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Camminavo con passo lento e stanco. Avevo camminato per ben due ore senza nessuna meta precisa in mente. Ero terrorizzata. Mi stavo costruendo nella mente tremila film uno più catastrofico dell'altro. Chi era Tarantino? Avrei potuto fare la sua sceneggiatrice.

Raggiunsi un bar ed entrai.  Era piccolo ed accogliente, sapeva di casa. Il pavimento era ben lucidato e le pareti erano decorate con piccoli quadretti raffiguranti paesaggi di montagna.

Mi sedetti al bancone. Ad accogliermi fu una ragazza dai lineamenti gentili e con le lentiggini che le coprivano il nasino piccolo all'insù.

"Cosa ti porto?" mi accolse con un grande sorriso. Ne avevo proprio bisogno.

"Un caffè americano." le risposi con tono monotono. Avrei voluto farle un sorriso, il suo si era spento per via del mio modo di pormi  alquanto scortese.

Mi portò il mio caffè americano e poi riprese le sue pulizie.

Cosa dovevo fare per salvarmi da quella situazione?

Ad un tratto lo squillo del telefono mi riportò alla realtà. Lo presi tremante e lessi chi era.

"Clarissa?"

~

Ero terrorizzata.

"Si?"

"Dove sei?" chiese con tono glaciale.

Anche la barista si era immobilizzata.

"In un bar."

"Esci fuori. Ti aspetto."

Obbedii tenendo il telefono ancora contro l'orecchio.

Mi aveva già trovata?

Uscii e ad attendermi c'era proprio la sua auto. Mi aprì la portiera un uomo grosso e brutto, con il naso a maialino. Era un po' ridicolo, però il suo atteggiamento duro e feroce mi diceva che era tutto l'opposto.

Salii in auto e accanto a me c'era Clarissa. Il cuore prese a battermi molto forte. Era un mix di paura e felicità. Non so bene come spiegarmi. Volevo vederla, sentire ancora quel profumo provocante che invadeva l'ambiente in cui si trovava.

Mi tenni stretta, contro la portiera. La osservavo. Lei guardava dritto, coperta dal velo.

"Non guardarmi."

Fissai dritto davanti a me. Mi sentivo piccola, persa, tutto quello che mi ero prefissata, anche se fatto male, ormai stava sfumando e con la manina mi faceva "Ciao ciao stupida e scema e idiota e cogliona di una ragazzina di nome Anita. Ciao ciao e spero di ritrovarti viva nella prossima miserabile vita che avrai."

"Ora voglio che mi guardi." disse ad un tratto Clarissa.

La sentivo più vicino.

Lentamente mi voltai e mi ritrovai il suo viso non più coperto dal velo davanti al mio. Potevo assaporare con lo sguardo quei profondi occhi neri, dal taglio aggressivo e allungato, iniettati di odio e sensualità. Mi faceva paura e allo stesso tempo mi eccitava.

Quel momento così intenso e profondo fu interrotto da un leggero stridolio. L'autista davanti stava chiudendo il lato posteriore della macchina, così da lasciarci un po' di intimità tra me e Clarissa.

Sommerse nel silenzio della macchina riprendemmo a fissarci.

"Mi sei mancata." disse con un tono di voce basso e sensuale: "Intendo dire, che mi è mancato il tuo corpo che sarebbe dovuto diventare un bel cadaverino nella mia collezione di persone morte."

"Profonda e lunga come frase."

"Non essere ironica con me, Anita. Mi hai rovinato la vita." mostrò la cicatrice che le avevo causato.

" In effetti la tua voce è più bassa. Però resta sempre la più sexy."

"Non lusingarmi. So a che gioco stai giocando. Non mi fregherai una seconda volta."

"Peccato, perché io ero sincera."

Mi stavo cagando addosso, però dovevo mostrarmi sicura di me o presto sarei finita io in ospedale se non peggio, sotto terra, divorata dai mostriciattoli del sottosuolo.

"Allora Anita. Domande?"

"Si, ma preferisco tenermi la curiosità. Non voglio sapere come hai fatto a resuscitare."

"Non ce n'era bisogno. Ero ancora viva. Pensi di essere la prima persona a credere di avermi ucciso? Oh no, sono dura a morire. Vedremo te, invece."

"Hai già spoilerato il finale."

"No mia cara. Non sai come morirai."

L'ultima frase lo disse sibilando e provai proprio la sensazione che un serpente mi stesse attraversando la schiena per poi mordermi sul punto più debole della mia pelle. Mi vennero i brividi.

"Sei sicura di tenerti la curiosità?" disse lei con tono di sfida. Era sexy anche quando faceva la stronza.

"Si."

Dove mi avrebbe portata?

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 29, 2022 ⏰

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