prologue

794 29 4
                                    

Luke si agita sulla sedia troppo elegante del ristorante troppo al moda in cui si trova, lo guardo cambiare posizione in preda al fastidio, mentre quella gallina della sua fidanzata parla e gesticola come una folle.

Lui ha un abbigliamento del tutto fuori luogo, che non fa che renderlo eccitante, con i jeans neri strappati e la maglia ricoperta di buchi. Non mi aspettavo di incontrare la più stronza della scuola a pranzo in quel luogo costosissimo con il suo bellissimo ragazzo, ma la ricchissima famiglia di lei non deve avere problemi a pagare qualsiasi tipo di cibo.

Lui mi dà il fianco destro, e non posso fare a meno di ammirare il suo profilo perfetto mentre finge di ascoltare la sua fidanzata troia.

Sorride, ammicca, si morde il labbro facendo ruotare l'anellino di metallo. Mentre la bionda parla a vanvera appoggia il gomito sul tavolo e si sporge in avanti socchiudendo la bocca.

-Tesoro hai deciso cosa ordinare?- la voce di mia madre mi riscuote dai miei pensieri, cado dalle nuvole mentre il cameriere aspetta la mia decisione, il taccuino in mano e un tovagliolo appeso al braccio, lo guardo confusa

-Insomma prendi qualcosa- mio fratello ha il tipico atteggiamento rognoso di un comune bambino di dieci anni, gli lancio un'occhiata tagliente e lui mi risponde con un sorriso beffardo, reso ancora più spocchioso dal suo abito elegante della prima comunione.

-una pizza margherita- bofonchio allungando il menu all'uomo, osservando la tenuta troppo elegante per un semplice cameriere

-mi dispiace signorina ma non serviamo pizze a pranzo- mi rivolge un sorriso leggermente infastidito dalla mia mancanza di interesse

-ok, allora prendo quello che ha ordinato lei- faccio un cenno indicando mia zia, seduta dall'altra parte del tavolo di fianco a mia madre, il cameriere annuisce e segna velocemente qualcosa sul fogliettino di carta.

Con una mossa elegante si volta e si dirige impettito verso la cucina, guardo la tavolata di gente di cui faccio parte, genitori, zii, nonni e altri parenti più lontani che sono accorsi qui per assistere alla comunione di mio fratello.

Li osservo parlare tra loro e so che mi aspetta un lungo pranzo, che dovrò farcire di frasi cortesi e sorrisi falsi. Sento già la noia assalirmi e giocherello distrattamente con il telefono.

-So che non è divertente, ma prova a sopportarlo- mio padre mi accarezza gentilmente il braccio

-ok- borbotto appoggiando il telefono con lo schermo rivolto verso il basso.

Ne approfitto per lanciare un'occhiata oltre la mia spalla, Luke mi sta guardando, segue il profilo del mio corpo avvolto nel vestito elegante che avevo indossato per la cerimonia in chiesa, dalle spalle fino al sedere appoggiato sulla sedia imbottita.

Si lecca il labbro inferiore quando si accorge che lo sto fissando. Sento il collo e il viso scaldarsi lentamente.

-Cosa guardi?- sussulto quando mia madre mi pone quella domanda inaspettata, senza riuscire a trovare una scusa migliore le indico l'enorme acquario posizionato alla mia destra, appena dietro il tavolo di Luke e la sua ragazza che ancora parla, lo ritengo un diversivo abbastanza credibile.

-Molto bello- commenta –perché voi bambini non andate a vederlo da vicino?- la guardo allampanata. Essere di fianco a Luke con una schiera di bambini fastidiosi al seguito non era nei miei piani.

-Mamma ho diciassette anni, credo di non rientrare più nella categoria "bambini" e sto bene seduta qui- sbotto infastidita incrociando le braccia sul petto. Mio fratello coglie al volo l'occasione di irritarmi, e scende dalla sedia troppo alta per lui con un balzo.

"Treason"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora