Parte 1

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«Non lo so, Eijiro... lo vedo un po' strano, pure ingrassato... sono tre giorni che è a letto con qualche linea di febbre».


Katsuki impiattò il petto di pollo grigliato con insalata e zuppa calda di miso mentre teneva il cellulare tra l'orecchio e la spalla.


«Perché non lo porti dal dottore?».


«Ci ho provato! Con i miei turni di lavoro e i suoi non c'è mai tempo per farlo! Lui insiste che sta bene ma ho la sensazione che mi stia nascondendo qualcosa!».


«Capisco. Beh, tienimi aggiornato. Dopotutto parliamo sempre del Number One Hero, bro! A più tardi. Ah... Denki vi saluta!».


«Ricambiamo».


Katsuki spostò il vassoio in una mano e lasciò il cellulare sul tavolo della cucina. Marciò per le scale ed entrò in camera da letto dove Izuku riposava su di un fianco.

«Izuku, il pranzo».

Il verdino tossì con forza attraverso la mascherina mentre si tirava seduto. Sibilò di dolore a un crampo molto forte allo stomaco.

«Grazie, Kacchan...» disse rauco.

Il biondo di anni ventidue gli poggiò una mano contro la fronte. Izuku era rovente, la febbre era salita.

«Di solito aggiungi sempre del riso e abbondi con i condimenti... oggi no, vedo» commentò flebile Izuku mentre si abbassava la mascherina.

Le sue guance erano rosse, gli occhi vitrei e la fronte sudata. Nonostante ciò tremava e dalla sua gola arrivavano rantoli per nulla piacevoli.

«Beh, scusa ma ti ho messo a dieta».

Izuku lo guardò prima di scuotere la testa e sbuffare una risatina. Afferrò con le mani tremanti la scodella con il miso caldo e sorseggiò leggermente. Era grato che la nausea della febbre fosse ormai svanita.

Quel brutto raffreddore lo aveva preso a causa dello stress di un po' di tutto. Lavoro, Villain ma anche i prossimi preparativi per il matrimonio con Katsuki. Ciò lo fece immancabilmente sorridere.

«Perché?» domandò, dopo un po', mantenendo il sorriso sincero.

«E me lo chiedi? Sei ingrassato Deku e non va bene! Se continui così dovrai richiedere un cambio del tuo costume!».

Izuku non se la prese affatto; anzi, era adorabile come Katsuki gli esprimesse sinceramente la sua preoccupazione. Aveva sempre amato come si fosse preso cura di lui.

«E anche se dovessi ingrassare ancora mi troveresti meno attraente da annullare il nostro matrimonio a giugno?».

Il biondo arrossì vistosamente prima di deviare altrove lo sguardo. Izuku fece un sorrisetto malizioso invece.

«No, che cazzo dici! Non ti amerei di meno e ti sposerei lo stesso!» borbottò.

«Quindi mi trovi ancora attraente, nonostante questo?».

Izuku, nel porre quella domanda un po' pungente, alzò la maglia del suo pigiama nero e si lasciò guardare. Non appena gli occhi rossi di Katsuki caddero sulla piccola protuberanza che aveva inghiottito gli addominali deglutì.

Carino.

Fu questo che pensò concedendo una piccola carezza. Seguì quel gonfiore con le punte delle dita. Sfiorò la pelle calda di febbre, salì verso lo sterno, poi scese per pigiare l'ombelico.

Izuku ridacchiò un po' mentre continuava a sorseggiare il miso.

Katsuki si rese conto, con straordinario ritardo, che Izuku non portava l'intimo.

«Se volevi che ti scopassi qui me lo potevi dire! Avrei fatto di te il mio pranzo!» commentò famelico.

«Kacchan, suvvia! Sono malato!».

L'altro gli fece una carezza al viso e gli scoccò un bacio alla fronte. In quel momento gli premeva che Izuku migliorasse. Certo, vederlo nudo non aiutava il suo amichetto voluttuoso nella tuta.

«Perché sei nudo?» gli chiese ugualmente.

«Ho iniziato ad avere prurito, Kacchan... penso che i miei slip non siano di qualità. Sai che sono sensibile lì sotto» ammise Izuku.

Il biondo adocchiò le mutande bianche gettate sul pavimento, tra il letto e la cassettiera del comò. Le raccolse e le annusò.

«K-Kacchan! N-non è necessario!» squittì imbarazzato Izuku.

«Beh, odorano di te e dei tuoi umori. Stavi forse facendo qualcosa di particolare mentre io ero intento a cucinarti il pranzo?» accusò malizioso.

Izuku negò con una certa fretta, l'altro invece rise.

Fu mentre controllava il tessuto che si accorse che quello non era cotone ma conteneva una fibra pruriginosa e artificiale che ad Izuku aveva causato fastidi, anche da bambino. Schioccò nervosamente la lingua contro i denti.

«Quel cazzo di idiota! Mi ha venduto lo schifo dello schifo!» ringhiò, stropicciando l'indumento in un pugno.

«Kacchan, non importa. Quando starò meglio andrò a comprarle in un negozio come si deve».

Il biondo, improvvisamente, lo guardò con un'espressione indefinita poi sogghignò oscuramente.

«Mi sembra allettante. Gironzolerai con il culo di fuori solo per me! E poi sarò io a sceglierti qualcosa di decente».

Izuku scosse il capo mentre tornava a mangiare l'insalata con dentro il petto di pollo tagliato in perfetti tranci ben cotti. Katsuki era davvero un cuoco provetto!

All'improvviso, il trillo del campanello risuonò forte.

Izuku sobbalzò un pochino tuttavia non si pronunciò; allora Katsuki prese l'onere di andare a vedere chi avesse osato disturbare la loro quiete mattutina.

Aprì la porta: un giovane fattorino s'inchinò rispettosamente.

«Buongiorno, DynaMight! Ho qui una consegna per lei e per Hero Deku!» annunciò forte e vibrante.

I rossi capelli a punta e gli occhi scarlatti ricordarono molto a Katsuki il suo amico Eijiro. Quel ragazzino doveva esserne un fan sfegatato.

«Metta una firma qui!» disse.

Il biondo eseguì veloce su quel terminale e con un certo fastidio prima di prendere una scatola quadrata graziosamente ornata da ghirigori rossi dalla maniglia di cartone. Il ragazzo sorrise ed andò via.

«Chi era, Kacchan?» chiese Izuku.

Dal corridoio in penombra, Katsuki non gli rispose subito mentre rientrava con la scatola nella camera da letto.

«Oh! Sembra una torta!».

Il biondo, mentre spiegava, vide che Izuku aveva finito il pranzo e si era messo seduto con una mano sulla pancia. Da quella posizione la vide quasi ancora più gonfia.

«Deku... se è una torta non ne avrai neanche un pezzo! Guarda quanto sei ingrassato! Come puoi non notarlo?!».

«Kacchan, va bene se è per un buon motivo».

Quella risposta incuriosì Katsuki, tuttavia non replicò. Aprì la scatola e ci trovò dentro una torta al cioccolato con fragole e una scritta in glassa su.


Tanti Auguri!

Pranzo a Letto con SorpresaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora