Eirene Kleos. Il suo nome. La sua vita. Come tutta la sua vita, anche il suo nome è un ossimoro: Eirene, la pace, e Kleos, la gloria della vittoria. Kleos era la sua famiglia, una stirpe con antiquati ideali di guerra e supremazia militare che portavano potere. Eirene era un gesto di ribellione, scelto dal padre per protestare contro le ideologie della propria famiglia, per dimostrare che la guerra non è l'unico modo per mostrare la propria potenza. Eppure perché una persona non può essere esclusivamente ciò che vuole? Perché nella vita c'è sempre qualcuno a cui dover dimostrare qualcosa, di essere abbastanza, di essere in grado, di non essere un fallimento o una delusione? Perché doversi sforzarsi ogni giorno di sopprimere la sua vera natura a favore delle due persone che tutti vogliono che lei sia? Perché con la sua famiglia deve sempre essere l'erede perfetta, istruita ed educata, mentre con suo padre non può mai esprimere veramente sé stessa?
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Perché lei non può essere soltanto Eirene, la bambina timida che ascoltava i simposi di nascosto, la ragazza sarcastica che ama leggere, scrivere e sognare, la donna indipendente che non ha bisogno di qualcuno che le dica cosa essere o cosa fare?
Ma queste domande hanno già una risposta perché il cognome di Eirene è Kleos e lei, in quanto figlia maggiore ed erede, non può avere una vita normale, come non l'ha mai potuta avere. La sua vita è monotona, composta sempre e solo da lezioni con i migliori filosofi e pensatori della sua epoca per diventare la donna perfetta che tutti si aspettano da lei, pronta a diventare la moglie di un personaggio di spicco di Atene. Ma lei non vuole questo. Lei vuole soltanto vivere la sua vita, senza dover stare attenta, ogni giorno, a che qualcuno si accorga che la sua è soltanto una maschera, che la vera Eirene è molto lontana dall'essere perfetta.
La vera Eirene non è quella che passa le sue mattine a esercitare la retorica con il suo precettore, i pomeriggi a imparare storia e strategie militari che non metterà mai in atto e le sere ad assistere a simposi, sempre perfetta nel suo peplo, senza mai dire niente fuori luogo e conversando con prontezza e arguzia. La vera Eirene è quella che ha finito tutti i libri della biblioteca di casa sua e sogna di poter scrivere il suo libro un giorno. La vera Eirene è quella che lascia a bocca aperta chiunque la veda disporre puntigliosamente e in ordine maniacale qualunque cosa le passa sotto mano. La vera Eirene è quella che ama tessere e produce tele stupende, nonostante non sempre il soggetto sia chiaro, ma a lei piace così. La vera Eirene è quella che ogni giorno si prende cura dell'ulivo nel suo giardino che, a quanto dicono, è stato donato da Atena in persona e di cui tiene sempre un rametto con sé. La vera Eirene è quella che, anche se è stata corretta fin da piccola, quando è nervosa parla con la erre moscia. La vera Eirene è quella ragazza che litiga sempre con il padre fino a ferire il suo orgoglio con commenti cinici e taglienti, come fa con molte altre persone. La vera Eirene è quella che ama il padre e la famiglia comunque, incondizionatamente.
La vera Eirene è quella che, a sei anni, è stata sorpresa da un ragazzo, nascosta dietro una colonna, mentre ascoltava di nascosto un dibattito tra filosofi. Il nome del ragazzo era Andreas ed è tutt'oggi l'unica persona con cui Eirene abbia mai potuto essere completamente se stessa. Insieme a lui ha imparato a combattere di nascosto, nel cortile della servitù, mentre il suo insegnante credeva che lei stesse leggendo oppure tessendo. Insieme a lui discuteva di politica e di guerra, spesso litigando perché lei era, grazie a suo padre, favorevole a una linea politica più moderata e pacifista, mentre lui, proveniente da una famiglia simile alla sua, sosteneva un approccio più aggressivo per mantenere la supremazia di Atene. E quell'ideale gli fu fatale, perché oggi di Andreas, dopo il suo arruolamento come oplita e partenza per la guerra, è rimasto solo il ricordo nel cuore di Eirene e della sua famiglia.
Ora anche lei ha scelto di arruolarsi e partire, ma si trova davanti a un bivio: rimarrà fedele ai suoi ideali pacifisti, come le è stato insegnato, oppure si lascerà travolgere dalla vendetta per il suo migliore amico e abbandonerà tutto ciò in cui ha sempre creduto?
