mi svegliai di soprassalto causato da un orrbile incubo e mi passai una mano sul viso facendo mente locale e collocarmi in un giorno, girai il viso verso il piccolo calendario posato sul comodino al lato sinistro del letto e lessi il primo giorno che non era segnato con una enorme x rossa: 16 marzo.
scossi leggermente la testa sospirando pesantemente erano le sei del giorno del matrimonio di Petunia.
mi sarei dovuta comunque alzare alle otto per cui tolsi le coperte e mi trascinai in bagno per prepararmi alla colazione prima di tornare a casa, fortunatamente la mia irrefrenabile voglia di essere sempre precisa mi aveva risparmiato tanta fatica infatti avevo già preparato il baule.
scesi giù per la sala comune fino ad arrivare direttamente in Sala Grande. mi presi qualche attimo per osservarla attentamente, era sempre meravigliosa però essendo sabato mattina quasi nessuno era sveglio per le 8:25.
mi posizionai al solito posto e passò parecchio tempo, dato che me la presi comoda leggendo anche un libro, ma un sospetto si fece largo in me.
oramai erano le dieci meno un quarto, come mai era tutto ancora così silenzioso?
neanche il tempo di finire di articolare il mio pensiero che james potter entrò a passo svelto in Sala arrivando direttamente difronte a me.
《buongiorno Evans》
《'giorno potter》
《allora a che ora dobbiamo trovarci nell'ufficio della Mcgranitt per la passaporta?》
《dieci e mezza, anzi hai davvero poco tempo per fare colazione, ti consiglio di muoverti》
《grazie ma mangerò solo un pasticciotto e prenderò giusto una goccia di caffè》
mormorai un "come vuoi tu" e finsi di tornare a leggere mentre lui si prendeva la colazione dal tavolo, in realtà lo stavo osservando di nascosto mangiare.
mi costava davvero tanto ammettere che effettivamente era molto bello e naturale in una azione di una semplicità disarmante.
non pensavo che qualcuno potesse risultare attraente anche mentre mangiava.
evidentemente era stato benedetto da Afrodite o Venere, come vogliamo dire insomma, per risultare sempre e comunque bello.
era quasi fastidioso sapere di aver negato per così tanti tempo una cosa così evidente.
molto probabilmente mi persi molto nei miei pensieri tanto che lui mi richiamò dicendo:
《evans sono le dieci e venti, se ci incamminiamo adesso arriviamo in orario dalla Mcgranitt》《mh ah si si mi alzo》dissi ritornando alla realtà.
chiusi il libro e presi il baule.
《evans quel baule sembra parecchio pesante, passalo a me se vuoi lo posso portare io》
《non ti preoccupare potter tu hai già il tuo con anche il peso del mio ti faresti male》
《Lily non mi alleno ogni giorno tre ore, penso di poter portare due bauli》mi disse con uno sguardo divertito e poi aggiunse:
《e poi sono o non sono il tuo accompagnatore?》risi leggermente abbassando la testa un po' in imbarazzo così lui ne approfittò per sottrarmi il baule incominciando a correre.
risi ancora di più correndogli dietro per raggiungerlo.
ci fermammo davanti all'ufficio della professoressa chinati in avanti con il fiatone e il sorriso sulle labbra guardandoci negli occhi.
per un attimo mi passarono negli occhi tutti gli avvenimenti degli ultimi tre o quattro mesi
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𝐢'𝐦 𝐨𝐧𝐥𝐲 𝐚 𝐟𝐨𝐨𝐥 𝐟𝐨𝐫 𝐲𝐨𝐮- ᴀ ᴊɪʟʏ ғᴀɴғɪᴄᴛɪᴏɴ
Fanfiction𝐈 𝐚𝐜𝐭 𝐥𝐢𝐤𝐞 𝐈 𝐝𝐨𝐧'𝐭 𝐟𝐮𝐜𝐤𝐢𝐧𝐠 𝐜𝐚𝐫𝐞 '𝐂𝐚𝐮𝐬𝐞 𝐢'𝐦 𝐬𝐨 𝐟𝐮𝐜𝐤𝐢𝐧𝐠 𝐬𝐜𝐚𝐫𝐞𝐝 𝐈'𝐦 𝐨𝐧𝐥𝐲 𝐚 𝐟𝐨𝐨𝐥 𝐟𝐨𝐫 𝐲𝐨𝐮 𝐚𝐧𝐝 𝐦𝐚𝐲𝐛𝐞 𝐲𝐨𝐮'𝐫𝐞 𝐭𝐨𝐨 𝐠𝐨𝐨𝐝 𝐟𝐨𝐫 𝐦𝐞 𝐬𝐭𝐮𝐩𝐢𝐝𝐨 /𝐬𝐭𝐮̀•𝐩𝐢•𝐝𝐨...