Capitolo 1

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1° Giorno

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1° Giorno

Quella mattina, Deku, aveva raggiunto la sua classe immerso nei suoi pensieri.

Todoroki l'aveva notato, ma non aveva il coraggio d'interaggire con lui per questo motivo prese il telefono mandandogli un messaggio in modo anonimo.

Il ragazzo sentendo il telefono segnare l'arrivo dei messaggi lo prese aprendoli:


X: Ciao, Midoriya.

X: Ho notato che sei migliorato molto nel metodo di compatimento.

X: Mi piace vedere questi tuoi cambiamenti.


Dopo aver letto quei messaggi Deku si guardò un attimo attorno, ma poi si decise a rispondere senza indugiare cercando di capire come mai quella persona non gli avesse parlato direttamente.


Midoriya: Ciao, chi sei?

X: Non mi sento al momento di dirti il mio nome.

X: È un po' egoistico e spaventoso, ma vorrei che non pensassi io sia uno stalker.

Midoriya: Non penso.

Midoriya: Vorrei solo capire meglio con chi parlo...

X: Parli con un ragazzo che ha molto da imparare e che cerca di farlo dopo esser stato aiutato dalle tue parole.

Midoriya: Va bene.

Midoriya: Continuiamo a parlare in questo modo.

Midoriya: Quando sarai pronto, mi dirai chi sei. Non ho fretta e so aspettare.

X: Grazie...


Le lezioni iniziarono poco dopo quello scambio di messaggi.

Ogni tanto, Deku, si guardava attorno cercando di capire chi fosse il mittente di quei messaggi, ma alla fine non arrivò alla soluzione per questo si concentrò al meglio su quello che stava facendo prendendo come al solito tanti appunti che poi avrebbe condiviso con gli amici se fosse servito ad aiutarli in qualche modo.

Al termine di esse si ritrovarono in palestra per allenarsi e migliorare i quirk.

Prima d'iniziare il suo allenamento, Deku, si avvicinò a Todoroki sicuro di sé posandogli la mano su la spalla attirando in questo modo la sua attenzione.

Il ragazzo lo guardò perplesso per qualche minuto: «Posso aiutarti in qualche modo?»

«Sì. Vorrei allenarmi con te...» si morse il labbro aggiungendo tormentandosi le mani: «Sempre se te la senti. Non voglio importi niente...»

Todoroki gli posò un dito su le labbra interrompendolo rispondendogli: «Facciamolo»

Poco dopo il loro allenamento iniziò lasciando perplesso Eraserhead che li teneva sott'occhio pronto ad intervenire.

Deku si muoveva meglio di quanto avesse pensato rendendosi conto che anche i suoi attacchi si erano fatti più precisi, ma anche la loro forza variava in conseguenza agli attacchi che Todoroki gli lanciava contro.

Al termine di quell'allenamento, Deku, sorrise avvicinandosi a Todoroki: «Sei riuscito a mettermi in difficoltà»

«Dovrei dire io la stessa cosa» ammise semplicemente il ragazzo sorridendo divertito aggiungendo: «Il tuo quirk è veramente mutevole come te»

Non riusciva a capire come, ma in quell'allenamento si era sentito diverso per questo rientrati nel dormitorio poco distante dalla scuola dopo essersi rilassato con un bagno caldo riprese il telefono scrivendo un messaggio al ragazzo.


X: Oggi mi sono sentito veramente benissimo.

X: Il tuo modo di fare mi ha fatto venire voglia di migliorare e provare a creare qualcosa di nuovo che dia il sorriso anche ad altre persone in momento di difficoltà e tristezza.

X: Sei fantastico, Midoriya.

Midoriya: Capisco.

Midoriya: Sono felice di averti dato il sorriso.

Midoriya: Vorrei tanto passare un po' di tempo con te

X: Sarà una bella idea appena sarò pronto per incontrarti di persona ed essere un po' più al tuo livello.

Midoriya: Credo che tu sia già al mio livello.

Midoriya: Non penso che tu abbia troppo da imparare. Devi solo essere te stesso e seguire quello che il cuore ti dice. Pensare solamente a volte ti mette sopra pesanti catene di dolori e rimpianti.

X: Ho moltissimi rimpianti nella mia vita.

X: Non so chi sono veramente...

X: Spero di scoprirlo prima o poi grazie al tuo aiuto.


Deku leggendo quelle risposte non sapeva cosa dirgli, ma poi sorrise scrivendogli la sua risposta.


Midoriya: Io sarò al tuo fianco anche se non so chi sei.


Si mise seduto sul letto addormentandosi poco dopo aver posato il telefono sul comodino. Quel suo sonno tranquillo, però, venne turbato da un sogno su un Todoroki non molto casto che gli provocò delle reazioni fisiche molto esplicite.

Si svegliò perplesso mettendosi seduto tra le coperte.

Alzatosi dal letto si diresse verso il bagno dove di dedicò a quell'erezione che l'avrebbe per forza dato fastidio risolvendo la situazione.

Guardando l'orario si accorse che era ora di cena per questo raggiunse gli amici per poter cenare con loro.

Al termine della cena tornò in camera andando a distendersi nuovamente addormentandosi piuttosto velocemente. 

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