non aveva più la mobilità di quand'era giovane.

Era di bel aspetto ma il suo essere poco socievole unito al suo carattere particolare facevano si che non fosse esattamente popolare.

Il suo unico amico condivideva la sua passione per i manga ed anime e continuava ad assillarlo per fargli iniziare un manga in particolare.

~Dai Gin devi iniziare Bnha siamo anche ad un punto bellissimo sta succedendo un bordello che non puoi capire ~ quasi lo supplico il suo amico

~ Eh infatti se non ne parli eviti di farmi spoiler come tuo solito.
A proposito, a che capitolo stanno giusto per sapere? ~ gli chiese Gin già pentito della domanda
~ Guarda io sono leggermente indietro ma circa 350, io sono quasi al 300 Dai compralo e non te ne pentirai~ lo supplico per davvero stavolta.
~ Ok mi hai sfacellato le palle, lo prendo, che poi l'inizio me l'hai già spiegato alla grosso modo, basta che poi la finisci di scassare.
Ci vediamo domani a scuola~ si salutarono i due

La vita di Gin era limitata a scuola-casa-casa-scuola, con qualche eccezione per andare in fumetteria a comprare novel o manga.

Anche se raramente ci andava, di solito leggeva le scan tramite cellulare o si faceva prestare i volumi dal suo amico e quella sera era una di quelle rare volte.

"Ok togliamoci il pensiero, spero solo di non rimanere deluso da questo Boku No Hero Academia." Penso il ragazzo tra sé e sé.

Arrivato in fumetteria saluto il commesso e si mise a cercare il primo volume di Boku no Hero Academia. Non ci mise molto e l'aveva appena trovato, ma qualcosa di inaspettato accadde.

~Dammi tutti i soldi è una rapina ~ si sentì in direzione della cassa

"eh si può essere più sfigati " penso.

Stavano rapinando la fumetteria proprio in quel momento.

" Non sembra avermi notato per ora, che faccio?
Provo a scappare? Se come no gli passo accanto e non mi vede, mica è cieco.

Chiamo la Polizia? No mi sentirebbe e allora sarei in grossi guai. Se mi vede però come minimo si prende soldi e cellulare" penso Gin.

Poteva rimanere nascosto ed aspettare che il tutto finisse ma poi si accorse che il proprietario del negozio si stava sentendo male, forse un infarto dovuto alla forte paura.

Era ancora più agitato così come il rapinatore così scelse di fare qualcosa, qualcosa di molto stupido.

Prese l'estintore che si trovava in un angolo, si avvicino lentamente cercando di non farsi sentire. Il suo piano era stendere il criminale e portare il proprietario del negozio al ospedale non molto lontano da lì.

Il criminale però senti un rumore, aveva urtato con un piede uno scaffale.

~Ferma lì, chi sei? che diamine vorresti fare con quello, l'eroe?~ lo prese in giro il rapinatore

Gin capi che oramai doveva agire, gli corse contro e carico l'estintore all'indietro, dopodiché lo colpì in fronte facendolo svenire. Senti oltre al impatto del pesante oggetto con la testa del uomo anche un colpo, un qualcosa di riconoscibile gia dalla prima esperienza.

Era un colpo di pistola, era stato ferito al petto.
Anche se aveva mancato il cuore il proiettile aveva perforato il polmone e inoltre stava perdendo molto sangue.

" Ok credo che ora a maggior ragione c'è bisogno di un ospedale" penso.

Cerco il telefono per chiamare l'ambulanza ma era caduto a terra poco prima e lo schermo era tutto pieno di crepe, il touch era inutilizzabile.

Il cellulare del commesso allora... Scarico.

Il negozio ne era sprovvisto, il proprietario stava facendo aggiustare la rete elettrica quindi il telefono era fuori servizio.
"eh ma che si può essere così sfigati ???

Ok anche se sono messo anch'io di merda, devo provare ad aiutarlo, l'ospedale è vicino" penso il ragazzo.

Si carico l'uomo sulle spalle e molto faticosamente si mise in cammino.
La strada fino al ospedale gli sembrò infinita mentre si sentiva sempre più debole.
Era una strada poco trafficata ma anche così non gli sembrava normale no passasse nessun passante, anche a piedi per chiamare aiuto, niente.

Arrivo al entrata del ospedale e li fu notato da degli infermieri.

Caricarono entrambi su delle barelle e li portarono dentro.
~Ha avuto un infarto~ riuscì a dire Gin.
Poi senti alcune parole come se fossero ovattate.
- L'uomo è stabile si è salvato grazie a lui-
- il ragazzo? C'è l'ha farà?-
-Ne dubito, ha una ferita grave al polmone sinistro, e ha perso moltissimo sangue, facciamo tutto il possibile, ma ci vorrebbe un miracolo-.

" E ti pareva, con la fortuna di oggi...

Almeno il proprietario del negozio si è salvato"- penso Gin.

Il ragazzo si risveglio, ma non era più in ospedale.
Era in una stanza che non ricordava aver mai visto.
Si mise in piedi e si guardò intorno. L'orologio dava le 6 e 30, c'era un letto, un armadio ed una scrivania abbastanza classici, sul muro c'erano alcuni poster
- Questi chi sono?

Mmmmh, mi sembra di aver visto il biondo...
Questo mi pare all migth di My Hero Academia, il proprietario di questo corpo è un otaku anche lui o cosa?- penso Gin. Si guardo allo specchio ma nulla di strano era lo stesso di sempre tranne per i vestiti.

 Si guardo allo specchio ma nulla di strano era lo stesso di sempre tranne per i vestiti

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( Faccio Schifo a disegnare quindi ho preso direttamente un immagine da internet.

Non conosco il personaggio ma è molto simile a come mi ero immaginato il mio protagonista)

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