4.

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Harry si diresse verso l'uscita e, una volta fuori, prese posto sugli scalini. Decise di legarsi i capelli in uno chignon alto, poi sospirò. Era stanco. Stanco di tutta quella situazione. Voleva solo riavere il suo Louis indietro; voleva indietro il ragazzo che lo amava e che avrebbe fatto qualsiasi cosa per lui. Ora, invece, com'era possibile che Louis non volesse neanche avere una conversazione civile con lui?

Scosse la testa, poi recuperò il suo cellulare dalla tasca dei jeans e andò dritto nella galleria. Ultimamente lo faceva spesso, riguardare le sue foto con Louis; durate gli anni ne avevano scattate così tante e riguardarle gli faceva riaffiorare i ricordi che aveva dietro ognuna di esse. I suoi occhi si fecero mano mano sempre più lucidi, alla vista delle molteplici foto che li ritraevano insieme. In quei momenti erano spensierati, felici... Erano semplicemente loro.

Si soffermò su una foto in particolare - un selfie fatto da Louis con precisione - che ritraeva il maggiore con il dito medio alzato e Harry posto esattamente dietro di lui con un broncio sulle labbra, tutti e due completamente bagnati fradici.












Agosto,
2013.

Il vento estivo di fine estate scompigliò i ricci di Harry, che si trovava steso con la testa sulle cosce del suo ragazzo, mentre quest'ultimo aveva le gambe penzolanti nell'acqua della piscina e la testa buttata all'indietro per godersi la freschezza di quella notte.

«Non voglio che l'estate finisca» ammise Harry, con un broncio sulle labbra.

«Neanche io» sussurrò Louis portando una mano ad accarezzare la guancia del minore. «Però, in compenso, l'autunno si avvicina e così anche l'inverno. E non dimentichiamoci che tu impazzisci per tutto questo e, soprattutto, per il Natale».

«Già» affermò entusiasta Harry. «E poi è anche il periodo del tuo compleanno, sappi che ho già pensato al tuo regalo. Sarà bellissimo, giuro!» continuò.

«Di già?».

«Certo, Lou. Ricordati che sono un tipo molto preciso, quindi non potevo permettermi di arrivare all'ultimo e non sapere cosa regalarti».

«Okay, ma siamo ad agosto! Mancano ancora quattro mesi al mio compleanno».

«Appunto, ciò vuol dire che è alle porte» affermò facendogli una linguaccia e scoppiando a ridere subito dopo.

Louis lo seguì a ruota e «sei davvero assurdo, piccolo».

«Se lo dici tu» alzò gli occhi al cielo, poi si sollevò e posizionò le ginocchia ai lati delle cosce del ragazzo, trovandosi così esattamente con il viso vicino al suo.

«Ciao» sussurrò Louis sulle sue labbra, prima di buttarsi su di esse e dare vita ad un bacio. Le lingue si incontrarono quasi subito e il maggiore morse il labbro inferiore di Harry, facendogli rilasciare un piccolo gemito.

Harry allacciò le braccia al suo collo e mosse il bacino, facendo scontrare i loro membri coperti dal costume da bagno.

«Ti va di fare un bagno? Abbiamo la piscina tutta per noi» disse Louis sulle sue labbra. «E magari potremmo farlo anche nudi» alzò le sopracciglia maliziosamente.

«Assolutamente no! È notte fonda e fa anche abbastanza freddo, quindi te lo scordi».

Louis sbuffò. «Dai, Harry, non essere noioso».

As It Was - Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora