Capitolo 1

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Benvenuti, mi chiamo Azzurra Black, ho 16 anni e sono serpeverde.
Mi piace l'astronomia, tutte le particolarità di essa mi rappresentano, mi piace anche leggere, oh, e passare le notti sulla torre di astronomia. È un luogo molto tranquillo. Non ci vanno molte persone, anzi, non ci va nessuno.
I miei genitori sono deceduti quando avevo solo 5 anni, da quel giorno vivo insieme a Glenda. Per chi non lo sapesse è una signora anziana, che per me è come una nonna ormai, era amica di mamma e papà a quanto so.
A svegliare i miei pensieri è Tessa, mia migliore amica da quando mi sono ritrovata a frequentare questa scuola.
"Azzu, Silente deve fare un annuncio"
Dice venendomi incontro. Tessa è una ragazza molto bella, ha i capelli biondi, occhi di un blu oceano che ti ci potresti perdere dentro, fisico che tutte sognano, insomma una ragazza perfetta.
"Arrivo!"
Rispondo all'affermazione della mia amica fatta poco prima, mi alzo dal letto in cui ero seduta poco prima che venisse a chiamarmi Tessa. Insieme ci dirigiamo in Sala Grande e, ci accomodiamo al tavolo serpeverde, aspettando che il preside parli.
"Buonasera ragazzi, vi chiederete perché vi ho convocati qui a quest'ora, beh vi rispondo subito. Con noi si unirà un nuovo studente, mi raccomando, fatelo sentire a suo agio."
Afferma Silente e, subito dopo le porte si spalancano e in Sala entra un ragazzo abbastanza alto, con i capelli di colore castano e ricci. Una cosa che ho notato è la cicatrice che ha sul naso.
"Vi presento, Mattheo Riddle!"
Continua, un attimo, Riddle? Subito si sentono dei bisbigli in tutta la Sala, ma sembra che "Riddle" li ignori.
Sono concentrata sullo smistamento che non sto ascoltando la mia amica che mi parla.
"Azzurra! Ascoltami"
Dice attirando la mia attenzione.
"Cosa c'è Tessa!"
Rispondo alla mia amica affianco a me.
"Secondo te perché Silente ha fatto entrare un Riddle ad Hogwarts?"
Chiede incuriosita come se io sapessi qualcosa.
"Come faccio a saperlo!"
Detto questo mi volto dalla parte opposta, per continuare a guardare lo smistamento, ma quando mi giro vedo che si stava alzando dallo sgabello e si stava avvicinando al tavolo serpeverde, più precisamente al gruppo di mio cugino, Draco Malfoy.

Finito di mangiare, io e Tessa ci siamo alzate dalla tavola serpeverde e siamo uscite dalla Sala Grande. Arrivate in sala comune Tessa sbatte contro, Malfoy, il cui era con il suo gruppetto.
"Stai attenta putanella"
Ringhia mio cugino alla mia amica, io subito lo guardo per poi rispondere al posto di Tessa.
"Senti brutto pezzo di merda, invece di rompere le palle a noi vai a scoparti le galline che ti vanno dietro!"
Dico per poi trascinare via Tessa, senza lasciare tempo di rispondere a Draco.
"Grazie Azzu"
"Sai che ci sono"
Dico per poi farle l'occhiolino, ci dividiamo andando ognuno nelle proprie camere, Tessa condivide la camera con una certa Pansy, mentre io, fortunatamente, non la condivido con nessuno.
Appena entrata in stanza mi vado a fare una doccia fredda, per poi sistemarmi, indossando il pigiama.

È mezzanotte, mi sono alzata dal letto e mi sono messa una felpa e, con il pigiama addosso, sono andata sulla torre di Astronomia, come ogni notte.
Percorro le lunghe scale della torre fino ad arrivare in cima. Noto una figura seduta in terra, mi avvicino e solo pochi metri dalla persona mi rendo conto che era Mattheo Riddle.
Me ne stavo per andare ma lo sento parlare.
"Puoi restare se vuoi, non ti mangio"
Dice continuando a guardare le stelle, non rispondo, ma mi siedo affianco a lui.
"Come mai sei sveglia a quest'ora"
Mi chiede, ma questa volta mi rivolge lo sguardo.
"Vengo qui ogni notte"
Rispondo guardandolo a mia volta, lui annuisce per poi accendersi una sigaretta.
"Oggi Malfoy continuava a lamentarsi"
Dice facendosi contagiare da una risatina
"Oh non lo sopporto, fin da quando eravamo piccoli si comporta così!"
"Un'attimo, vi conoscete da quando eravate piccoli?"
Chiede curioso.
"Peggio, siamo cugini"
Rispondo provocandogli una risata.
"Mi dispiace per te..."
"Azzurra, Azzurra Black"
Dico guardalo e sorridergli, mi sorride anche lui per poi iniziare a parlare.
"Credo tu sappia chi sia io"
Dice abbassando lo sguardo.
"Credo tutti lo sappiano"
Continua, sinceramente un po' mi dispiaceva, sembrava un ragazzo così gentile.
"Cosa te ne dovrebbe importare"
Dico interrompendo il silenzio che si era formato.
"Insomma, non sei come tuo padre"
Continuo guardando il cielo, più precisamente le stelle.
"E come fai a saperlo, sentiamo"
Dice spegnendo la sigaretta.
"Lo so e basta"
"Lo sai e basta? Pff solite stronzate"
Dice alzandosi, e andando fino all'inizio della scala
"È stato un piacere, principessa"
Continua, per poi sparire nelle scale, principessa? Ma come si permette, sto qua appena lo becco lo meno.
Dopo una mezz'ora circa, mi alzo e vado in camera mia, apro la porta e mi ritrovo davanti...

the same but different-mattheo riddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora