Parte 3 - Torta in Camera da Letto

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Ovunque si parlasse di DynaMight c'era sempre spazio per l'inseparabile spalla Deku. Il giovane di quasi diciotto anni era un perfetto candidato per diventare Number Two.

Le sue prodezze erano incredibili, la città si sentiva al sicuro.

Katsuki sospirò mentre chiudeva il notebook e si lasciava cadere alla sua morbida poltrona di pelle a guardare il tramonto fuori il suo ufficio.

La vista era davvero splendida.

Controllò pigramente l'orologio sul cellulare che teneva in mano. Mancavano circa un paio d'ore al rientro di Izuku da una cattura di un Villain molto pericoloso che adoperava ammoniaca allo stato liquido, solido e gassoso.

Sapeva che sarebbe stato egregiamente all'altezza.

Chiuse un po' gli occhi mentre sbadigliava. Non aveva dormito molto ma non poteva crollare nel mondo onirico, non quando era finalmente arrivato il diciottesimo compleanno di Izuku.

In tutti quei mesi era riuscito ad affinare il potenziale di Deku e l'aveva visto sbocciare sotto ai suoi occhi. Non era diventato granché alto né muscoloso; straordinariamente il viso fanciullo era rimasto tale.

Era fottutamente attraente, cazzo!

Il biondo guardò il suo cavallo e non si stupì di vederlo un po' più gonfio. Gli bastava pensare ad Izuku per eccitarsi maledettamente e doveva fare uno sforzo immenso, quando gli era vicino, per non saltargli addosso.

Un rumore alla vetrata gli catturò l'attenzione.

C'era Izuku che aveva bussato e lo stava salutando con un sorriso gentile e fanciullo. Float gli permetteva di volare. Katsuki gli fece il dito medio per scherzare e senza alzarsi premette un bottone sotto la scrivania.

Una delle vetrate si aprì automaticamente e si richiuse solo quando Izuku entrò fluttuando. Andò a sedersi sulle cosce di Katsuki sapendo di poterlo fare.

Il biondo si sosteneva la testa con una mano, con l'altra andò ad accarezzargli i capelli alla nuca.

«Kacchan... il Villain è stato catturato e ho fatto prima del previsto!» gli disse.

«Sei ferito?» domandò l'altro.

«Sto bene. Lavorare per il Number One Hero mi ha permesso di imparare alcuni trucchetti».

Katsuki lo spinse verso le sue labbra con una manata alla nuca. Izuku ridacchiò un po' prima di lasciar danzare la bocca e farla inebriare del sapore un po' al caramello dell'altro.

Le due lingue si scontrarono, si toccarono con un sottofondo di gemiti di passione.

«Buon compleanno, Izuku» gli sussurrò il biondo languido.

Fu allora che tirò fuori dalla tasca del suo costume da Hero un piccolo cofanetto di velluto rosso. Izuku rimase stupito, tuttavia lo aprì leggermente.

Trovò un anello in argento stupendo con dentro incisi i loro nomi in corsivo inglese. Deglutì la voglia di piangere la sua gioia per aver capito.

Allora, in fretta, si tolse un guanto e rimase con la mano sollevata a mezz'aria. Katsuki sorrise senza malizia, ma solo in modo angelico e raggiante. Gli infilò al dito quel prezioso cimelio per poi intrecciare insieme le loro dita.

«Kacchan...» sussurrò Izuku.

«Buon compleanno, Izuku» ripeté mentre anche lui si metteva al dito un anello simile. «Mentre eri in missione, sono andato a comprare questi due anelli perché voglio che sia un fidanzamento ufficiale».

Wait for me, Kacchan!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora