L'ombra della farfalla (e il riflesso di un amore)

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⚠️ Post quarta stagione, Stike Back, Evolution e Moltiplication! Riferimenti ad avvenimenti dei vari episodi!

Il sole stava calando e tutta la capitale francese era inondata da una luce arancione. Sarebbe stato un bello spettacolo per chiunque si fosse preso la briga di osservarlo.

Per l'appunto, quella precisa sera due giovani stavano camminando fianco a fianco. La prima era Marinette, adolescente dai capelli corvini e gli occhi azzurri, il secondo Adrien Agreste, modello di fama internazionale. I due stavano rientrando dopo una passeggiata tra amici, anche se il ragazzo avrebbe preferito definirlo un appuntamento.

Perché, nonostante per molto tempo e innumerevoli volte avesse cercato di negarlo, il biondo si era innamorato della compagna di classe. Ormai gli era impossibile non ammetterlo: Marinette era la persona più dolce, sensibile, disponibile e simpatica che avesse mai conosciuto. E dopotutto, quale problema ci sarebbe dovuto essere? La maggior parte delle relazioni non nascevano da un'amicizia? In realtà si sentiva in colpa per i suoi sentimenti verso Ladybug, perché, se era riuscito a superare la sua attrazione verso di lei, cosa gli avrebbe impedito poi di trovare una terza persona?

Però, adesso che ci pensava, era quasi normale che avesse smesso di provare qualcosa sotto a quel punto di vista verso l'eroina, visto quanto era stato rifiutato. O forse era stato tutto un meccanismo di autodifesa del suo cuore, per impedirgli di perdersi in un vicolo cieco. E se invece fosse stato innamorato di lei fin dall'inizio? Plagg lo aveva insinuato un milione di volte, e probabilmente aveva sempre avuto ragione, dopotutto l'amore era una delle cose a lui più sconosciute.

«Siamo arrivati!» Esclamò lei vedendo i cancelli di Villa Agreste «Ci vediamo domani, Adrien!»

«A domani Marinette.» La salutò lui a sua volta baciandola sulla guancia prima di entrare nella dimora.

Se qualche mese prima alla corvina fosse venuto anche il più minimo e vago sospetto che un giorno Adrien avrebbe sfiorato la sua pelle in quel modo, probabilmente si sarebbe messa a farneticare su un loro ipotetico futuro insieme, mentre invece questa volta si limitò a ricambiare il gesto e a sorridere all'amico.

«Sono tornato.» Affermò il giovane Agreste dopo aver varcato il portone, ma come risposta ebbe solo il rimbombo della sua voce contro le pareti della stanza. Per un attimo si domandò che differenza facesse l'orario in cui rincasava, vista la pressoché nulla attenzione dedicatagli.

Sospirò e raggiunse la sua camera: doveva ancora esercitarsi al pianoforte e anche ripassare cinese per il giorno successivo. Decise di suonare un brano che conosceva già mentre Plagg gli svolazzava davanti muovendosi a ritmo e ballando con un ipotetico partner. Il modello rise vedendolo e cambiò le note della ninna nanna che stava eseguendo in quelle di una musica più movimentata, poi, quando il pezzo terminò, il danzatore inchinò e il ragazzo gli lanciò un pezzo di Camembert che l'altro afferrò al volo.

«Grazie mille!» Si stava complimentando lui: «Siete un pubblico formidabile! Specie te, dolcezza.» Disse mangiando la fetta di formaggio.

«Sei incredibile!»

«Lo so.»

Il telefono del biondo squillò e l'adolescente rispose alla videochiamata.

«Ti sei esercitato?» Chiese una voce femminile.

«Sì, Nathalie, come sempre.»

«Bene. La volevo informare che la lezione di cinese è stata posticipata alle 18:40 e la cena alle 20:05. Alle 16:00 ha gli allenamenti extra di scherma che finiscono alle 17:10. L'evento della mattina è invariato.»

«Ah, ok. Grazie Nathalie.» La salutò interrompendo la comunicazione.

«Non ti ha detto quando puoi andare in bagno? Alla pausa delle cinque o a quella delle sei?» Borbottò la creatura nera irritata: Gabriel Agreste sapeva di preciso cosa fosse la Domenica? «Va tutto bene?» Domandò poi al portatore.

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